La soia

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La soia
« on: August 02, 2010, 17:51:51 pm »
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La soia di Luciano Gianazza


Ogni anno, sembra che la ricerca sugli effetti della soia e dei suoi componenti sulla salute aumenti notevolmente. La ricerca non è così in espansione solo nelle aree del cancro, delle malattie di cuore e dell'osteoporosi. L'industria della soia sostiene che la soia abbia vantaggi potenziali che possono essere più estesi di quanto si pensava precedentemente. L'industria della soia multi-miliardaria in dollari insiste che i vantaggi per la salute che la soia offre superano di gran lunga qualsiasi pericolo potenziale. Quello che una volta non era che un raccolto secondario elencato nel manuale del Dipartimento degli Stati Uniti del 1913 (USDA), da utilizzare non come un cibo ma come prodotto industriale, ora copre 72 milioni di acri di terreno coltivato. Buona parte di questo raccolto sarà utilizzato per alimentare polli, tacchini, maiali, mucche e salmoni. Un'altra grossa percentuale verrà spremuta per produrre olio per margarina, grasso per pasticceria e condimenti per insalate.

Il progresso tecnologico rende possibile la produzione di proteine di soia isolate da ciò che in passato era considerato un sottoprodotto -- l'elevata proteina della soia priva di grassi -- e di trasformare qualcosa che sembra orribile e puzza terribilmente in prodotti che possono essere consumati da esseri umani. Gli aromi, i conservanti, i dolcificanti, gli emulsionanti e le sostanze nutritive sintetiche hanno trasformato quello che era il brutto anatroccolo dei cibi lavorati, la proteina della soia, in uno dei cibi miracolosi della New Age.

La soia viene commercializzata non tanto per la sua bellezza ma per le sue virtù. In passato, i prodotti a base di proteine di soia venivano venduti come additivi e sostituti della carne ma non sono riusciti a produrre un'adeguata richiesta da parte dei consumatori. L'industria quindi ha cambiato il suo approccio. "Il modo più rapido per conseguire l'accettazione di un prodotto nella società ora meno consumistica", ha detto un portavoce di una azienda, "è far sì che il prodotto venga consumato per i suoi propri benefici nelle fasce più ricche della società".

Così ora la vendita della soia viene spinta verso il consumatore più agiato, non come cibo povero a buon mercato, ma come una sostanza miracolosa che eviterà l'insorgenza di malattie di cuore e cancro, delle vampate della gravidanza, costruirà ossa forti e ci manterrà per sempre giovani. La soia servirà da carne e latte per una nuova generazione di vegetariani. La soia non solo è priva di proteine complete, di zinco e ferro, ma contiene composti che bloccano l'assorbimento di proteine, zinco e ferro da altre sorgenti. I cibi a base di soia aumentano le richieste da parte del corpo di vitamina D e B12, elementi essenziali sia per la crescita e lo sviluppo normali.

Sostanze attive anti-tiroidee presenti in abbondanza nei cibi a base di soia inibiscono le funzioni della tiroide, conducono alla fatica e ai problemi mentali. I fitoestrogeni della soia possono inibire il normale sviluppo e nell'età adulta causare problemi di riproduzione e fertilità. Recenti ricerche hanno mostrato che questi fitoestrogeni sono implicati nello sviluppo del morbo di Alzheimers e della demenza senile -- promuovono l"invecchiamento" del cervello. Tutti i cibi moderni a base di soia contengono MSG (glutammato di sodio) che causa problemi neurologici, incluso il comportamento violento. La giustificazione per incrementare il consumo di soia è basata sul concetto che dovremmo ridurre la quantità di grassi nell'alimentazione infantile. I grassi contengono molte sostanze nutrienti che sono vitali per la crescita e lo sviluppo normali, e contribuiscono alla funzioni corrette del cervello e del sistema nervoso. I bambini nel periodo della crescita hanno bisogno di più grassi, non meno. Privare i bambini dei grassi di cui essi hanno bisogno è un crimine. Più soia nei pasti delle mense scolastiche significa più assenteismo, più ferite, più problemi d'apprendimento, più ADHD e più violenza. Le insufficienze nutrizionali si accentueranno e aumenteranno le malattie. La crescita del profitto delle industrie della soia avviene a spese dei nostri bambini.

Solo negli USA vengono spesi 80 milioni di dollari dall'Unione dei Produttori di Soia per sostenere programmi atti a "rafforzare la posizione della soia sul mercato e mantenere e aumentare la presenza della soia e dei prodotti da essa derivati sui mercati nazionali ed esteri". Anche società private come Archer Daniels Midland fanno la loro parte. In un anno l'Archer Daniels Midland ha speso 9 milioni di dollari in pubblicità. Le agenzie di pubbliche relazioni aiutano a convertire progetti di ricerca in articoli per quotidiani e pubblicazioni pubblicitarie mentre le lobby degli studi legali esercitano pressioni per leggi di governo favorevoli. Il denaro del Fondo Monetario Mondiale (IMF) delle Nazioni Unite finanzia impianti per il trattamento della soia in paesi stranieri mentre politiche commerciali libere permettono che grandi quantità di soia fluiscano ovunque. La spinta per più soia è stata inflessibile e globale nella sua portata.

Le proteine della soia ora sono presenti nella maggior parte del pane in vendita nei supermercati. Queste proteine vengono ora usate per trasformare "l'umile tortilla", il pane di mais dei messicani, in una "super-tortilla" fortificata con proteine che darebbe una spinta nutrizionale a quasi 20 milioni di messicani che vivono in estrema povertà. In Inghilterra la pubblicità di un nuovo pane arricchito con soia prodotto dalle Panetterie Associate della Britannia, si rivolge alle donne in menopausa che cercano sollievo dalle vampate di calore. Le vendite hanno raggiunto le 250.000 pagnotte alla settimana.

L'industria della soia si è rivolta alla Norman Robert Associates, un'agenzia di pubbliche relazioni, per "ottenere l'inserimento di un maggior numero di prodotti di soia nei menu delle mense scolastiche". L'USDA (Dipartimento dell'Agricoltura Americano) ha risposto con la proposta di togliere il limite del 30 % di prodotti a base di soia nelle mense scolastiche. Il programma permetterebbe un uso illimitato della soia nelle mense scolastiche. Aggiungendo la soia ad hamburger, tacos e lasagne, i dietisti possono mantenere senza difficoltà il contenuto grasso totale sotto il 30 % delle calorie, conformandosi perciò agli ordini del governo. Negli USA il latte di soia ha procurato i guadagni più elevati, spiccando il volo dai 2 milioni di dollari nel 1980 a 300 milioni di dollari nel 1999.

I miracoli della lavorazione, una bella confezione, pubblicità massiccia e una strategia di marketing che sottolinea tutti i possibili vantaggi che i vari prodotti apportano alla salute, sono responsabili dell'incremento delle vendite. Le vendite di latte di soia sono in aumento in Canada, sebbene là il latte di soia costi il doppio del latte di mucca. Impianti per il trattamento del latte di soia stanno spuntando in paesi del terzo mondo come il Kenya, ad esempio. Anche la Cina, dove la soia è realmente un cibo dei poveri e dove la gente vuole più carne, non tofu, ha optato per la costruzione di fabbriche di soia in stile occidentale piuttosto che sviluppare praterie da pascolo.

Il lato oscuro della soia

Solo alcuni decenni fa, la soia era considerata non commestibile -- persino in Asia. Durante la dinastia Chou (dal 1134 al 246 AC) la soia era considerata uno dei cinque grani sacri, insieme a orzo, frumento, miglio e riso. Tuttavia, il pittogramma per la soia, che risale ai tempi precedenti, indica che non è stata mai impiegata come alimento, perché mentre i pittogrammi per gli altri quattro grani mostrano la struttura del seme e dello stelo della pianta, il pittogramma per la soia mostra la struttura della radice. La letteratura agricola del periodo parla frequentemente della soia e il suo uso nella rotazione dei raccolti. Apparentemente la semina della soia inizialmente veniva fatta come un metodo per fissare l'azoto nel terreno.

La soia non è servita da alimento fino alla scoperta di tecniche di fermentazione, un po' di tempo dopo durante la dinastia Chou. I primi cibi di soia vennero prodotti facendola fermentare come tempeh, natto, miso e salsa di soia. Più tardi, probabilmente nel II secolo D.C., gli scienziati cinesi hanno scoperto che un puree di soia cotta poteva essere fatto precipitare con solfato di calcio (gesso) o solfato di magnesio (sale inglese) per fare un caglio liscio, pallido -- il tofu. L'uso di prodotti di soia fermentati e precipitati presto si estese in altre parti dell'oriente, particolarmente in Giappone e in Indonesia.

