Rma Systema Italy 2011- 2012 Scuola Vladimir Vasiliev- Istr. Luca Chiarato

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Re:Attivita' 2010- 2011 Systema Scuola Vladimir Vasiliev- Istr. Luca Chiarato
« Reply #165 on: February 03, 2011, 14:30:08 pm »
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Domenica 20 Febbraio stage systema aperto a tutti a Savona

dalle ore 10:00 alle ore 13:00

Palestra ASD Sport Center Savona
via valletta san cristoforo n'13

Savona

INFO CONTATTI: Ugo Mazzarella 3472642720- ugo.mazzarella@gmail.com

volantino : http://www.systematraininggrouppadova.it/Documents/savona2011.pdf
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Re:Attivita' 2010- 2011 Systema Scuola Vladimir Vasiliev- Istr. Luca Chiarato
« Reply #166 on: February 03, 2011, 21:38:10 pm »
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Controlla la tua tensione (parte 1)
Articolo di Vladimir Vasiliev pubblicato il 31 luglio 2007

Nel condizionamento del Systema, noi proviamo a creare degli esercizi che ci possano guidare direttamente verso i più alti livelli di abilità del combattimento. Gli esercizi di addestramento non sono disgiunti dall’arte marziale, ma piuttosto ne formano una base energica per tutti i movimenti di attacco e difesa

Una delle variabili che interferisce con la nostra efficacia di movimento in qualsiasi scontro è la tensione. Vorrei presentare un po’ di utili esercizi fisici che possono aiutare a controllare la propria tensione, e al tempo stesso fortificare il corpo e sviluppare l’uso della respirazione.

Questa progressione può essere utilizzata anche da sola, indipendentemente dagli altri esercizi, in ogni caso. Tuttavia, costituisce un espansione dei principi descritti nel nostro manuale "LET EVERY BREATH... Secrets of the Russian Breath Masters" e il relativo DVD "SYSTEMA BREATHING". I movimenti chiave in sequenza per  controllare la tensione sono descritti più avanti. Ma se siete dei principianti, consiglio di fare riferimento sia al libro che al DVD per comprendere più profondamente altri aspetti dell’addestramento respiratorio del Systema.
Ora, andiamo a praticare un avanzato…

Controllo della Tensione – Parte superiore del corpo.

Questo lavoro è un’altra espansione dei “metodi di rilassamento e tensione” descritti accuratamente nel capitolo 8 di “LET EVERY BREATH”. Ci aggiungiamo una nuova dimensione, il controllo della tensione per effettuare un lavoro (in questo caso, flessioni).

Come chi avrà già letto il manuale saprà, noi ci concentriamo sui tre gruppi muscolari maggiori: flessioni per la parte alta del corpo, addominali e dorsali per il tronco e piegamenti per le gambe. In questa presentazione, il Controllo della Tensione verrà spiegato sulla base dell’esercizio di flessioni sulle braccia. Nella prossima newsletter prenderemo in esame anche gli altri esercizi. 

Per ulteriori dettagli riguardo la postura del Systema nella flessione, ci si può documentare nel capitolo 5 del libro o guardare il DVD.

1. PREPARAZIONE GENERALE
-Iniziare in qualsiasi posizione comoda, seduti o sdraiati, ed espirare l’aria dai polmoni
-Inspirare lentamente, contraendo tutto il corpo con la stessa lentezza
-Trattenere il tempo necessario affinché ogni parte del nostro corpo sia tesa completamente
-Espirare lentamente, rilassando tutto il corpo con la stessa lentezza
-Trattenere il tempo necessario affinché ogni parte del nostro corpo sia rilassata completamente
-Ripetere non meno di 6 volte o più, se si vuole. Alla fine, ci si accorgerà che la respirazione sarà più calma e lenta, e che contrarre o rilassare il corpo sarà diventato più facile.

