Io tuoi interventi sono veri... a metà!
Per esempio, posso essere d'accordo quando dici:
L'uomo occidentale contrasta, lotta contro l'esterno e lo piega, l'uomo orientale tende a ricercare la sintesi e la simbiosi tra le istanze interiori e l'esterno, tanto è vero che, per esempio, la civiltà della colpa e del peccato(e di conseguenza la mortificazione della carne non come percorso di ascesi ma di autoassoluzione) sono concetti tutti occidentali.
Quantomeno ritengo che una simile prospettiva possa essere usata come "principio euristico", per scoprire differenze tra il pensiero orientale e quello occidentale.
Quando però andiamo a vedere in cosa consisterebbero concretamente queste differenze, tu scrivi:
lottare contro la gravità assumendo posture scorrette e sviluppando la massa muscolare invece che la flessibilità, respirare solo col petto o sollevare un enorme spada con la forza delle braccia invece che delle gambe
E qui, mi dispiace, ma non ci siamo proprio!
Quali sarebbero queste posture "scorrette"? E "scorrette" rispetto a cosa?
Ma soprattutto: come si fa a non lottare contro la gravità, visto che è necessario che i muscoli impieghino energia (= dunque "lottino") per tenerti in piedi?
E chi avrebbe privilegiato lo sviluppo di una massa muscolare a discapito di allenamenti funzionali e della flessibilità?
Sono migliaia gli atleti che dimostrano il contrario!
Finchè dici che, e.g., il bodybuilding è frutto di una certa mentalità, tipicamente occidentale, di intendere il corpo, questo può essere inteso per vero.
Non appena però dici che "il pensiero occidentale" ha sviluppato la massa invece che la flessibilità, dici una cosa lapalissianamente controfattuale ("lapalissianamente controfattuale" = "castroneria", detto senza intenti denigratori).
Che poi si sollevassero degli spadoni a due mani senza far uso delle gambe.. beh, questo non lo ritengo possibile! Non è che nel medioevo fossero cretini o degli imbecilli motori!
sono tutti riflessi di un modo di affrontare la vita stessa di origine culturale, religiosa, psicologica, se vogliamo mnestica
Che ogni nostra attività sia anche il prodotto del nostro background culturale e filosofico non è certo una cosa che nego. Ed è altrettanto vero che lo sport sia un' "invenzione" occidentale o, almeno, che la "visione del mondo" che sta dietro allo sport non è la visione del mondo che avevano gli orientali - e qui devo parlare al passato.
Non appena però cerchi di calare questi principi interpretativi nella pratica, io ho l'impressione che non ne azzecchi una: hai scelto solo esempi che, alla prova dei FATTI, sono risultati inconsistenti.
Io ho l'impressione che tu "approfitti" di ogni minima differenza nella prassi (marziale e non) per ricondurla immediatamente, senza alcun passaggio intermedio, a delle enormi differenze concettuali tra visioni del mondo e mentalità che per te sono addirittura antitetiche.