I cinesi non hanno mangiato soia non-fermentata perchè avevano altri legumi come le lenticchie e perché la soia contiene grandi quantità di tossine o "anti-nutrienti" naturali. Primi fra tutti ci sono dei potenti inibitori di enzimi che bloccano l'azione della tripsina (enzima che scinde le proteine) e di altri enzimi necessari per digestione delle proteine. Questi inibitori sono proteine complesse, fortemente intrecciate che non vengono disattivate completamente durante la normale cottura. Possono produrre forti dolori allo stomaco, digestione ridotta delle proteine e insufficienze croniche nell'assimilazione degli amminoacidi. Le diete con elevate quantità di inibitori di tripsina causano l'ingrandimento e altre condizioni patologiche del pancreas, compreso il cancro. La soia contiene anche emaglutinina una sostanza coagulante che fa in modo che i globuli rossi del sangue si raggruppino insieme. Gli inibitori della Tripsina e l'emaglutinina sono inibitori della crescita. I composti inibitori della crescita vengono neutralizzati dal processo di fermentazione, cosicché una volta che i cinesi hanno scoperto come fare fermentare la soia, hanno incominciato a incorporare nella loro dieta alimenti a base di soia. In prodotti precipitati, gli inibitori dell'azione enzimatica si concentrano nel liquido piuttosto che nel caglio. Quindi nel tofu, gli inibitori della crescita sono presenti in quantità ridotte ma non eliminati completamente. La soia contiene anche sostanze che inbiscono le funzioni della tiroide.

La soia contiene elevate quantità di in acido fitico, presente nella crusca o nella cuticola di tutti i semi. È una sostanza che può fermare l'assorbimento di minerali essenziali -- calcio, magnesio, rame, ferro e specialmente zinco -- nel tratto intestinale. Benché non sia molto conosciuto dal grosso pubblico l'acido fitico è stato studiato accuratamente; ci sono letteralmente centinaia di articoli sugli effetti dell'acido fitico nella letteratura scientifica. Gli scienziati sono completamente d'accordo che i regimi alimentari a base di cereali e legumi con elevate quantità di fitati favoriscono l'ampia diffusione di carenze di minerali nei paesi del terzo mondo. Le analisi mostrano che il calcio, il magnesio, il ferro e lo zinco sono presenti nei cibi coltivati in queste aree, ma l'alto contenuto di fitati della soia e dei cereali impedisce il loro assorbimento. La soia ha un livello di fitati più elevato di qualsiasi cereale o legume che sia mai stato studiato, e i fitati nella soia sono estremamente resistenti alle tecniche normalmente usate per ridurli come la lunga e lenta cottura. Solo un lungo periodo di fermentazione ridurrà significativamente il contenuto di fitati della soia. Quando i prodotti di soia che vengono fatti precipitare come tofu sono consumati con della carne, l'effetto di bloccare l'assimilazione dei minerali normalmente causato dai fitati è ridotto. I giapponesi mangiano tradizionalmente una piccola quantità di tofu o miso come ingrediente di un brodo di pesce ricco di minerali, seguito da una porzione di carne o pesce.

I vegetariani che consumano tofu e caglio di fagioli di soia come sostituti della carne e dei prodotti caseari rischiano provocare una grave carenza di minerali. Gli effetti dell'insufficienza di calcio, magnesio e ferro sono ben noti, non così bene quelli dell'insufficienza dello zinco. Lo zinco è necessario per lo sviluppo e il funzionando ottimale del cervello e del sistema nervoso. Gioca un ruolo nella sintesi delle proteine e nella formazione del collagene. E' coinvolto nel meccanismo di controllo del livello di zucchero nel sangue e in questo modo protegge dal diabete. E' necessario per un sistema riproduttivo sano. Lo zinco è un componente chiave in numerosi enzimi vitali e gioca un ruolo anche nel sistema immunitario. I fitati presenti nei prodotti di soia interferiscono nell'assorbimento dello zinco in maggior misura che nell'assorbimento degli altri minerali. L'insufficienza di zinco può causare una sensazione "di vuoto" che alcuni vegetariani scambiano per un "alto livello" di illuminazione spirituale. Il fatto di bere latte vaccino è considerato come la ragione per cui i giapponesi di seconda generazione in America sono più alti dei loro predecessori. Alcuni ricercatori ritengono che il ridotto contenuto di fitati nella dieta dei giapponesi nati in America, quali che siano le altre carenze che possono esserci, è la vera spiegazione della maggiore altezza, richiamando l'attenzione sul fatto che sia i bambini occidentali che orientali che non consumano abbastanza prodotti di derivazione animale contrastando di conseguenza gli effetti di una dieta consistentemente a base di prodotti di soia e quindi di fitati, frequentemente soffrono di rachitismo, arresto della crescita e altri problemi relativi alla crescita. Il maggiore consumo di carne nei casi osservati è stata la sorgente di minerali che hanno contrastato l'azione dei fitati. Quanto esposto sopra non è un suggerimento ad assumere prodotti di derivazione animale ma solo il risultato di un'osservazione. La conclusione logica è quella di evitare il consumo di soia e dei suoi derivati oltre che il consumo dei prodotti di derivazione animale.

Latte artificiale a base di soia per neonati

Fin dalla fine degli anni '50 si sa che i sostituti del latte a base di soia contengono agenti che contrastano le funzioni della tiroide. I neonati a cui vengono dati preparati a base di soia sono particolarmente predisposti a sviluppare malattie della tiroide relative alle funzioni del sistema immunitario. La presenza di queste alterazioni della tiroide riscontrate nei bambini cresciuti con preparati a base di soia è elevata e il numero dei disturbi della tiroide a cui sono soggetti è tre volte superiore a quello a cui sono soggetti i loro fratelli e sorelle allattati diversamente. Fitzpatrick crede che il prolungato allattamento con preparati di soia inibisca il TPO (l'ormone tiroideo peroxidase ) a un punto tale che il conseguente perdurare di elevati livelli del TSH (l'ormone che stimola la tiroide) può aumentare il rischio di cancro alla tiroide. Non è stato fatto molto per rendere i genitori consapevoli dei pericoli relativi alla tiroide derivanti dal consumo di preparati lattei a base di soia o per allertare il pubblico che un abbondante consumo di soia può essere un pericolo per le funzioni della tiroide. Tuttavia,nel luglio del 1996, il Dipartimento Britannico della Salute ha pubblicato un avvertimento che dichiarava che i fitoestrogeni presenti nei preparati a base di soia per allattare i neonati potrebbero influire negativamente sulla salute dei bambini. L'avvertimento era esplicito, indicando che i preparati a base di soia dovrebbero venire dati ai neonati solo dietro consiglio medico.

E' stato consigliato di alimentare i neonati che non possono essere allattati al seno o che hanno reazioni allergiche ad altre formule con preparati alternativi a quelli a base di soia. La ragione per cui ulteriori informazioni non sono disponibili su questi problemi è probabilmente una conseguenza della forza tremenda delle grandi società agricole che dominano il mercato americano della soia. Sebbene gli "esperti" della salute, e quasi ogni programma sulla salute & benessere radiofonico e televisivo elogiano la soia come l'alimento miracoloso del nuovo millennio, i pediatri e la comunità medica dovrebbe saperne di più su questo argomento, e avvertire i pazienti dell'impatto dannoso che il consumo di prodotti di soia può avere sulle funzioni della tiroide. Un'indagine fatta da un programma televisivo ha rivelato che, fra tutti quegli elogi, alcuni scienziati stanno ora sfidando questa fittizia saggezza popolare, e lasciano intendere che ci possono essere aspetti negativi riguardo a questo "alimento miracoloso". Le domande sul fatto che sia un prodotto sicuro sono in gran parte senza risposta", afferma Daniel Doerge, uno scienziato ricercatore esperto di soia della FDA (Amministrazione federale americana degli Alimenti e Farmaci).