2. PREPARAZIONE SPECIFICA
-Inspirare e contraere gradualmente solo i muscoli che si useranno per la flessione, cioè quelli delle braccia, tenendo però il resto del corpo (anche le spalle) rilassate
-Espirare e rilassare gradualmente i muscoli delle braccia
Adottare la stessa modalità dell’esercizio precedente, ripetendo almeno 6 volte

3. IN POSIZIONE
- Continuando a respirare naturalmente, mettersi in posizione da flessione
- Inspirare e tendere le braccia e il resto del corpo
- Espirare e rilassare le braccia e il resto del corpo
- Ripetere 2 o 3 volte, abbastanza da sentire il proprio corpo come un tutt’uno

Questo esercizio è molto utile, poiché di solito appena si sta per fare uno sforzo, si forma inconsciamente della tensione involontaria nelle parti del corpo che useremo e nelle aree più deboli. Con questo paio di atti respiratori fatti in posizione da flessione, la tensione inconscia diventa consapevole, volontaria. A quel punto, diventiamo consapevoli di tutto il nostro corpo, e anche il flusso sanguigno è distribuito più uniformemente. Il principio è che non bisogna sottoporre alcuna parte del corpo a un superlavoro non necessario. Questo protegge le aree più deboli, previene infortuni e si concretizza nell’incredibile guadagno di potenza che avrete sperimentato (e di cui forse vi siete meravigliati) durante una lezione o uno stage di Systema.

4. LOCALIZZARE LA TENSIONE
- Inspirare abbastanza velocemente, e al tempo stesso contrarre tutto il corpo tranne le braccia
- A un certo punto fare 7 flessioni complete con il Burst Breathing (Molti di voi sanno già cos’è, ma nel caso non lo sappiate,  si tratta di una breve e rapida inspirazione con il naso seguita da una espirazione fatta con lo stesso ritmo con la bocca, con l’aria espirata che apre dolcemente le labbra per uscire. Si può vedere chiaramente sul DVD e nel libro, a pagina 69). Questo tipo di respirazione permettere di tirare via dolore e fatica dai muscoli e minimizzare lo sforzo fatto dal cuore, in quanto l’afflusso di ossigeno è ininterrotto, a prescindere dallo sforzo fisico che si sta facendo.
- Ora, inspirare ancora e stavolta tendere le braccia lasciando il resto del corpo rilassato e fare 7 flessioni complete con il Burst Breathing.
- Poi, tendere tutto il corpo e fare altre 7 flessioni, ancora con il Burst Breathing
- Infine, rilassare il corpo e fare altre 7 flessioni, sempre con il Burst Breathing
C’è da rimanere meravigliati da come sarà facile fare queste ultime flessioni. Le persone che vengono ad allenarsi dicono spesso che sembra stiano volando, questo perché hanno imparato a controllare la propria tensione.

5.VARIAZIONI PER AUMENTARE IL CONTROLLO
Invece del punto 4 si può provare a fare questo:
- Inspirare gradualmente e fare una flessione tendendo solo il corpo man mano che si scende. Completare l’inspirazione e “costruire” la tensione del corpo per tutto il movimento discendente, mentre le braccia stanno rilassate.
- Espirare e risalire altrettanto lentamente rilassando il corpo, in modo da arrivare al punto superiore con tutta l’aria espirata e il corpo completamente rilassato.
Ripetere 10 volte.
- Inspirare gradualmente e fare una flessione tendendo solo le braccia man mano che si scende. Amplificare l’inspirazione e “costruire” la tensione delle braccia per tutto il movimento discendente, mentre il resto del corpo sta rilassato. Completare l’inspirazione e “costruire” la tensione nelle braccia per tutto il movimento discendente, mentre il corpo rimane rilassato.
- Espirare e risalire con lo stesso criterio, rilassando le braccia.
- Ripetere lo stesso pattern, combinando lo scendere e il risalire con l’inspirare e l’espirare.
- Ripetere 10 volte ognuna di queste varianti.
- Per concludere, fare più flessioni possibili in qualsiasi modo e con qualsiasi pattern ci sembri più comodo, ed osservare il risultato.
Ovviamente, non dimenticare di bilanciare questi esercizi con gli altri due, cioè gli squat e gli addominali-dorsali. E’ utile per la circolazione, la pressione sanguigna e la psiche.

