Dizionario minimo del fronte marziale agnostico

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rockyjoe

Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #15 on: August 08, 2010, 21:41:35 pm »
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se per te la discussione non é seria o non sono seri gli interlocutori,o solo io,non é che sei costretto a rispondermi.

si dice sempre che ognuno é chiuso nel suo.io invece cerco di interagire.

se i risultati son questi,in termini di reciprocitá e di reciproco rispetto,tanto vale che lascio e lasciamo perdere..

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Offline xjej

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #16 on: August 08, 2010, 22:52:26 pm »
0
Prima di fare l' offeso sarebeb il caso che la piantassi di offendere l' intelligenza altrui con certi post quando le cose ti sono state spiegate cinquecentocinquanta volte.
40 post a sparlare di questo o quell'altro perchè nel tuo pozzo di ignoranza pitturato di presunta tuttologia non esistono gli strumenti per le misure.
Eh no ma guarda che esistono e si misura tutto. Ovvio, si misurano le cose che hanno un senso. Attendo di sentir parlare un ingegnere di parametro di radicazione.
Eh già, perchè che ti piaccia o no, qualunque tuo gesto motorio rientra nel mondo fisico ed è quindi soggetto alla fisica.
Ed è misurabile in tutto e per tutto. E come si chiamerà questa scienza che studia la meccanica del movimento ? Biomeccanica !
Affascinante eh ?
Il nostro tuttologo del forum avrà postato un "ops scusate ho strarotto i coglioni per quaranta post inutilmente " ?
Ovvio che no, perchè Lui conosce il judo meglio dei judoka, l'aikido meglio degli aikidoka, la thai meglio dei thaiboxer e chissà quan'altro.
Il re della contraddizione, del pesto_i_piedi_in_terra perchè devo aver ragione e assolutamente avere l' ultima parola.
L'ayatollah del negare la posizione presa  tre post prima giusto per essere dalla parte della ragione.
Mancanza di rispetto ?
Il mio post aveva esattamente la stessa valenza tecnica del tuo e lo stesso livello di credibilità.
Se vuoi per esser proprio allo stesso livello cercherò di sforzarmi nell' essere un po' più ottuso.

Quote
se per te la discussione non é seria o non sono seri gli interlocutori,o solo io,non é che sei costretto a rispondermi.
Bhè, persino quello che posta sulle teorie cospiratorie delle scie chimiche pensa di essere credibile. Per me siete sullo stesso piano, fai tu.

Quote
si dice sempre che ognuno é chiuso nel suo.io invece cerco di interagire.
Nono, tu non interagisci. Tu cerchi, sempre, di aver ragione. Anche se la cosa implica il contraddir te stesso a giro pagina.

Quote
se i risultati son questi,in termini di reciprocitá e di reciproco rispetto,tanto vale che lascio e lasciamo perdere..
Vedi, ci sono persone in questo forum che sostengono posizioni concettualmente prossime alle tue senza pestar i piedi in terra tanto per.
Magari quelli il rispetto se lo guadagnano.
« Last Edit: August 08, 2010, 22:55:25 pm by xjej »
www.isao-okano.com - Gracie Bergamo

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #17 on: August 09, 2010, 01:11:34 am »
0
Mi piace il fronte marziale agnostico.

Se il Baranao mi permetterà di partecipare, previo bonifico, sarò orgoglione di farne parte.

Se mi sentisse W. Reich sarebbe triste del mio accostamento fra orgone e coglione.

Però è morto.

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L0tvs Eff3ct

Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #18 on: August 09, 2010, 01:18:21 am »
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SI vede che era un orgoglione pure lui.

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Offline steno

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #19 on: August 09, 2010, 13:10:29 pm »
0
Quando sento parlare di biomeccanica nell'agonismo, mi srago dal ridere.
Perchè "la scienza ha detto" ma bastaaaaa :D

Il pifferaio magico del karate ha detto che se fai agonismo o fai kata o fai kumite, perchè le capacità ed i prerequisiti sono in antitesi.

Eppure "uno" ha vinto più di una volta gli Italiani di karate in entrambe le discipline... quindi il pifferaio ha torto...

Ancora più chiaramente, secondo la scienza, il calabrone, in base al peso, al volume, all'area delle ali, loro forma e velocità "di sbattimento" delle stesse, non può assolutamente volare.
Eppure alla faccia degli scienziati, il calabrone vola... però.... complimenti... :dis:
la fijlkam è alla frutta


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Raven81

Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #20 on: August 09, 2010, 13:19:52 pm »
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Chi sarebbe il "pifferaio"?

Chi è il pluri-campione di kate & kumite?

