Dizionario minimo del fronte marziale agnostico

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rockyjoe

Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #45 on: August 09, 2010, 21:07:16 pm »
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si,ma solo per chi,come hai detto tu,comprende quelle equazioni.ammesso che parliamo di equazioni.e di solito chi fa le equazioni non é il praticante,ma il topo di laboratorio...che non fa arti marziali...

in questo caso sarebbe opportuno che lo studioso coincidesse con la figura del maestro.naturalmente,secondo me.e non far impostare il lavoro a chi non deve poi applicarlo.

per quanto poi si elevi la comprensione generale,la massa dei praticanti lavorerá sempre a sensazione.e rimarrá a digiuno della teoria biomeccanica che anima i loro movimenti,per quanto sia corretta la teoria.

secondo me negare questo,significa negare l evidenza

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rockyjoe

Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #46 on: August 09, 2010, 21:12:23 pm »
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dimenticavo.

ho fatto l invito alla descrizione biomeccanica di un pugno,pensando sinceramente che sarebbe stata piu semplice.e cmq la cosa interessa anche me,in quanto praticante.

mi domando se saltando parti complesse dandole per scontate alla luce del livello normale di conoscenza,é possibile fare questa descrizione.

é possibile anche postare dei disegni,o mettere dei filmati mettendo in risalto determinati aspetti del movimento.di piu non si puo effettivamente chiedere.e avremmo qualcosa di concreto cui riferirsi

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rockyjoe

Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #47 on: August 09, 2010, 21:33:55 pm »
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ultima questione.
coime ho detto prima,i thailandesi non credo sappiano molto di biomeccanica,eppure calciano in un modo veramente incredibile.ad oggi nessun occidentale l ho visto calciare come loro,nonostante la nostra scienza.

se ne avessi i mezzi,studierei biomeccanicamente il loro modo di calciare,e non so se é stato fatto.
ma se é stato fatto,risultati uguali ai loro non so se se ne vedono dalle nostre parti.é anche vero che loro iniziano giovanissimi,per dire il vero.

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #48 on: August 09, 2010, 21:37:45 pm »
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si,ma solo per chi,come hai detto tu,comprende quelle equazioni.ammesso che parliamo di equazioni.e di solito chi fa le equazioni non é il praticante,ma il topo di laboratorio...che non fa arti marziali...

in questo caso sarebbe opportuno che lo studioso coincidesse con la figura del maestro.naturalmente,secondo me.e non far impostare il lavoro a chi non deve poi applicarlo.

per quanto poi si elevi la comprensione generale,la massa dei praticanti lavorerá sempre a sensazione.e rimarrá a digiuno della teoria biomeccanica che anima i loro movimenti,per quanto sia corretta la teoria.

secondo me negare questo,significa negare l evidenza

dimenticavo.

ho fatto l invito alla descrizione biomeccanica di un pugno,pensando sinceramente che sarebbe stata piu semplice.e cmq la cosa interessa anche me,in quanto praticante.

mi domando se saltando parti complesse dandole per scontate alla luce del livello normale di conoscenza,é possibile fare questa descrizione.

é possibile anche postare dei disegni,o mettere dei filmati mettendo in risalto determinati aspetti del movimento.di piu non si puo effettivamente chiedere.e avremmo qualcosa di concreto cui riferirsi




Ti basta?
Preciso inoltre che Kadochnikov è anche credente. E che non si pone per niente i problemi che vi ponete voi, ragà. La differenza fra un pugno a martello e un martello risiede nel fatto che i due martelli non sono fatti nello stesso modo, e uno dei due non sente dolore nell'impatto. E' possibile quantificare spinta, forzam velocità, dinamiche vettoriali e meccaniche, ma a un certo punto entra in gioco la soggettività del praticante, sempre unica e non misurabile per nulla.  

In più, quello che l'ingegner Kadochnikov è in grado di spiegare in maniera accademica servendosi anche di discipline che hanno strettamente a che fare con la vita umana (fisiologia, biochimica, patologia, psicologia, scienze motorie..), viene accettato esperenzialmente dal Systema Rjabko senza starne ad analizzarne troppo in fondo i risvolti scientifici. Vasiliev usa dire "Non provare ad analizzarlo, ma avvertilo e basta".

