Si, la stessa differenza che c'è nel colpire con i primi 5 millimetri di lama o con i primi 50 centimetri, a parità di lunghezza delle due lame, non so se mi spiego...
Per inciso poi, avere una idea precisa di cosa sia il proprio concetto di qualcosa, pur contemplando l'esistenza di altri concetti senza condividerli, non è integralismo, significa avere le idee chiare su di se' lasciando che gli altri abbiano le proprie.
Se l' idea è precisa concettualmente per te e sei asoslutamente certo di qualcosa con il quale per altro non hai molta confidenza pratica, il tuo schema di lettura è univoco e non aperto ad altre letture, si chiama integralismo : )
E se la differenza di leva è così, il prossimo osotogari prova a farlo falciando col tendine d'achille..
Mi spiace, ma non ha senso che il tempo di esecuzione di una tecnica sia così superiore al tempo per percepirla, significa che uno dei due è di gran lunga più bravo dell'altro, e non ci sarebbe niente di strano.
Oppure che oggi ci si alleni molto di più a far entrare la tecnica rapidamente, che non ad evitarla.
Ripeto, stiamo parlando di gare con uno scopo ben preciso, anche vincere una guerra non ha niente a che vedere spesso e volentieri con l'arte della guerra, non c'è niente di strano in quello che stia dicendo e non è necessario mettersi sulla difensiva, è perfettamente normale e ravvisabile.
Mi lamento che il seoi sia rotolato e in accosciata rialzo al medesimo tempo perchè in entrambi i casi non ci vedo alcun tipo di tecnica(spesso eh, non sempre, mai detto che uno scontro non sia fatto anche di soluzioni improvvisate...), solo un goffo adattamento ai criteri della gara.
Che, ripeto per l'ennesima volta, va benissimo per le gare e nessuno sputa sulle gare, ma non è il judo come lo concepisco io, il che significa ancora che io non abbia mai affatto detto che gli atleti non sappiano praticare Judo come lo intenda io, solo che evidentemente per gli scopi che hanno si potrebbe considerare una nobile, ma inutile, perdita di tempo e di energie, visto che lo scopo, ancora, è vincere quante più gare possibili, e niente altro.
Io parlo dei tempi di reazione di una persona normale, quello che tu chiami il "buon judoka" e i tempi di reazione della gente che si vede ad alto livello.
La differenza sui tempi di reazione è probabilmente del 50% o maggiore.
I tempi di risposta negli atleti ad altissimo livello su stimoli visivi arrivano at essere attorno al 100/1000 di secondo, una persona media per strada quando guida lavora su margini dei 500/1000 quindi un judoka allenato lo possiamo mettere nell' ordine dei 300 millesimi. 300 millesimi è più del tempo che serve ad infilartisi sotto per certi atleti.
A me seoi in ginocchio è sempre sembrato un ottimo esempio del concetto di yawara. Che poi sia "tatticamente" abusato è un altro discorso ma. a prescindere dal fatto che nel combattimento ci deve essere anche la tattica, starebbe agli arbitri aver la capacità di lettura per evitar certe cose.
Mi lamento che il seoi sia rotolato e in accosciata rialzo al medesimo tempo perchè in entrambi i casi non ci vedo alcun tipo di tecnica(spesso eh, non sempre, mai detto che uno scontro non sia fatto anche di soluzioni improvvisate...), solo un goffo adattamento ai criteri della gara.
Immagino che il tuo seoi in shiai sia tecnicamente ineccepibile.
O forsi dimentichi, venendo dall'atletica, che nel judo il gesto tecnico in combattimento và a doversi relazionare con la volontà dell'altro e che la ripetizione tecnica non è libera.
Non stiamo guardando un video di mifune con uke collaborativi e gap tecnico enorme ma guardiamo due atleti di alto livello con bagaglio tecnico proporzionale che non vogliono esser proiettati.
Per quanto mi riguarda "a parità di capacità tecniche" non esiste, è la tecnica che deve venire fuori in uno scontro di Judo, non il peso, il peso viene fuori quando non c'è tecnica.