:)

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Offline Darth Dorgius

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #21 on: August 09, 2010, 13:30:05 pm »
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Ancora più chiaramente, secondo la scienza, il calabrone, in base al peso, al volume, all'area delle ali, loro forma e velocità "di sbattimento" delle stesse, non può assolutamente volare.
Eppure alla faccia degli scienziati, il calabrone vola... però.... complimenti... :dis:

Ovviamente tu sai che questa del calabrone è una leggenda metropolitana... Vero? ???
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline nicola

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #22 on: August 09, 2010, 13:32:50 pm »
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La prendo da un altro punto di vista, e provo a rispondere a qualcuno.

In tutti (TUTTI) gli sport di competizione, per arrivare ai vertici mondiali, si deve necessariamente (o da atleta, o da preparatore) andare in una certa direzione.

Questa direzione, seppur avente diversi gradi di libertà, non può prescindere dalla conoscenza approfondita e metodica applicazione di una serie di principi (biomeccanici, fisiologici, fisici, etc.).
Quindi, senza entrare nel merito di questi principi, queste nozioni e queste metodologie, mi pare sia poco discutibile che se si vuole arrivare o sperare di arrivare ai vertici di una specialità si debba conoscerli e applicarli al meglio.
Se vogliamo, il riscontro pratico riguardante le teorie si ha eccome.
Se poi fa comodo non volerlo vedere perché (e posso comprenderlo) è faticoso studiare tutte queste cose, bisogna anche accettare ogni tanto di prendersi sonori pernacchioni.
 ;)
"Dalla morte in pianura, proteggici, o Signore" (J. Kukuczka, alpinista)

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Offline Raptox

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #23 on: August 09, 2010, 13:51:36 pm »
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Ancora più chiaramente, secondo la scienza, il calabrone, in base al peso, al volume, all'area delle ali, loro forma e velocità "di sbattimento" delle stesse, non può assolutamente volare.
Eppure alla faccia degli scienziati, il calabrone vola... però.... complimenti... :dis:

 :=) :=) :=) :=)
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

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Offline Darth Dorgius

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #24 on: August 09, 2010, 13:53:15 pm »
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Raptox... Non dirmi che non sai che si tratta di una leggenda metropolitana? ???
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Offline Raptox

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #25 on: August 09, 2010, 13:56:26 pm »
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Raptox... Non dirmi che non sai che si tratta di una leggenda metropolitana? ???

era per sottolineare che l'avevo sentita già 20 anni fa...addirittura raccontata da un'amico che studiva per conseguire un brevetto di volo XD XD
ovvio che non ci credo
 ;) ;)
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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #26 on: August 09, 2010, 14:01:30 pm »
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Doveva, probabilmente, essere benestante il tuo amico.



Comunque, un altro mio amico scrisse tale aforisma (firmato Sikorsky?) sul portarotolo di carta igienica del cesso.
Forse, lo aiutava a sciogliere il mingmen in caso di stitichezza, bò...

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Offline Raptox

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #27 on: August 09, 2010, 14:04:37 pm »
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La prendo da un altro punto di vista, e provo a rispondere a qualcuno.

In tutti (TUTTI) gli sport di competizione, per arrivare ai vertici mondiali, si deve necessariamente (o da atleta, o da preparatore) andare in una certa direzione.

Questa direzione, seppur avente diversi gradi di libertà, non può prescindere dalla conoscenza approfondita e metodica applicazione di una serie di principi (biomeccanici, fisiologici, fisici, etc.).
Quindi, senza entrare nel merito di questi principi, queste nozioni e queste metodologie, mi pare sia poco discutibile che se si vuole arrivare o sperare di arrivare ai vertici di una specialità si debba conoscerli e applicarli al meglio.
Se vogliamo, il riscontro pratico riguardante le teorie si ha eccome.
Se poi fa comodo non volerlo vedere perché (e posso comprenderlo) è faticoso studiare tutte queste cose, bisogna anche accettare ogni tanto di prendersi sonori pernacchioni.
 ;)

Nicola è tutto vero, quello che in generale ho notato però è che in tutte le discipline dove si punta a conseguire un'obbiettivo si concentrano tutti gli sforzi solo in funzione del risultato
nelle gare di judo pur di vincere si fa ostruzionismo, si assumono posizioni che marzialmente parlando sono un suicidio, ci si spreme fino ai 30 anni massacrandosi il fisico....però..eh cavolo...si vince la coppa!!
ed evito di esprimermi sul Fithing Sytem del ju-jitsu...una boiata peggiore non potevano inventarla per mandare a putt...un'arte marziale così bella
Per non parlare poi dei "condizionamenti" mentali derivati da tutto ciò, solo pochi riescono effettivamente a capire che l'efficacia sul ring non è sinonimo di efficacia in generale, perchè sul ring ci sono delle regole che  bene o male tutti rispettano (è uno sport...ci mancherebbe altro!!)
ma "fuori" non è così...
 :) :)
« Last Edit: August 09, 2010, 14:16:08 pm by Raptox »
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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #28 on: August 09, 2010, 14:06:47 pm »
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Doveva, probabilmente, essere benestante il tuo amico.