Io credo che siano due aspetti correlati. La differenza consiste solo nell'applicazione. In alcuni casi bisogna essere dapprima più "scientifici" o più "pragmatici", poi si potrà anche usarne la controparte didattica.
Come scienza e fede, fra l'altro.
Prima che capissimo che il fuoco è una trasformazione energetica, lo veneravamo come un dio. Ma cucinavamo lo stesso sia allora che adesso.

Altri miei due centesimi.


« Last Edit: August 09, 2010, 21:41:41 pm by Wolvie Killmister »
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https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3886.0

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Offline Darth Dorgius

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #49 on: August 09, 2010, 21:41:01 pm »
0
ultima questione.
coime ho detto prima,i thailandesi non credo sappiano molto di biomeccanica,eppure calciano in un modo veramente incredibile.ad oggi nessun occidentale l ho visto calciare come loro,nonostante la nostra scienza.

Per smentirti, posso dirti che il defunto maestro Thonglor Trairat (che, oltre a essere stato maestro, era anche ingegnere), ha studiato le posizioni e le tecniche tradizionali con pacchi di equazioni (soprattutto il footwork). ;)
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.


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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #50 on: August 09, 2010, 21:43:36 pm »
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ultima questione.
coime ho detto prima,i thailandesi non credo sappiano molto di biomeccanica,eppure calciano in un modo veramente incredibile.ad oggi nessun occidentale l ho visto calciare come loro,nonostante la nostra scienza.

Per smentirti, posso dirti che il defunto maestro Thonglor Trairat (che, oltre a essere stato maestro, era anche ingegnere), ha studiato le posizioni e le tecniche tradizionali con pacchi di equazioni (soprattutto il footwork). ;)

Grande.
Io di tipi così scientifici mi fido  ;)
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rockyjoe

Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #51 on: August 09, 2010, 21:46:29 pm »
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ultima questione.
coime ho detto prima,i thailandesi non credo sappiano molto di biomeccanica,eppure calciano in un modo veramente incredibile.ad oggi nessun occidentale l ho visto calciare come loro,nonostante la nostra scienza.

Per smentirti, posso dirti che il defunto maestro Thonglor Trairat (che, oltre a essere stato maestro, era anche ingegnere), ha studiato le posizioni e le tecniche tradizionali con pacchi di equazioni (soprattutto il footwork). ;)
ottimo,e cosa ne ha dedotto?

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Offline Darth Dorgius

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #52 on: August 09, 2010, 22:44:52 pm »
0
ottimo,e cosa ne ha dedotto?

Bé, che funziona! :)

Se poi questo lo abbia portato ad apportare delle migliorie lo ignoro, ma suppongo di si. :)
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Offline cooks71

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #53 on: August 09, 2010, 23:15:37 pm »
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Da qualche parte ho un libro di Judo dove un fisico ha dimostrato che le tecniche di caduta di questa disciplina sono le migliori in assoluto per la velocità con cui dissipano l'energia cinetica sul terreno ed il rallentamento degli organi interni durante l'impatto.

Victor De Touars, discusso e discutibilissimo Pendekar di Serak (uno stile di Silat), in un suo libro ha dimostrato, attraverso le analisi della funzione di trasferimento su un modlelo matematico adattato a degli arti umani (un pacco di intergrali), che le tecniche percuotenti del Serak sono le più devastanti contro un sistema eterogenero di tessuti come il corpo umano.

Ovviamente, i secondi studi, sono minchiate perchè De Thouars proponeva costossimi seminari online via webcam (avete letto bene).
Però di gente che ha perso un po' di tempo con la fisica e gli strumenti del calcolo differenziale, per capire l'efficacia di alcune Arti MArziali, c'è stata, eccome.

ma alla fine la conclusioni sono molto simili al buon senso...
Serve forza e colpire nel punto giusto tessuti molli rilassati...
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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #54 on: August 10, 2010, 11:38:59 am »
0
http://www.my-personaltrainer.it/arti-marziali/pugno-diretto.html

Rocky tu chiedevi una cosa del genere?