Nuovi studi hanno fatto sorgere domande riguardo al fatto che gli ingredienti naturali della soia potrebbero aumentare o meno l'insorgenza di cancro al seno in alcuni soggetti femminili, influire sulle funzioni cerebrali nei soggetti maschi e condurre a latenti anomalie nello sviluppo dei neonati. Questa discussione scientifica irrisolta continua a svilupparsi. Nel ottobre 2000, l'FDA ha pubblicato un bollettino sulla salute, concludendo che la soia può diminuire sia il livello di colesterolo che il pericolo di malattie di cuore. Ma due degli esperti di soia dell' FDA -- Doerge e il suo collega, Daniel Sheehan -- si sono fatti avanti criticando le dichiarazioni della loro propria agenzia e hanno tentato di fermare la raccomandazione dell'FDA. La loro preoccupazione principale era che la pubblicazione potrebbe venire fraintesa come un' invito ad usare le proteine della soia, al di là dei vantaggi esclusivamente per il cuore. Doerge e Sheehan hanno fatto presente che laricerca mostra un collegamento tra il consumo di soia e i problemi di fertilità e i risultati sono una chiara indicazione degli effetti negativi a cui potenzialmente potrebbero essere soggetti gli esseri umani", ha dichiarato Doerge. La loro principale preoccupazione ha a che fare con il comportamento degli elementi chimici della soia. Oltre a tutte le sostanze nutrienti e le proteine, esiste una sostanza chimica naturale che imita l'estrogeno, l'ormone femminile. Alcuni studi mostrano che questa sostanza chimica può modificare lo sviluppo sessuale. E infatti, due bicchieri di latte di soia al giorno nel corso di un mese portano ad un assorbimento di questa sostanza chimica sufficiente a modificare la sincronizzazione del ciclo mestruale femminile."Si sta facendo un grande esperimento su neonati", dice Sheehan "incontrollato e non controllato". "Stiamo esponendo i neonati a delle sostanze chimiche presenti nei preparati a base di soia per bambini sapendo che la sperimentazione ha rilevato che vi sono degli effetti negativi, e non abbiamo mai fatto delle ricerche sulla popolazione per vedere se si riscontrano questi effetti".

L'industria del latte artificiale per neonati, con la complicità di alcuni scienziati, ha distrutto queste critiche sulla soia chiamandole "dichiarazioni scientificamente ingiustificate che potrebbero spaventare indebitamente migliaia di genitori". Kenneth Setchell, professore di pediatria al Children's Hospital di Cincinnati e leader dei fautori della soia, sostiene che gli studi scientifici sulla soia fanno sperare che sia una soluzione per combattere molte malattie e che gli effetti negativi osservati sugli animali non si applicano agli esseri umani. "Ci sono state letteralmente centinaia di migliaia di neonati che sono stati cresciuti con preparati a base di soia." asserisce Setchell." Alcuni di quei neonati dovrebbero avere ora 30 o 40 anni. E non vedo alcuna prova di casi in cui ci sono anomalie". Ma il Dr. Claude Hughes, direttore del Women's Health Center al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles dichiara: "La mia attenta opinione professionale è che ha più senso non esporre inutilmente il vostro neonato a questi preparati", E aggiunge: "Mentre l'allattamento al seno è di gran lunga preferibile, le madri che non allattano al seno dovrebbero utilizzare preparati a base di latte e considerare quelli a base di soia come ultima risorsa."

Oltre alle sue preoccupazioni sugli effetti della soia sulla salute dei neonati, Hughes ha sollevato anche domande sul cancro alla mammella. In alcuni casi, si è pensato che la soia proteggesse dal cancro alla mammella. Ma alcuni studi indicano ora, per altre donne, che le sostanze chimiche trovate ampiamente nella soia possono incrementare un tipo di estrogeno assai diffuso che favorisce il cancro alla mammella. "Può accelerare divisioni di quelle cellule che sono già cellule cancerogene che dipendono dagli estrogeni per la loro crescita." Afferma Hughes.

Gli Isoflavoni

Sembra che non ci sia quotidiano, rivista o programma di notizie che non abbia messo in risalto recentemente una storia sui sorprendenti benefici per la salute dei prodotti alimentari a base di soia e dei supplementi a base di isoflavoni della soia. La soia viene promossa come un sano sostituto alternativo dell'estrogeno per la donna, come una possibilità di ridurre l'insorgenza del cancro al seno, come un modo per ridurre i sintomi della menopausa, e come proteine povere di grassi in alternativa a carne e pollame. Ma ciò che tutte queste storie favorevoli omettono di dire è che esiste un aspetto negativo molto reale -- ma trascurato -- del consumo abbondante o a lungo termine dei prodotti di soia. Uno studio è stato fatto in Gran Bretagna facendo prendere 60 grammi di proteine di soia al giorno per un mese a donne in pre-menopausa. Si è scoperto che questo esperimento ha interrotto il ciclo mestruale, e gli effetti dell'isoflavone sono continuati per tre mesi dopo che la soia era stata tolta dalla dieta. L'isoflavone è noto anche perché modifica le condizioni della fertilità e perchè attua cambiamenti sugli ormoni sessuali. E' stato dimostrato che gli isoflavoni causano gravi effetti negativi sulla salute di molti mammiferi compreso sterilità, malattie della tiroide e malattie del fegato. E questo pericolo è particolarmente grave per i neonati allevati con preparati a base di soia.

Queste sono informazioni che l'industria della soia non vuole che ne veniate a conoscenza. La vendita di prodotti di soia è un grande business, e la domanda crescente di proteine di soia, di farine di soia, e di integratori di isoflavoni lo sta facendo diventare uno dei più grandi business mai esistiti. I ricercatori hanno identificato gli isoflavoni come agenti potenti capaci di sopprimere le funzioni tiroidee e causare o aggravare l'ipotiroidismo. Il Dr. Mike Fitzpatrick, uno scienziato dell'ambiente e ricercatore sui fitoestrogeni hanno condotto studi approfonditi sulla soia, in particolare sull'uso preparati per l'infanzia a base di soia. Fitzpatrick si è assolutamente sicuro che i prodotti di soia possano avere effetti dannosi sia su adulti che neonati. In particolare, ritiene fermamente che i produttori di preparati per l'infanzia a base di soia dovrebbero rimuovere gli isoflavoni -- quegli elementi della soia che agiscono come agenti anti-tiroide -- dai loro prodotti.

Abbiamo sentito di tutto sui fitoestrogeni. Sono dei composti del mondo vegetale che imitano gli estrogeni, sono propagandati da alcuni come agenti miracolosi che prevengono cancro, malattie di cuore e delle coronarie, osteoporosi (Tanto per nominarne alcuni). Ma c'è un lato molto più oscuro su questi composti, e cioè il fatto che disturbano il sistema endocrino. La soia contiene un fitoestrogeno, e quindi nel corpo agisce in modo molto simile a quello degli ormoni e non deve sorprendere il fatto che interagisca con l'equilibrio delicato dei sistemi ormonali della tiroide. Questi composti possono in effetti aumentare il rischio di cancro alla mammella e causare malattie della tiroide. I produttori di preparati per l'infanzia a base di soia si rifiutano di rimuoverli dai loro prodotti nonostante sappiano che i neonati alimentati con tali preparati sono a rischio di danni irreversibili.

Fitoestrogeni e neonati

Potete esserne certi -- i fitoestrogeni non fanno bene al vostro bambino. Se state alimentando il vostro bambino con preparati a base di soia, il consiglio dei ricercatori è quello di smettere immediatamente. Perché? I neonati alimentati con i preparati a base di soia ricevono ogni giorno la stessa dose di fitoestrogeni che si è dimostrata biologicamente attiva negli adulti! Sottoponendo il vostro neonato a tali grandi quantità di fitoestrogeni state rischiando di esporre il vostro bambino al rischio di danni permanenti del sistema endocrino. Ci sono alternative ai preparati a base di soia che non contengono lattosio o proteine del latte; usate uno di quelli invece della soia.

Fitoestrogeni e sterilità

I fitoestrogeni possono rendere sterili gli animali, cosa sappiamo riguardo agli esseri umani? Ci sono evidenti possibilità che i fitoestrogeni riducano la fertilità maschile. E una donna che tenti di concepire dovrebbe evitare di prendere soia. Il gigante delle derrate alimentari Archer Daniels Midland ha presentato domanda alla FDA per far sì che venga concesso lo stato di non nocività a composti noti per essere tossici per il sistema riproduttivo! E' stato chiesto alla FDA di approvare un attestato che afferma che il consumo giornaliero da 25 a 100g di proteine della soia diminuisce il pericolo di malattie di cuore e delle coronarie. Questa quantità di proteine può portare facilmente all'assunzione di megadosi di fitoestrogeni, fino a 600mg al giorno! La soia contiene numerosi composti che sono tossici sia per gli esseri umani che per gli animali.