(continua...)



   
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Re:Attivita' 2010- 2011 Systema Scuola Vladimir Vasiliev- Istr. Luca Chiarato
« Reply #167 on: February 05, 2011, 07:01:14 am »
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Gruppo di studio Systema

domenica 6 febbraio · 9.30 - 12.30

Luogo   SENIGALLIA - CLUB 2000

STRADA PROVINCIALE SANT' ANGELO

Senigallia, Italy

gruppo di studio dove partecipanti agli stage di systema condotti da Luca Chiarato  si trovano

per scambiare,praticare e condividere le loro esperienze  .

E' APERTO A TUTTI ED E' GRATUITO.

E' CONSIGLIABILE INDOSSARE PANTALONI LUNGHI.

contatti : luigileoni69@gmail.com

evento facebook  : http://www.facebook.com/event.php?eid=179795475388697
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Re:Attivita' 2010- 2011 Systema Scuola Vladimir Vasiliev- Istr. Luca Chiarato
« Reply #168 on: February 05, 2011, 21:06:05 pm »
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Controlla la tua tensione (parte 2)

Articolo di Vladimir Vasiliev pubblicato il 31 luglio 2007

Una volta completata la sequenza di controllo della tensione per la parte alta del corpo di cui abbiamo parlato nella precedente newsletter, si può procedere per la parte mediana. Gli esercizi di base per questa parte sono gli addominali (Sit-Ups) e i dorsali (Leg Raises). Per i dettagli sulla corretta postura da assumere durante questi esercizi documentarsi pure sul capitolo 6 di “Let Every Breath...” o guardare il DVD “Systema Breathing”.

1. PREPARAZIONE GENERALE
- Mettersi in posizione comoda distesi sulla schiena ed espirare l’aria dai polmoni.
- Se avete appena finito di lavorare sulla parte alta del corpo, forse ci sarà un po’ di tensione nei muscoli usati per le flessioni, quindi respirate profondamente sei volte (come  sempre, inspirare con il naso ed espirare con la bocca) e “cercare” queste aree problematiche di tensione nel proprio corpo, non solo nelle braccia. Rendersi conto delle aree di tensione del proprio corpo dovrebbe essere fatto prima di qualsiasi esercizio, perché permette di identificarle, localizzarle e lavorarci su.
- Inspirare, e mentre lo si fa tendere tutto il corpo
- Trattenere il tempo necessario affinché tutto il corpo sia completamente teso
- Espirare, e rilassare tutto il corpo
- Trattenere  il tempo necessario affinché tutto il corpo sia completamente rilassato, ripetendo il tutto anche due o tre volte, se si vuole. L’obbiettivo è quello di “coprire” o di “diluire” le piccole aree di tensione, in modo da poter guadagnare tono muscolare, ridurre le aree di debolezza e potenziare tutto il corpo.

2. PREPARAZIONE SPECIFICA
- Inspirare e tendere gradualmente solo la parte superiore del corpo, dalla vita in su, tenendo rilassata quella inferiore
- Espirare e rilassare gradualmente la parte superiore del corpo
- Ripetere due o tre volte
- Inspirare e tendere gradualmente solo la parte inferiore del corpo, dalla vita in giù, tenendo rilassata quella superiore
- Espirare e rilassare gradualmente la parte inferiore del corpo
- Ripetere due o tre volte
Per questo e altri esercizi, bisogna rendere il proprio respirare indipendente dal lavoro muscolare, quindi provare ad alternare l’interazione fra il respiro e la contrazione/decontrazione. Per esempio, la prossima volta tendere la parte superiore del corpo mentre si espira, e fare lo stesso con la parte inferiore. Fare riferimento al “principio di indipendenza del respiro” a pagina 48 di “Let Every Breath”.