Comunque, un altro mio amico scrisse tale aforisma (firmato Sikorsky?) sul portarotolo di carta igienica del cesso.
Forse, lo aiutava a sciogliere il mingmen in caso di stitichezza, bò...

si..era alquanto stracarico di soldi...ma sinceramente non l'ho mai visto più felice di me...
ma questo è un'altro paio di maniche


beh se aiutava ad evacuare...perchè no??? XD XD
uno degli effetti collaterali della pratica di un'arte marziale dovrebbe essere il benessere fisico...o no??? :whistle: :whistle:
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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #29 on: August 09, 2010, 16:05:22 pm »
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La prendo da un altro punto di vista, e provo a rispondere a qualcuno.

In tutti (TUTTI) gli sport di competizione, per arrivare ai vertici mondiali, si deve necessariamente (o da atleta, o da preparatore) andare in una certa direzione.

Questa direzione, seppur avente diversi gradi di libertà, non può prescindere dalla conoscenza approfondita e metodica applicazione di una serie di principi (biomeccanici, fisiologici, fisici, etc.).
Quindi, senza entrare nel merito di questi principi, queste nozioni e queste metodologie, mi pare sia poco discutibile che se si vuole arrivare o sperare di arrivare ai vertici di una specialità si debba conoscerli e applicarli al meglio.
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Nicola è tutto vero, quello che in generale ho notato però è che in tutte le discipline dove si punta a conseguire un'obbiettivo si concentrano tutti gli sforzi solo in funzione del risultato
E dove dovrebbero concentrarsi se non in quello? Il problema è che tu pensi che il risultato stia dalla parte opposta di dove sta il gesto tecnico perfetto e/o l'efficacia "reale". E invece non è così.
In una gara di 110 metri ostacoli l'obiettivo dell'atleta è correrli nel minor tempo possibile all'interno delle regole, ovviamente (non posso cioè esimermi dal saltare l'ostacolo, dal non invadere la corsia avversaria, dal non partire prima dello sparo, etc.). Le regole non limitano la possibilità di passare sotto l'ostacolo, saltarlo a cagnolino, tirare una puzzetta mentre si salta. Semplicemente per primeggiare in quella specialità nel corso dei decenni si è sviluppata e affinata una tecnica e una metodologia.
Se un giorno questo ostacolista dovesse in mezzo al traffico cittadino inseguire un ladro che gli ha rubato il portafoglio, io ladro avrei una certa apprensione nel sapere che ho il campione mondiale dei 110 Hs alle calcanga, invece di pensare "tanto questo per strada non c'è abituato a correre, mentre io rapino vecchiette da anni...
Convengo che ad oggi ci siano alcuni (ma solo alcuni) sport e discipline nelle quali il regolamento ha subìto modificazioni che hanno sradicato sempre più tale sport da un contesto più realistico (basta confrontare una competizione di TKD di 20 anni fa da una odierna), ma questo non significa che 20 anni fa il TKDoka era una macchina da guerra e adesso è al pari di un apprendista al corso di pastafrolla di Suor Germana.

Quote
nelle gare di judo pur di vincere si fa ostruzionismo, si assumono posizioni che marzialmente parlando sono un suicidio,
Invece, per strada, se per sopravvivere funziona l'ostruzionismo e le posizioni da suicidio marziale, tu non le applichi? Anzi se vogliamo è più facile per strada che non su un tatami o dentro un ring.

Quote
ci si spreme fino ai 30 anni massacrandosi il fisico...
E per strada, a maggior ragione, se sei aggredito ed è in gioco la tua vita, non ti spremi massacrandoti il fisico per uscirne fuori?

Quote
Per non parlare poi dei "condizionamenti" mentali derivati da tutto ciò, solo pochi riescono effettivamente a capire che l'efficacia sul ring non è sinonimo di efficacia in generale,

Diciamo che non è identico, ma è sinonimo. Inoltre, pensa un po', proprio gli atleti al top mondiale hanno spesso un preparatore atletico che lavora molto sull'aspetto mentale; anzi, negli ultimi anni ha preso sempre più campo lo studio delle emozioni e il livello di attivazione nella pratica di alto livello (ci sono addirittura applicazioni di PNL per migliorare le capacità di alcuni atleti che, potenzialmente hanno nel fisico la prestazione, ma poi non la realizzano).

Infine, e concludo, se torniamo alla pratica nuda e cruda, un pugno è sempre un pugno, e il gesto, reso perfetto nella sua biomeccanica, ha lo scopo di generare la massima efficacia possibile, che lo si tiri contro un sacco, su una pera, su un colpitore, sulla faccia di un avversario o sulla faccia di un aggressore.
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