L'industria della soia si riferisce frequentemente a queste tossine come sostanze anti-nutrienti, ossia che agiscono in qualche modo impedendo al corpo di ottenere il nutrimento completo di cui ha bisogno da un cibo. Le tossine della soia (come l'acido fitico) possono agire certamente in questo modo, ma hanno anche la capacità di puntare organi, cellule e processi di reazioni enzimatiche specifici e i loro effetti possono essere devastanti. Le tossine della soia su cui Soy Online Service (Nota i pappagallini...) esprime preoccupazione sono gli inibitori della proteasi, l'acido fitico, la lecitina di soia (o emaglutina ), le nitrosammine e la misteriosa tossina della soia. Le Nitrosammine non si trovano per natura nella soia ma si formano durante il processo di lavorazione di prodotti come la proteina di soia isolata (ISP). Come con qualsiasi tossina c'è una dose sotto la quale gli effetti non sono notati. Soy Online Service ha esaminato i dati scientifici sulle tossine della soia e ha scoperto numerose numerose verità allarmanti.

Non c'è alcuna legislazione per proteggere i consumatori dalle tossine contenute nei prodotti di soia.

Con la possibile eccezione della lecitina di soia, tutti gli altri prodotti di soia, indipendentemente da quanto ben lavorati, contengono da un basso a un moderato livello di tossine perché i processi di lavorazione non sono in grado di rimuoverle completamente.

L'industria della soia fa poco per il controllo della qualità per proteggere i consumatori dal consumo di prodotti trattati inadeguatamente.

Inibitori della proteasi

Forse le tossine più conosciute della soia sono gli inibitori della proteasi (conosciute anche come inibitori della tripsina) che, come il nome suggerisce, sono in grado di inibire l'azione della proteasi (compreso la tripsina) che sono enzimi coinvolti nel processo di scomposizione delle proteine per poter essere poi usate dal corpo. Gli isoflavoni ai flavonoidi o alla famiglia degli elementi chimici chiamati bioflavonoidi e sono considerati endocrino-disgregatori -- sostanze vegetali o altri prodotti che agiscono come ormoni, disgregando il sistema endocrino e, in alcuni casi, questa disgregazione include l'agire contro le funzioni della tiroide.(Il miglio, per esempio, contiene alti livelli di flavonoidi, ed è conosciuto comunemente come problematico per le funzioni tiroidee.) I flavonoidi inibiscono l'ormone tiroideo peroxidase (TPO) che disturba il corretto funzionamento della tiroide. Nell'edizione del marzo 1999 della rivista Natural Health c'è un articolo sulla soia che cita il Dr Daniel R. Doerge, un ricercatore del Centro Nazionale della FDA per la Ricerca Tossicologica. Il Dr. Doerge che ha fatto ricerche sulle proprietà anti-tiroide della soia, afferma: "Esistono rischi sostanziali per chi prende supplementi di soia o per chi mangia soia in gran quantità per i suoi pretesi effetti curativi. Ci sono certamente delle possibilità di interazione con la tiroide. Il Dr. Fitzpatrick crede che le persone affette da ipotiroidismo debbano evitare prodotti di soia, perché, "qualsiasi inibizione del TPO (l'ormone tiroideo peroxidase) lavorerà chiaramente contro qualunque tentativo di correggere qualsiasi stato di ipotiroidismo". Inoltre, egli crede che la promozione attuale della soia come un cibo della salute porterà a un aumento dei disturbi della tiroide.

Quanta è innocua la soia?

Secondo Soy Online Service , per i neonati, qualsiasi tipo di soia è troppo. Per gli adulti, solo 30 mg isoflavoni di soia al giorno sono sufficienti per creare un impatto negativo sulle funzioni della tiroide. Questa quantità di isoflavoni è stata trovata in solo 0,15 - 0,23 litri di latte di soia, o 46 grammi di miso. L'USDA (Dipartimento dell'Agricoltura Americano) ha lanciato un sito web che sta promuovendo i vantaggi per la salute derivanti dal consumo di cibi a base di soia. Il sito elenca il contenuto di isoflavoni di 128 cibi, compreso hot dog vegetariani di soia, ceci e tofu. Questo potrebbe aiutarvi nel decidere quanta soia includere nella vostra dieta.

La proteina di soia isolata

Le aziende della lavorazione industriale della soia hanno lavorato duramente per cercare di eliminare questi anti-nutrienti dal prodotto finito, in particolare dalla proteina di soia isolata (SPI) che è l'ingrediente chiave nelle imitazioni di carne e prodotti caseari, includendo preparati per l'infanzia e alcune marche di latte di soia. L'SPI non è qualcosa che potete fare in cucina. Viene prodotta in impianti industriali in cui un impasto liquido di fagioli di soia viene prima mescolato con una soluzione alcalina per estrarre le fibre, quindi fatto precipitare e separato utilizzando un lavaggio acido e, infine, neutralizzato in una soluzione alcalina. Il lavaggio acido in serbatoi di alluminio immette alti livelli di alluminio nel prodotto finale. I cagli sono vaporizzati e asciugati ad alte temperature per produrre la polvere di proteine complesse. L'oltraggio finale all'originale fagiolo di soia è il trattamento di estrusione ad alta pressione e alta temperatura delle proteine di soia isolate per produrre proteine tessutali vegetali (TVP). Buona parte degli inibitori della tripsina possono venire rimossi con il trattamento ad alta temperatura, ma non tutti. Il contenuto di inibitori della tripsina presente nelle proteine di soia isolate può variare da una a cinque volte. Ma il trattamento ad alta temperatura ha l'effetto collaterale sfortunato di snaturare le altre proteine della soia a tal punto da renderle in gran parte inefficaci. Questa è la ragione per cui gli animali alimentati con soia hanno bisogno di supplementi di lisina perché possano avere una crescita normale.

I Nitriti, che sono dei potenti agenti cancerogeni, si formano durante l'essiccazione delle particelle vaporizzate mentre durante il processo di alcalinizzazione si forma una tossina chiamata lisinoalanina . Numerosi aromi artificiali, in particolare il glutammato monosodico (MSG), vengono aggiunti alle proteine isolate di soia e alle proteine tessutali vegetali di soia per mascherare il forte sapore di fagioli e darle quello della carne.

Il consumo delle proteine di soia isolate determina la carenza di vitamina E, K, D e B12 e crea sintomi di insufficienza di calcio, magnesio, manganese, molibdeno, rame, ferro e zinco. I residui di acido fitico in questi i prodotti di soia inibiscono pesantemente l'assorbimento di zinco e di ferro.

Animali alimentati con proteine isolate di soia hanno organi sviluppati in modo esagerato, in particolare il pancreas e la tiroide, e hanno depositi eccessivi di acidi grassi nel fegato. Inoltre le proteine isolate di soia e le proteine tessutali vegetali sono inserite senza alcun limite nei pasti delle mense scolastiche, nei prodotti da forno commerciali, nei fast food. Vengono anche promosse pesantemente nei paesi del terzo mondo. Nonostante l'evidenza di scarsi risultati già riscontrati nell'alimentazione animale, l'industria della soia sponsorizza molti studi architettati in modo da far credere che i prodotti a base di proteine di soia possono venire impiegati nell'alimentazione umana in sostituzione dei cibi tradizionali.

Soia e cancro

I nuovi regolamenti della FDA (Amministrazione Federale degli Alimenti e Medicinali) non permettono che venga inserito alcun tipo di dichiarazione di prevenzione del cancro sulle confezioni di alimentari, ma questo non ha impedito alle industrie e ai suoi marketing operators di farle nei loro opuscoli promozionali. "Oltre a proteggere il cuore", dice una brochure di una società produttrice di vitamine, "la soia si è dimostrata un potente agente anti-cancro...i giapponesi, che mangiano soia in quantità 30 volte maggiore dei nordamericani, hanno un'incidenza più bassa di cancro della mammella, dell'utero e della prostata. Questo è vero. Ma i giapponesi, e gli asiatici in generale, hanno tassi molto più alti di altri tipi di cancro, in particolare il cancro dell'esofago, dello stomaco, del pancreas e del fegato. Gli asiatici di tutto il mondo hanno anche alti tassi di cancro della tiroide. La logica che collega tassi bassi di cancro degli organi di riproduzione al consumo di soia impone attribuzione di alti tassi di cancro alla tiroide e del sistema digestivo agli stessi cibi, in particolare perché la soia causa questi tipi di cancro in laboratorio. Ma quanta soia mangiano poi gli asiatici? Un sondaggio del 1998 ha rilevato che la quantità giornaliera media di proteine di soia consumata in Giappone era di circa otto grammi per gli uomini e sette per le donne -- meno di due cucchiaini da tè. Il famoso Cornell China Study, condotto da Colin T. Campbell, ha scoperto che il consumo di legumi in Cina varia da 0 a 58 grammi al giorno, con una media di circa 12 grammi.

