Nicola, mi pare che tu sia quello un po' ingenuo.
Non ti penare per me, le apparenze ingannano
.
Il problema di "discutere" con te è che prima delle opinioni, c'è da sciogliere il nodo legato alla comprensione del testo. Perché sembra che o tu non legga quello che ti viene scritto, o non lo comprenda. Optando per la seconda ipotesi, ti ripeto quel che ho scritto sopra, vediamo se questa volta hai una impressione diversa.
Hai scritto:
[...] Ingenuo a credere che gli allevamenti bio siano effettivamente tanto diversi da quelli intensivi.
Io avevo scritto questo:
[...] purtroppo il fatto che su una confezione ci sia scritto BIO OGM non ti mette tranquillamente al riparo dalla possibilità che quel che mangi si realmente non ogm. [...]
Trovi antitesi tra le due affermazioni? Direi di no, anche se i piani sono leggermente differenti. Hai obiettato a una mia affermazione affermando più o meno lo stesso concetto. Ergo, siccome la mia opinione è ben chiara (e ora spero anche a te), a questo punto non si capisce più la tua, o comunque il senso del tuo opporti.
Inoltre continui a contraddirti senza accorgertene. Vediamo se così lo vedi meglio:
qualche post fa hai scritto:
[...] se su una confezione c'è scritto BIO OGM e quant'altro, visto che per legge non si può scrivere il falso sugli alimenti, è molto probabile che sia così. [...]
poco fa hai scritto:
[...] Ingenuo a credere che gli allevamenti bio siano effettivamente tanto diversi da quelli intensivi.
Fammi capire: quando tu leggi BIO OGM sulla tua confezione di soia preferita, siccome c'è scritto sulla scatola, dev'essere vero e non ti poni altre domande; se invece c'è scritto BIO OGM sulla confezione di carne non bisogna fidarsi? E quindi spiegaci questo straordinario criterio di scelta dei prodotti da parte tua, perché mi risulta ancora più fumoso.
Vedì, per far fronte alla domanda immensa di carne è impensabile non utilizzare mezzi intensivi.
Stai dicendo una mezza ovvietà. E ho detto "mezza" non a caso, visto che ci sono diverse realtà, e Machine te ne ha appena dato un esempio, che dimostrano che le cose si possono anche non fare necessariamente come dici tu in modo categorico (quasi come se li avessi visitati tutti di persona questi allevamenti finto-bio).
Anche la carne certificata bio è in realtà intensiva, perché sui numeri alti non si può fare altrimenti. Uno può andare dal contadino, ma non è una soluzione per tutto il problema
perché per produrre carne a suff per tutti è necessario l'allevamento intensivo.
L'economia solidale e lo sviluppo dei GAS radicati su tutto il territorio europeo ti danno pienamente torto.
Un esempio, come Machine, te lo voglio dare anch'io: il GAS di cui faccio parte la carne la prende a S.Pietro Vara, zona "valle del biologico":
http://www.cm-valdivara.it/index.php?pagina=pagine&id=70Se spulci un attimo ti accorgerai che sono tutto tranne che microproduttori. E se fai un salto a San Pietro Vara (ti invito ad andarci, è un bel posto) puoi vedere dove pascolano gli animali e cosa mangiano.
E gli animali inintensivo si ammalano di brutto.
Altra affermazione buttata lì, che non ha alcun riscontro reale, ma vabeh, stavolta passiamo oltre.
La soja è un alimento sano e sicuro, su questo siamo d'accordo.
Mah...mica tanto d'accordo. Dipende da tante cose, come ho già detto.
Il sito di scienzavegetariana non ha interessi di nessun tipo. E' gestito da medici che esercitano regolarmente la professione come chirurghi, medici di base, pediatri ecc...se guardi il sito ci trovi articoli con citazioni da associazioni alimentari tra le più importanti del pianeta. Dacci un'occhio, non partire prevenuto.
Il sito lo guardai quanto lo postasti la prima volta, quindi, almeno io, gli interventi li leggo con attenzione, e vado anche a guardarmi i link se li ritengo interessanti. Che scienzavegetariana non abbia interessi di alcun tipo non lo voglio mettere in dubbio, ci mancherebbe, ma il mio giudizio sul sito non cambia. Inoltre anch'io ho in famiglia medici (oltre che tra amici e conoscenti, e oltre al fatto che ci ho anche lavorato a contatto per diversi anni) per cui il fatto che il sito sia curato da medici di base, pediatri e chirurghi non depone né contro, né a favore.