3. COSTRUZIONE GRADUALE
- Mantenendo la stessa posizione, inspirare gradualmente e contemporaneamente contrarre ed alzare le gambe tenendole distese; se si può, completare il semicerchio e toccare con i piedi il pavimento dietro la testa. La vera difficoltà di questo esercizio è che ci si trova a dover inspirare mentre il corpo e le gambe si contraggono, fino a che il massimo dell’atto inspiratorio si ha al massimo della contrazione muscolare.
- Espirare, rilassando le gambe e riportandole al punto di partenza.
- Ripetere da 7 a 10 volte
- Inspirare, ed a un certo punto espirare e contemporaneamente alzare le gambe contraendole, come nell’esercizio precedente
- Espirare, e ritornare al punto di partenza come nell’esercizio precedente
- Ripetere da 7 a 10 volte.
Questo è un esercizio estremamente pratico, dà un modo ideale di controllare il proprio movimento, respiro e tensione. Costruisce resistenza muscolare e connettiva (tendini e articolazioni) e rafforza la psiche, perché richiede pazienza, concentrazione e calma. Previene gli infortuni, e aumenta la sensibilità al movimento e ai cambiamenti interni al corpo. Una volta padroneggiata, questa abilità diventerà parte integrante del proprio addestramento marziale ma anche della propria vita quotidiana.

4. LOCALIZZARE LA TENSIONE ALZANDO LE GAMBE
- Nella stessa posizione, inspirare e tendere il corpo dalla vita in su, mentre il resto del corpo è rilassato e alzare le gambe come prima, usando il Burst Breathing per tenere più completo e fluido il movimento.
- Ripetere 7 volte
- Ora inspirare e tendere solo le gambe, mentre il resto del corpo è rilassato. Iniziare il Burst Breathing, tenere le gambe tese e fare tutto il movimento
- Ripetere 7 volte

5. LOCALIZZARE LA TENSIONE NEI SIT-UP
- Inspirare e tendere solo la parte superiore del corpo tenendo le gambe rilassate, iniziare il Burst Breathing e alzare il corpo sedendosi, tenendo la schiena dritta
- Ripetere 7 volte
- Inspirare e tendere solo le gambe, tenendo la parte superiore del corpo rilassata, iniziare il Burst Breathing e alzare il corpo sedendosi, tenendo la schiena dritta
- Ripetere 7 volte

6. LAVORARE IN COMPLETA TENSIONE
- Ora, tendere tutto il corpo e fare 5 alzate di gambe e 5 sit ups aiutandosi con il Burst Breathing.

7. LAVORARE IN COMPLETO RILASSAMENTO   
- Per finire, rilassare tutto il corpo, respirare in maniera normale, calma, e rilassata e fare 5 alzate di gambe e 5 sit ups
Apprezzatene i risultati…

Come molti praticanti di Systema avranno notato, i punti 4, 5 e 6 riguardanti l’intensificare e localizzare la tensione sono più difficili da fare della costruzione graduale della tensione. Padroneggiare quei principi è di grande utilità. Sviluppa una totale capacità di multitasking, come l’abilità di fare un lavoro morbido e preciso con una parte del corpo e di farne in contemporanea uno pesante con un’altra parte. Ad esempio, tenere dolcemente un bambino per la mano in strada mentre con l’altra portiamo un peso, senza sforzo. E’ possibile inoltre notare la capacità di tenere simultaneamente diversi livelli psicologici sia di concentrazione che di emozione.

In aggiunta, vi prego di notare i grandi benefici del Burst Breathing. Siamo costantemente tesi nella nostra vita quotidiana, e si solito non ne siamo neanche consapevoli, nonostante ci sia di sicuro un segno di questa tensione, cioè il respiro interrotto. Mentre state facendo questi difficili esercizi, vi sforzate di fare il Burst Breathing, in modo da respirare in continuazione e prevenire ogni accumulo di tensione eccessiva. Quindi, invece di tenderlo troppo, si acquista una tensione funzionale nel gruppo muscolare, esattamente sufficiente a poter compiere lo sforzo. Si diventa più sani, più efficienti in qualsiasi cosa si faccia.
 