Partendo dal presupposto che due terzi del consumo di legumi è costituito da soia, il consumo massimo è di circa 40 grammi, meno di tre cucchiai da tavola al giorno, con un consumo medio di circa nove grammi, ovvero meno di due cucchiaini da tè. Un'indagine condotta negli anni '30 ha scoperto che gli alimenti a base di soia hanno costituito solo l'1.5 % delle calorie nella dieta cinese, mentre il 65 % delle calorie era di provenienza animale, specificatamente suina. (gli Asiatici per cucinare usavano tradizionalmente il lardo, non oli vegetali). I prodotti di soia fatti fermentare tradizionalmente sono un condimento naturale delizioso, che può fornire fattori nutrizionali importanti nella dieta asiatica. Ma eccetto in tempi di carestia, gli Asiatici consumano prodotti di soia solo in piccole quantità, come condimenti, e non in sostituzione dei cibi animali -- con una eccezione: i monaci che vivono nei monasteri osservando il celibato e conducendo uno stile di vita vegetariano ritengono la soia abbastanza utile come alimento perché diminuisce il desiderio sessuale.

Migliaia di donne ora consumano soia convinte che le protegga dal cancro della mammella. Inoltre, nel 1996, dei ricercatori scoprirono che le donne che consumano proteine di soia isolate hanno avuto un'incidenza maggiore di iperplasia epiteliale , una condizione che fa presagire la presenza di tumori maligni. Un anno dopo , si è scoperto che il genistein (un supplemento contenente isoflavoni della soia) stimolava le cellule della mammella ad accelerare il ciclo cellulare -- una scoperta che ha portato gli autori a concludere che le donne non dovrebbero consumare soia per evitare il cancro della mammella. Venticinque grammi di proteine isolate di soia contengono da 50 a 70 mg di isoflavoni. Alle donne in pre-menopausa bastano solo 45 mg di isoflavoni per subire effetti biologici significativi, compreso una riduzione di ormoni necessari per le corrette funzioni della tiroide. Questi effetti sono stati rilevati fino a tre mesi dopo la cessazione del consumo di soia. Cento grammi di proteine di soia possono contenere quasi 600 mg di isoflavoni, una quantità che è tossica. Nel 1992, il servizio sanitario svizzero ha stimato che 100 grammi di proteine di soia forniscono il valore equivalente degli estrogeni della pillola anti-concezionale.

Degli studi lasciano intendere che gli isoflavoni inibiscano la sintesi dell'estradiol (ormone estrogeno) e altri ormoni steroidi. I problemi riproduttivi, la sterilità, le malattie della tiroide e del fegato dovuti all'apporto dietetico degli isoflavoni sono stati osservati, in zoo e allevamenti, in numerose specie animali incluso topi, ghepardi, quaglie,maiali, storioni e pecore. E' stato detto che gli isoflavoni della soia abbiano un effetto favorevole sui sintomi della menopausa, compreso le vampate di calore, e che proteggano dall'osteoporosi. Il grado di disagio derivante dalle vampate è estremamente soggettivo, e la maggior parte degli studi mostrano che i soggetti di controllo (a cui sono state somministrate compresse contenenti sostanze assolutamente neutre) descrivono una riduzione del disagio in quantità uguale ai soggetti a cui sono stati dati gli isoflavoni. La pretesa poi che la soia previene l'osteoporosi è straordinaria, dato che gli alimenti a base di soia bloccano l'assimilazione del calcio e causano carenza di vitamina D. Se gli asiatici hanno un'incidenza di osteoporosi più bassa degli occidentali, è perché la loro dieta procura molta vitamina D dal consumo di gamberi, frutti di mare e lardo e molto calcio da brodi di ossa. La ragione per cui gli occidentali hanno alti tassi di osteoporosi è perché hanno sostituito con l'olio di soia il burro, che è una sorgente tradizionale di vitamina D e di altri attivanti lipo-solubili necessari per l'assimilazione del calcio.

Se desideri avere informazioni scientifiche scarica l'articolo in lingua inglese (in formato pdf):

Attack of the killer bean! The Case Against Soy
By Elaine Hollingsworth



http://www.medicinenon.it/modules.php?name=News&file=article&sid=145
« Last Edit: August 06, 2010, 17:29:20 pm by giorgia (Zia Illusa) »
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Re: La soia
« Reply #1 on: August 03, 2010, 19:50:35 pm »
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La bufala anti soja: http://promiseland.it/view.php?id=3744

La bufala anti-soia smascherata nei dettagli: diffidate da chi la diffonde!

Riportiamo questo interessante articolo della dottoressa Justine Butler pubblicato il primo luglio 2010 sul quotidiano inglese The Guardian, che va ad analizzare nel dettaglio la famigerata "bufala anti-soia" che ormai da anni ci perseguita. Diffidate dunque da tutti coloro che la diffondono, sia che si tratti di siti che si occupano genericamente di "salute" senza in realtà saperne molto, sia di siti o associazioni vegetariane.

La dottoressa Butler è la responsabile del settore salute presso la Vegetarian & Vegan Foundation (Regno Unito).

Buona lettura!

Quote
Ignorate gli allarmisti anti soia

Non c'è alcuna prova che la soia sia dannosa per gli esseri umani. Al contrario, sia noi che il pianeta trarremmo enormi benefici se ne consumassimo di più

L'ultima volta che sono stata intervistata a Radio London della BBC, il presentatore mi ha chiesto se i cibi a base di soia fossero sicuri, e poi è scoppiato a ridere dicendo che non voleva che gli crescesse il seno. Mi è stato chiesto se la soia è sicura per i bambini piccoli, se può interferire con la tiroide, se contribuisce alla deforestazione, alcuni pensano addirittura che possa causare il cancro...

La soia divide gli animi, o si è a favore, o si è contro. Questo umile legume è davvero un fagiolo infernale, o è la brigata anti-soia che usa storie spaventose e pseudoscienza per sostenere i propri interessi? Se si cerca bene tra le fonti, appare chiaro che la maggior parte delle storie anti-soia si possono far risalire a un unico gruppo statunitense, chiamato Fondazione Weston A Price (WAPF).

La WAPF sostiene di avere come scopo la promosione di una nutrizione corretta, reinserendo nella dieta prodotti animali "densi di nutrienti" - in particolare il latte crudo non pastorizzato. Questa fondazione sostiene che i grassi saturi animali sono essenziali per una buona salute e che l'introduzione di grassi animali e alti livelli di colesterolo non hanno alcuna correlazione con le malattie cardiovascolari e il cancro. Dichiarano che i vegetariani hanno un'aspettativa di vita inferiore a quella dei carnivori e che storicamente gli esseri umani hanno sempre mangiato grandi quantità di grassi animali. Tutto questo, naturalmente, contraddice le affermazioni di tutte le maggiori istituzioni per la salute esitenti al mondo, tra cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'Associazione dei Dietisti Americani, e l'Associazione Medica Britannica.

Questo gruppo estremista americano è solito citare studi senza solide basi scientifiche per promuovere il proprio punto di vista e ha influenzato un gran numero di consumatori, facendo credere loro che la soia sia una specie di paria dell'alimentazione.

Questa storia sulla soia risale ai primi anni novanta: in Nuova Zelanda un avvocato milionario, Richard James, contattò un tossicologo, Mike Fitzpatrick e gli chiese di investigare sulle cause della morte dei suoi costosi pappagalli (il tutto suona molto Monty Pythom, lo so). Comunque, Fitzpatrick concluse che era colpa della soia che mangiavano e da quel momento iniziò una decisa campagna contro la soia come cibo per gli esseri umani - il che non ha senso, perché le persone mangiano soia da 3000 anni.

Sono stata intervistata da Radio Nuova Zelanda assieme a Mike Fitzpatrick, che laggiù sta conducendo la sua campagna anti-soia. E' stato così agressivo che la radio non ha potuto mandare in onda l'intervista. Fitzpatrick è un sostenitore della fondazione sopra citata, la WAPF (è un membro onorario del direttivo).

