Infatti più che parlare di strategia "da karateka" parlerei di outfighting in generale che pure ha i suoi bei rappresentanti nel mondo del Karate (Eguchi stesso, il campione di Mumonkai di cui sopra, o Machida), ma tranquillamente anche fuori. Citavo prima Petrosyan, ma ci sono tanti outfighters nel mondo della Boxe ad esempio...
Il video postato è semplicemente un esempio di come tale strategia, spesso sottovalutata e poco studiata possa risultare vincente e che non necessariamente il più furioso vince.
Ovviamente non è detto che la strategia sia sempre vincente e preferibile, ed è sicuramente sbagliato illudersi di poterla attuare a prescindere, ma è secondo me altrettanto sbagliato sottovalutarla.
Se è vero che non abbiamo delle spade in mano, è anche vero che può bastare un pugno preciso per fare molto male.
Basta osservare l'abissale distanza di impostazione e strategia che c'è fra Cammarelle e Russo, fatalmente i Ko sono più frequenti per l'elegante e pacato Cammarelle.
Sui Karateka dei primi Ufc et similia, non saprei, tutto può essere, ad esempio allora c'era molta meno libertà d'azione, certi maestri non gradivano escursioni di un certo genere, di conseguenza molti allievi fra i più fedeli, seguivano i diktat del maestro che riteneva oltraggioso per il Karate andare a mischiarsi in certe competizioni (a prescindere dalla condivisibilità della posizione) per cui, può anche essere che fossero i più ribelli ad andarci, quelli meno addentro alle logiche del Dojo e, forse, quelli meno padroni di una certa mentalità e di un certo livello tecnico, un pò come oggi quando alcuni, dopo qualche anno, passano ad altro perchè "non funziona", magari con lo Shodan in vita, considerato punto di arrivo e non di partenza.
Insomma, nulla ci dice che in quei match partecipassero Karateka preparati e forti piuttosto che no.
Io ho la ferma convinzione che un Naito non vi avrebbe mai partecipato, ma non certo per paura