Non è una questione di chissà quale nostalgia, anche ai tempi di Kano c'erano lottatori enormi che speravano di sfruttare il loro peso per vincere, e magari poi arrivava un ragazzetto di 14 anni con un tai sabaki migliore e 50 chili in meno che li faceva a pezzi.
Hai scordato la strega cattica e il principe azzurro.
Hai scordato, per inciso, che ai tempi di kano i ciccioni ( perchè erano ciccioni ) di 120 kg erano in tre a praticare e che quindi il livello medio di quest' ultimi era ovviamente statisticamente e mediamente più basso di un peso medio.
Impariamo a contestualizzare e nona racocntare
favole .
Il peso e la forza che non contano è la più grossa panzana mai vista.
Ryoko Tamura-Tani, la più grande judoka degli ultimi 20 anni messa a 60kg non entrerebbe nei primi 5 ad un campionato italiano.
Masato Uchishiba, due volte campione olimpico all' All Japan Open esce al secondo turno.
Maki Tsukada, peso massimo, vince l' All Japan Open ininterrottamente dal 2003.
Toshihiko Koga è stato l' ultimo
dei pochissimi non pesi massimi o supermassimi ad arrivare in finale all All Japan, per altro perdendo da Ogawa . Ma parliamo di Koga, capacità tecniche e atletiche non di questa terra Ed Ogawa, judoisticamente valente metà Koga, ha vinto perchè pesava 40 kg di più.
Quanto tempo e incertezze di risultato prenderebbe allenarsi a vincere contro qualsiasi peso, e quanto tempo impiega stabilire che ci si scontri contro categorie di peso uguali?
Ci sono stati boxeur di peso medio molto più bravi di pesi massimi come tecnica pugilistica(lavoro di gambe, studio del linguaggio del corpo, consapevolezza cinestesica), se il mio scopo è studiare la tecnica ed affinare la tecnica, cosa dovrebbe interessarmi quanto pesino?Lo studio del Judo è diverso dallo studio di come vincere una gara.
Il livello tecnico dei leggeri è statisticamente sempre più alto.
Per un discorso di maggior base di pratica, maggior possibilità di migliori talenti e maggior livello tecnico medio che aiuta la crescita.
Peccato che il leggero col massimo sul quadrato non ci sale perchè poi scende a gambe avanti. Perchè il peso e la forza contano.
Il tuo problema è che pensi, e sottolineo
pensi che judoka ad alto livello abbiano bagaglio tecnico scarso.
Non c'è trippa per gatti, se sei tecnicamente limitato magari infili un risultato una volta a culo, ma poi la gente studia quei due schemi che usi ed è gioco finito.
Quindi se non sai fare judo non arrivi da nessuna parte a lungo termine.
Domanda sincera, hai mai praticato con un judoka di alto livello ? ti sei reso conto dell' abisso di capacità e bagaglio tecnico-motorie ?
Perchè dico questo e perchè cito Roux?
Perchè, e dovresti saperlo visto che hai postato un video proprio su questo argomento, Roux dice delle cose ben precise, e parla proprio della differenza, enorme, tra cosa sia lo studio del Judo e dei suoi concetti(biomeccanica appunto), e cosa sia la competizione per ottenere un risultato di gara, che nella maggior parte dei casi non ha niente a che vedere con lo studio della tecnica e con l'approfondimento della stessa(approfondimento pratico eh).
Tu senti solo quello che vuoi sentire.
Il punto di Roux è la mancanza di proposta a 360° gradi. Vuoi per ottusità di chi insegna, vuoi per limitatezze tecniche.
Ma se parliamo di tecnica,
e io sto parlando di tecnica, dire che un atleta ad alto livello non è capace tecnicamente è una barzelletta poco riuscita.
Sali in materassina con Brambilla, Pawlosky,Cavazzuti,Burgatta,Scapin,Meloni,Maddaloni,Bruyere ( giusto per citare esempi di atleti di alto livello che sono passati dall' altra parte ) e renditi conto di cosa danno dal punto di vista tecnico.
Prova a fare un randori con Pino, che aveva un tipo di judo parecchio orientato atleticamente e dimmi quante volte finisci per aria. E sopratutto se ti riuscirà di proiettarlo una volta.