Un altro sostenitore di questa organizzazione è un certo Dr Stephen Byrnes, che ha pubblicato un articolo su The Ecologist sostenendo che il vegetarismo non è salutare e che distrugge l'ambiente. Si vantava della sua dieta ad alto contenuto di prodotti animali e della sua robustissima salute - e, sfortunatamente, è morto di ictus a 42 anni. Nel suo articolo c'erano oltre 40 inaccuratezze scientifiche, comprese citazioni sbagliate di studi scientifici. Tra l'altro, il direttore della rivista, Zac Goldsmith, è anche lui un membro onorario del direttivo della WAPF.

Un altro sostenitore dell'organizzazione, il medico dr. Kaayla Daniel, che fa parte del consiglio direttivo, ha scritto un intero libro contro la soia (La storia completa della soia). E' curioso che questo gruppo passi più tempo ad attaccare la soia che a promuovere i cibi che secondo loro dovremmo mangiare (latte crudo, panna, formaggio, uova, fegato, ecc.).

Una delle preoccupazioni che sollevano sulla soia è che i fitoestrogeni (ormoni delle piante) che si trovano nei cibi a base di soia possano disturbare lo sviluppo sessuale e influire sulla fertilità. Se ci fosse una reale evidenza di questo problema, il governo britannico avrebbe vietato le forumalazioni per l'infanzia a base di soia o almeno diffuso degli avvertimenti.

Perfino dopo aver commissionato una investigazione - il cui dossier finale era un documento di 440 pagine - sulla sicurezza della soia, non hanno emesso questo avvertimento, semplicemente perché non vi è alcuna evidenza che la soia abbia effetti dannosi. Nel 2003, il rapporto del Comitato sulla tossicità del Dipartimento della Salute affermava che non c'era alcuna evidenza che le persone che consumavano regolarmente alte quantità di soia, come i cinesi e i giapponesi, avessero uno sviluppo sessuale alterato o problemi di fertilità. Occorre ricordare che la Cina è la nazione più popolosa del mondo, con oltre 1,3 miliardi di cittadini, e che da 3.000 anni consumano soia.

In realtà, dunque, non esiste alcuna prova scientifica che il consumo di soia sia dannoso per gli esseri umani. La maggior parte di quanto la WAPF afferma è semplice aneddotica (vale a dire sono racconti di singole persone, senza alcuno studio scientifico che le sostenga), oppure sono affermazioni false oppure basate su esperimenti su animali, quindi non scientifici. Prima di tutto, i fitoestrogeni si comportano in modo molto diverso nelle diverse specie, e quindi gli studi su animali non sono applicabili agli umani. In secondo luogo, l'intestino fa da barriera contro i fitoestrogeni, quindi aumentare a dismisura in modo artificiale i livelli di fitoestrogeni negli animali tramite iniezione, fornisce risultati irrilevanti. Infine, molti di questi esperimenti hanno esposto gli animali a livelli di fitoestrogeni molto molto più alti di quelli assorbiti dalle persone mangiando soia.

Ormai un numero sempre maggiore di medici e scienziati riconoscono che i risultati degli esperimenti sugli animali non dovrebbero essere usati come basi per le decisioni sulla salute pubblica. Il dr. Kenneth Setchell, professore di pediatria al Cincinnati Children's Hospital, afferma che topi, ratti e scimmie metabolizzano gli isoflavoni della soia in modo diverso dagli esseri umani e che l'unico modello appropriato per esaminare lo sviluppo riproduttivo umano è il lattante umano. Dato che il 25% dei lattanti negli USA sono nutriti con formule a base di soia e che molti di loro ormai sono intorno ai 40 anni, l'assenza di qualsiasi segnalazione di effetti nocivi suggerisce che non vi sia alcun problema, né biologico né clinico.

Al contrario, i fagioli di soia contengono un ampio spettro di nutrienti preziosi e sono una fonte eccellente di proteine. Le evidenze scientifiche dimostrano che le proteine della soia abbassano il colesterolo e proteggono dalle malattie cardiovascolari. I cibi a base di soia proteggono dal diabete, dalle vampate di calore della menopausa e da alcuni tipi di cancro. Ci sono buone evidenze che mangiare soia nell'adolescenza e nell'età adulta diminuisca il rischio di cancro al seno. Scoperte più recenti hanno mostrato che questo effetto protettivo della soia vale anche per le donne cui è già stato diagnosticato il cancro al seno. I cibi a base di soia possono inoltre aumentare la salute dell'osso e le capacità cognitive in alcune persone. Il numero di studi scientifici solidi (peer-reviewed) che riportano effetti benefici della soia è in continuo aumento.

Come ultima spiaggia, i detrattori della soia hanno tentato di condannarne il consumo citando l'impatto ambientale della coltivazione di soia nella foresta pluviale amazzonica. Hanno del tutto ragione a essere preoccupati, ma il problema non sono le persone che mangiano la soia: l'80% della soia prodotta nel mondo viene usata come mangime per gli animali d'allevamento per la produzione di carne e latticini.

Sia la foresta pluviale che la nostra salute trarrebbero enormi vantaggi se le persone passassero dai cibi animali ai cibi vegetali, soia inclusa.

La prossima volta che sentite una storia stupida sulla soia, che la accusa di creare problemi alla salute umana o all'ambiente, chiedete dove sono le prove.


Fonte:

Justine Butler, su The Guardian, Ignore the anti-soya scaremongers, 1 luglio 2010
Si ringrazia l'autrice, la dottoressa Justine Butler, per averci accordato il permesso per tradurre in italiano e pubblicare questo articolo.
« Last Edit: August 06, 2010, 17:27:08 pm by giorgia (Zia Illusa) »
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Re: La soia
« Reply #2 on: August 04, 2010, 10:00:59 am »
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Commento detrattore dell'articolo sopra citato della Dottoressa Justine Butler, riportato da Trepicchi in altra discussione:

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3887.msg77924;boardseen#new

Per Trepicchi:...e unire le due discussioni?

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Re: La soia
« Reply #3 on: August 04, 2010, 11:23:07 am »
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La bufala anti-soia smascherata nei dettagli: diffidate da chi la diffonde!

Ahia! Che schiaffo!

Nel 2006, in realtà molto tempo prima nel vecchio sito che fu distrutto dagli hacker, ho pubblicato l'articolo La Soia in cui le davo il due di picche (che ho ripubblicato nelle news, era rimasta una pagina orfana dal sito, non me n'ero accorto). Da allora ho ricevuto e ancora ricevo email da molte persone compiaciute, alcune inviperite, altre con minacce di vario genere, ma ho sempre sostenuto che quelli sono i fatti, che piacciano o meno.

Tornato a casa dopo essermi assentato per due settimane e senza aprire la posta elettronica, incontro persone che mi dicono: "Ehi tu che dici che la soia è meglio evitare di mangiarla! Guarda qui: Ignorate gli allarmisti anti soia, cosa dici adesso, eh!?"

Che mi debba ravvedere? Ma no! la vera bufala è l'articolo pro soia, e coloro che invitano a diffidare di chi sostiene il contrario se la sono bevuta, l'hanno mandata giù come un rosolio, oppure ne sono al corrente e vogliono che altri si portino la bufala in casa propria.

A questo punto il consiglio è veramente diffidare da loro. Il fatto che una persona, associazione o società si dichiari scientifica non significa nulla. Di quale scienza stiamo parlando? Della scienza del mainstream, degli scienziati formati da quelle università asservite alle multinazionali, vuoi per ottenere contributi o fondi o altro.

Senza fare approfondite ricerche, che comunque sto già facendo mentre raccolgo materiale per fare un articolo esaustivo che pubblicherò in seguito, leggendo l'articolo linkato facendo attenzione a come è fatto e su cosa l'autrice si basa per dare forza alle sue parole, chiunque può capire che è opera del cartello della soia.

Prendiamo velocemente in esame alcuni punti del suddetto articolo (i paragrafi in corsivo sono tratti dall'articolo:

[...] appare chiaro che la maggior parte delle storie anti-soia si possono far risalire a un unico gruppo statunitense, chiamato Fondazione Weston A Price (WAPF).

La WAPF sostiene di avere come scopo la promozione di una nutrizione corretta, reinserendo nella dieta prodotti animali "densi di nutrienti" - in particolare il latte crudo non pastorizzato.