(non l'ho letto tutto,perdonatemi ma sono un po' di corsa,non sono a casa mia)
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti


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rockyjoe

Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #55 on: August 10, 2010, 23:44:05 pm »
0
esattamente ciò che chiedevo.

e la cosa buffa è che pur essendo d accordo con quasi tutto,arrivo a una conclusione diversa.

ad esempio,il discorso della divaricata di gambe è vero,ma vale se dai forza al pugno spingendo con la gamba,infatti.per darti una idea Nakayama nel suo libro sul Karate faceva la stessa cosa di questo tizio,mostrando un disegno praticamente identico.anche in relazione alle linee di forza.questo per dire che nella tradizione si fa la stessa cosa.unica differenza che non si alzano le spalle.ma questo lo vediamo in un secondo momento.per ora mi limito a dre che questo modello non mi piace e non faccio questo genere di karate(anche nel senso lato di arte di combattimento)

ma mi viene in mente ad esempio che non solo nella thai,vista la presenza dei calci alle gambe,una postura del genere non ha senso,ma anche che i pugni dei thai,pur nella loro posizione alta,fanno cmq abbastanza male.per di piu la posizione corta li fa esplodere meglio proprio quando calciano,oltre che quando tirano pugni,perchè con una postura alta,hai cmq una maggiore mobilità,non solo del corpo ma anche delle anche,rispetto ad un estremo in cui i fianchi e le anche sono bassissimi per avere una linea che dalla gamba va il piu possibile avanti.

il discorso che viene fatto vale nel caso di un pugile che per colpire usa la spinta della gamba dietro,senza preoccuparsi di ricevere un low kick.o di un single leg.

nel caso che interessa me,non prendendo la forza dalla spinta della gamba(o almeno non sempre,e quando lo faccio uso un passo che in inglese verrebbe chiamato push step),la divaricata di gambe diviene ininfluente.anzi,non protegge bene le mie gambe,perchè è piu difficile fare un blocco anche in stile thai.e limita la mia mobilità in termini di passi angolati veloci.
se le gambe sono abbastanza sotto il corpo,certo non dico sotto sotto,non ho troppi problemi nel muovere una,o tutt e due,improvvisamente sotto uno stimolo.

ti esprimo solo le mie considerazioni,ma non è detto che debbano valere per tutti.
spero che questo modo di parlare sia chiaro.

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Offline xjej

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #56 on: August 11, 2010, 01:51:20 am »
0
Ovvio che ogni movimento specifico ha la sua biomeccanica ideale.
Ma ci sono regole valide per tutto.
Oltretutto l' analisi dell'articolo era marcatamente "leggera" persino su quel singolo gesto.
www.isao-okano.com - Gracie Bergamo

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Offline Rev. Madhatter

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #57 on: August 11, 2010, 12:10:09 pm »
0
@Rocky

Certo,ma non bisogna confondere l'efficacia con l'efficienza e l'efficienza del singolo colpo all'interno della strategia di combattimento.

Il pugno biomeccanicamente corretto e' uno, ossia e' quello che esprime la maggiore efficienza come singolo movimento.

Se risulta telefonato ed espone ad un controattacco e' un altro discorso  :)

Che, banalmente, il jab sia piu' debole di un diretto e' palese a tutti, eppure si tirano perche' hanno un preciso motivo strategico  :)
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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #58 on: August 11, 2010, 12:15:41 pm »
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Certo,ma non bisogna confondere l'efficacia con l'efficienza e l'efficienza del singolo colpo all'interno della strategia di combattimento.

Il pugno biomeccanicamente corretto e' uno, ossia e' quello che esprime la maggiore efficienza come singolo movimento.

Se risulta telefonato ed espone ad un controattacco e' un altro discorso  :)

Che, banalmente, il jab sia piu' debole di un diretto e' palese a tutti, eppure si tirano perche' hanno un preciso motivo strategico  :)

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Re: Dizionario minimo del fronte marziale agnostico
« Reply #59 on: August 11, 2010, 12:22:31 pm »
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Per non parlare della finta...ma se non colpisce, a che serve??  ??? ??? ??? ??? ???
"Dalla morte in pianura, proteggici, o Signore" (J. Kukuczka, alpinista)