Appare chiaro solo se si vuole guardare da quella prospettiva. Il fatto che un gruppo discutibile cavalchi una verità per avvalorare fini altrettanto discutibili non inficia affatto tale verità, in questo caso che la soia non è un alimento adatto per l'alimentazione umana. E' una tecnica delle PR usare una verità per promuovere secondi fini. Per contro ci sono moltissime persone consapevoli e gruppi che diffondono la verità sulla soia, in particolare sulla sua nocività, con il solo fine di fornire della corretta informazione.

Ma è davvero come dice la dottoressa?

Questo è quanto viene asserito sul “sito dei pappagallini che fa molto Monty Pythom”: “Soy Online Service è un piccolo gruppo di privati cittadini, con una missione di informare il pubblico riguardo alla verità sulla soia. Non siamo veri e propri soci e non siamo sponsorizzati da imprese o qualsiasi altro gruppo, infatti la nostra ricerca è finanziata dalle nostre tasche. Non cerchiamo la distruzione dell'industria della soia o di impedire alle persone di mangiare soia. Non abbiamo alcun desiderio di farti smettere di essere vegan o di farti passare al consumo di prodotti lattiero-caseari. Piuttosto cerchiamo di esporre l'inganno delle più grandi aziende della soia e svelare la verità sui prodotti di soia. Facciamo questo fornendo materiali contenenti fatti che tu stesso puoi leggere di modo che in futuro tu possa fare una scelta informata su ciò che mangi.”

Ritornando all'articolo:

Tutto questo, naturalmente, contraddice le affermazioni di tutte le maggiori istituzioni per la salute esistenti al mondo, tra cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'Associazione dei Dietisti Americani, e l'Associazione Medica Britannica.

“Le maggiori istituzioni per la salute esistenti al mondo”. Bei referenti! Davvero la dottoressa Justine Butler che ha scritto l'articolo non sa o ha dimenticato che l'OMS e tutte le altre associazioni satelliti hanno spinto la fantomatica pandemia dell'H1N1 fino al parossismo, dichiarandola di livello 6, il massimo, quando in realtà era meno pericolosa della normale influenza, per far guadagnare miliardi di euro alle case farmaceutiche con la vendita dei loro fottuti vaccini?

Se ci fosse una reale evidenza di questo problema, il governo britannico avrebbe vietato le formulazioni per l'infanzia a base di soia o almeno diffuso degli avvertimenti.

Quando ho letto la frase sopra pensavo che l'avesse scritta Heidi mentre ammirava le api che si posano sui fiori. Il governo britannico sarebbe garante della salute dell'infanzia? Tale governo, come molti altri, ha approvato l'uso del Ritalin e altri pericolosi psicofarmaci sui bambini, farmaci che hanno provocato morti e danni permanenti. Perché si vietino le formulazioni per l'infanzia a base di soia dovrebbe succedere che i neonati rimangano stecchiti in braccio alla mamma dopo la poppata al biberon, allora sì, forse li vieterebbero.

Nel 2003, il rapporto del Comitato sulla tossicità del Dipartimento della Salute affermava che non c'era alcuna evidenza che le persone che consumavano regolarmente alte quantità di soia, come i cinesi e i giapponesi, avessero uno sviluppo sessuale alterato o problemi di fertilità. Occorre ricordare che la Cina è la nazione più popolosa del mondo, con oltre 1,3 miliardi di cittadini, e che da 3.000 anni consumano soia.

Queste dichiarazioni fanno credere che i cinesi e i giapponesi mangiano soia a colazione, a pranzo, a merenda e a cena, quando in realtà il consumo tradizionale di soia è nelle forme fermentate come la salsa di soia, per esempio. Una volta fermentata la nocività della soia è pressoché inesistente. E in quelle forme viene usata come condimento, di certo non la si beve a bicchieri.

Inoltre il pasto dei cinesi è onnivoro, in pratica mangiano qualsiasi cosa che cammina, striscia, salta, nuota o vola e le conclusioni sulla loro prolificità attribuita al consumo di soia sono davvero molto stiracchiate.

Il numero di studi scientifici solidi (peer-reviewed) che riportano effetti benefici della soia è in continuo aumento.

E' vero, Monsanto, fra gli altri, paga milioni di dollari per quegli studi. I peers si fanno le revisioni (reviews) a vicenda, avvallo la tua ricerca e tu avvallerai la mia. Ovviamente se appartengono allo stesso portafoglio.

Tutti i giornali che trattano gli argomenti della medicina devono avere un requisito formale: qualsiasi legame finanziario fra l'autore e un'azienda produttrice deve essere reso noto nell'articolo. Uno studio fatto nel 1997 su 142 giornali medici non ha trovato nemmeno un riferimento di tali legami. (Wall St. Journal, 2 Feb 99) Uno studio del 1998 fatto sul New England Journal of Medicine ha rilevato che il 96% degli articoli recensiti da autorità in materia avevano legami finanziari con il farmaco che stavano studiando. (Stelfox,1998) Brutta sorpresa, vero? Diventa tutto chiaro ora? Direi di sì.

Questo studio dovrebbe essere reso noto ogni volta che qualcuno inizia a diventare troppo enfatico riguardo alla obiettività delle peer reviews (revisioni autorevoli o dei pari).

Poi c'è il vero e proprio acquisto dello spazio . Una società farmaceutica può semplicemente pagare $100.000 a un giornale per far stampare un un articolo ad essa favorevole. (Stauber, p 204) Le frodi nelle revisioni paritarie non sono una novità. Nel 1987, il New England Journal pubblicò un articolo che si atteneva alla ricerca di R. Slutsky MD che copriva un periodo di sette anni. In tale periodo il Dr. Slutsky pubblicò 137 articoli su diversi giornali che fanno le revisioni paritarie. Il New England Journal scoprì che in almeno 60 di questi 137 c'erano evidenze di considerevoli frodi scientifiche e travisamenti incluso:

riportare risultati di esperimenti mai fatti
riportare esami mai eseguiti
riportare analisi di statistiche mai fatte
Engler Dean Black, PhD, chiama Effetto Babele ciò che avviene quando dati scientifici fraudolenti molto comuni e non individuati nei giornali di peer reviews vengono citati da altri ricercatori, che poi vengono citati nuovamente da altri ancora e così via. Vuoi vedere qualcosa che riassume questa intera discussione? Esamina la pubblicità che spesso appare sul Journal of the American Medical Association, senza scordarti che questa è la stessa pubblicazione che per almeno 50 anni ha pubblicato riquadri pubblicitari delle sigarette che proclamavano i benefici effetti del tabacco. (Robbins) Molto scientifico, vero? Ma perché succede questo? Ci sono molte ragioni, ma due sono determinanti in questo “tradimento” della scienza: La mancata conoscenza di cosa è realmente lo stato di malattia e conseguente indirizzo della ricerca in direzioni sbagliate che non portano ad alcun risultato soddisfacente. Mancando di soddisfare le aspettative (guarire dalle malattie) e dando per scontato che non sia possibile guarire chi è affetto da tali malattie, ciò che una volta era considerato una missione è diventato un modo di fare soldi, molti soldi.

Riferimenti sulle peer reviews (datati ma non obsoleti):

King, R Medical journals rarely disclose researchers' ties - Wall St. Journal, 2 Feb 99.
Engler, R et al. Misrepresentation and Responsibility in Medical Research
New England Journal of Medicine v 317 p 1383 26 Nov 1987
Black, D PhD Health At the Crossroads Tapestry 1988.
Crossen, C Tainted Truth: The Manipulation of Fact in America 1996.
Robbins, J Reclaiming Our Health Kramer 1996
Oggi le ditte farmaceutiche osservano le statistiche, che in una azienda fiorente devono essere in salita, sono tenacemente impegnate ad espandere il mercato esistente, cercano nuovi mercati. Hanno una merce (droghe sintetiche) e devono venderla con il massimo profitto al pari di chi vende banane, pasta, latte e ...soia.

Ritorniamo di nuovo all'articolo:

La prossima volta che sentite una storia stupida sulla soia, che la accusa di creare problemi alla salute umana o all'ambiente, chiedete dove sono le prove.

La storia stupida. La dottoressa ha stabilito a priori che deve essere stupida se non è a favore della soia. Ogni commento sarebbe superfluo.
Le prove sul fatto che crea problemi alla salute umana e all'ambiente ci sono e sono molte, fin dagli anni 80. Certo, non sono sostenute con fervore dalla FDA o dalla OMS e altre simili organizzazioni, e non interessano i ministri della salute, ma se ti aspetti da loro una spontanea entusiastica validazione di ricerche non supportate dalle multinazionali probabilmente ancora non ti sei reso conto di che cosa davvero sono quelle organizzazioni e di quanto (non) hanno a cuore la salute degli esseri umani.

Pubblicherò in seguito un articolo completo di riferimenti.

Per ultimo ci si potrebbe chiedere come mai nell'articolo della dottoressa Justine Butler non viene menzionata nemmeno di sfuggita la soia OGM.

Eppure i sostituiti del latte materno, sono per la quasi totalità a base di soia geneticamente modificata. Perché non dare alle mamme un normale, tranquillo avvertimento, di assicurarsi che i preparati non siano a base di soia gm? Forse perché così, dopo aver letto l'articolo, si recheranno in negozio a comprarli ad occhi chiusi?

Salterà fuori, un giorno o l'altro un'altra dottoressa, o dottore, con in mano le prove dei più di 650 studi che confermano che la soia gm fa bene e scriverà un articolo lanciando anatemi contro gli "anti-soya scaremongers" sbraitando che chi non vuole accettare gli OGM vuole far morire di fame i popoli del terzo mondo?

Per decenni hanno circolato ricerche-slogan che dicevano che il fumo non è dannoso, anzi in alcuni casi che fa addirittura bene, fumare qualche sigaretta rilassa... Hanno fatto fumare pacchetti di sigarette a migliaia di conigli per dimostrarlo.

C'erano allora dei medici che, con la sigaretta accesa in mano, dicevano: “Ma va'! Non ti preoccupare, non dar retta a quegli svitati che dicono che fumare fa venire il cancro ai polmoni!”

Diffidate da coloro che diffondono la bufala pro-soia e che, ritenendosi molto scientifici (scienza del mainstream) e unici detentori della verità, esprimono da un piedistallo indebiti giudizi di incompetenza nei confronti di siti che, secondo loro, si occupano genericamente di "salute" senza in realtà saperne molto, sia di siti o associazioni vegetariane!

da medicinenon.it :
http://www.medicinenon.it/modules.php?name=News&file=article&sid=146&mode=&order=0&thold=0
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Re: La soia
« Reply #4 on: August 04, 2010, 11:53:08 am »
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[mod]
Ho eliminato il mega-quote al messaggio di Trepicchi, tendo solo il link alla discussione, invito a fare un uso parsimonioso e mirato della citazione
[/mod]

In risposta al post:
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3888.msg88490#msg88490



Scusa ma io conosco personalmente il medico a capo dell'associazione, Luciana Baroni, è una professionista estremamente competente, ha scritto un libro con Veronesi ed è davvero una persona straordinaria. Per quanto riguarda gli altri membri, sappi che sono tutti medici, che esercitano la professione regolarmente in Italia. Se vai sul sito dell'associazione (www.scienzavegetariana.it) vedrai che ogni affermazione è supportata da articoli scientifici et similia. Direi che la fonte dell'articolo da me postato dunque più che attendibile.
« Last Edit: August 06, 2010, 17:58:38 pm by giorgia (Zia Illusa) »
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Re: La soia
« Reply #5 on: August 04, 2010, 11:54:44 am »
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In Cina si mangia tantissima soja.....never heard of Tofu? In Giappone idem...
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Re: La soia
« Reply #6 on: August 04, 2010, 11:56:14 am »
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In Cina si mangia tantissima soja.....never heard of Tofu? In Giappone idem...

no, ma la cosa che a me lascia più allibita è questa....che molti di quelli che supportano l'abolizione della soja mangiano carne e latte vaccino!  :D E vengono a me a parlare di salute?  :D
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Re: La soia
« Reply #7 on: August 04, 2010, 13:15:55 pm »
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Leggendo i tuoi accorati interventi, mi sorge spontaneo un quesito:

....Sei sicura d'aver letto per intero e con calma (e d'averne capito il senso) l'articolo di Luciano Gianazza, postato per intero da Trepicchi come post d'apertura?

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L0tvs Eff3ct

Re: La soia
« Reply #8 on: August 04, 2010, 13:54:47 pm »
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Mi sorge, un pò offtopicosamente, una domanda: posso mangiare cetrioli in tranquillità o, poi, salta fuori che devo sottopormi a psicoterapia perchè il loro consumo presuppone io abbia uno status di omosessualità latente con cui mi rapporto in forma distonica e repressiva?

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Re: La soia
« Reply #9 on: August 04, 2010, 14:31:15 pm »
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Mi sorge, un pò offtopicosamente, una domanda: posso mangiare cetrioli in tranquillità o, poi, salta fuori che devo sottopormi a psicoterapia perchè il loro consumo presuppone io abbia uno status di omosessualità latente con cui mi rapporto in forma distonica e repressiva?

Assolutamente.
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Re: La soia
« Reply #10 on: August 04, 2010, 14:32:54 pm »
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Leggendo i tuoi accorati interventi, mi sorge spontaneo un quesito:

....Sei sicura d'aver letto per intero e con calma (e d'averne capito il senso) l'articolo di Luciano Gianazza, postato per intero da Trepicchi come post d'apertura?

Quell'articolo l'ho letto anni e anni fa, io sono vegan e la cosa mi tocca nel vivo...le paranoie sulla soja me le sono tirate già ai tempi, poi con un po' di informazione mi sono resa conto che sono infondate.
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Re: La soia
« Reply #11 on: August 04, 2010, 14:34:32 pm »
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Leggendo i tuoi accorati interventi, mi sorge spontaneo un quesito:

....Sei sicura d'aver letto per intero e con calma (e d'averne capito il senso) l'articolo di Luciano Gianazza, postato per intero da Trepicchi come post d'apertura?

Tra le altre cose questo Luciano partecipava a una mailing list vegana a cui ero iscritta se non sbaglio...ci siamo pure scritti.
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Offline Ale-Bajiquan

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Re: La soia
« Reply #12 on: August 04, 2010, 15:07:54 pm »
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Leggendo i tuoi accorati interventi, mi sorge spontaneo un quesito:

....Sei sicura d'aver letto per intero e con calma (e d'averne capito il senso) l'articolo di Luciano Gianazza, postato per intero da Trepicchi come post d'apertura?

Quell'articolo l'ho letto anni e anni fa, io sono vegan e la cosa mi tocca nel vivo...le paranoie sulla soja me le sono tirate già ai tempi, poi con un po' di informazione mi sono resa conto che sono infondate.


La richiesta di precisazione è dovuta per evitare l'ennesimo ripetersi di inutili prese di posizione che han sapore di fondamentalismo (per l'accezione comune in uso a questo termine negli ultimi tempi)!

...L'informazione è più importante di un'opinione personale formatasi (seppur in buona fede) per partito preso.
« Last Edit: August 04, 2010, 15:11:25 pm by Ale-Bajiquan »

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Offline Ale-Bajiquan

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Re: La soia
« Reply #13 on: August 04, 2010, 15:21:20 pm »
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Mi sorge, un pò offtopicosamente, una domanda: posso mangiare cetrioli in tranquillità o, poi, salta fuori che devo sottopormi a psicoterapia perchè il loro consumo presuppone io abbia uno status di omosessualità latente con cui mi rapporto in forma distonica e repressiva?

Molto può dipendere dalla modalità nel consumo di questa cucurbitacea:

Prevalenza di masticazione o suzione?

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Re: La soia
« Reply #14 on: August 04, 2010, 16:39:12 pm »
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Leggendo i tuoi accorati interventi, mi sorge spontaneo un quesito:

....Sei sicura d'aver letto per intero e con calma (e d'averne capito il senso) l'articolo di Luciano Gianazza, postato per intero da Trepicchi come post d'apertura?

Quell'articolo l'ho letto anni e anni fa, io sono vegan e la cosa mi tocca nel vivo...le paranoie sulla soja me le sono tirate già ai tempi, poi con un po' di informazione mi sono resa conto che sono infondate.


La richiesta di precisazione è dovuta per evitare l'ennesimo ripetersi di inutili prese di posizione che han sapore di fondamentalismo (per l'accezione comune in uso a questo termine negli ultimi tempi)!

...L'informazione è più importante di un'opinione personale formatasi (seppur in buona fede) per partito preso.

Scusa, ma cosa c'entra il "quando" della mia lettura con il partito preso? A me pare di aver portato motivazioni concrete delle mie posizioni.
« Last Edit: August 06, 2010, 17:39:51 pm by giorgia (Zia Illusa) »
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