Link all’articolo originale:

http://www.russianmartialart.com/main.php?page=article_info&articles_id=19&osCsid=9aad5e4ffed73aaff8e7db5d2c91c0f4
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Re:Attivita' 2010- 2011 Systema Scuola Vladimir Vasiliev- Istr. Luca Chiarato
« Reply #169 on: February 05, 2011, 21:08:45 pm »
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E' un peccato vadano sporadicamente a cagare fuori dal bulacco dando al proprio corpus pneumologico la valenza di oncoterapia.

Tutto Torna


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« Reply #170 on: February 05, 2011, 21:12:10 pm »
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A volte lo penso anch'io, e che vuoi farci...
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Re:Attivita' 2010- 2011 Systema Scuola Vladimir Vasiliev- Istr. Luca Chiarato
« Reply #171 on: February 11, 2011, 20:50:13 pm »
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tempo fa wai no shein mi aveva chiesto il programma dello stage 14-15 maggio con Vladimir Vasiliev......lo pubblico per tutti gli

interessati scusandomi per il ritardo nella risposta


buona giornata


Programma dei due giorni di  Stage


Fondamentali: le chiavi per comprendere il Systema

Sviluppare flessibilità, forza e resistenza

I vantaggi della postura naturale del corpo

Respirazione nell'allenamento, nella salute, nello sport, nelle attività quotidiane e per il combattimento

Spiegazione dello spettro onnicomprensivo del Systema: dal lavoro morbido all'azione devastante

Precisione, velocità ed equilibrio nel combattimento corpo a corpo

Lavoro su prese ed evasioni

Pugni pesanti e la struttura dei colpi

Difesa preventiva

Il famoso short work del Systema

Controllo delle emozioni - paura, panico, rabbia, irritazione, risentimento e autocommiserazione.

Falsa fiducia in sé stessi e il vero potere interno

Tattiche per eliminare la tensione

Lavoro con il coltello da disarmati e da armati

Introduzione al lavoro dinamico con il coltello

Controllo dei vari movimenti del coltello (affondi, squarci, pugnalate)

Psicologia della lama

Pratiche sanitarie russe di guarigione dei tessuti

Questo allenamento è adatto sia a principianti che ad esperti di arti marziali.

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« Reply #172 on: February 16, 2011, 15:21:46 pm »
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Per tutti gli interessati tra i prossimi eventi saremo presenti anche in Sardegna.... :

A.S.K.K.T. SARDEGNA

Associazione Per Lo Studio Del Karate Do e Kung Fu Neijia

presenta :
                 
 STAGE   DI      Systema  Russian Martial Art

sabato 19 marzo 2011
   
PRESSO :PALESTRA “SHIN-KI-TAI”

Via delle rane, 27 PIRRI (CA)

Orario seminario: dalle 16  alle  19

Prenotazione  obbligatoria

Info.: Shinkitai.info@tiscali.it

 WWW.ASKKT.IT

 Tel: 07050125( pomeriggio):shin ki tai

 Giorgio:3283384460--  Carlo:3339883845
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Re:Attivita' 2010- 2011 Systema Scuola Vladimir Vasiliev- Istr. Luca Chiarato
« Reply #173 on: February 17, 2011, 17:36:14 pm »
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Perché ho scelto il  Systema
Articolo di Martin Wheeler pubblicato l’8 settembre 2009

Negli ultimi anni ho letto con interesse i commenti sulla validità di addestrarsi nel Systema espressi da osservatori che ne hanno solo visto qualche filmato su youtube o qualche video didattico. Spesso il paragone che viene fatto è quello con la più “visiva” delle arti da combattimento, ovvero le MMA. E le domande che vengono fatte sono sempre le stesse: “Perché si allenano così lentamente? Perché sembra tutto troppo facile? Perché quel tizio è caduto a terra e non sembra in grado di rialzarsi?”
Ed ho letto con lo stesso interesse i vari modi nei quali l’arte è “difesa” dai praticanti di Systema. Non dico che non siano domande pertinenti, dico solo che raramente le ho sentite formulate a lezione, durante qualche stage o qualche sparring, a prescindere dal background marziale e dalle capacità di chi possa averle formulate.

Giusto per correttezza, devo precisare che  studio arti marziali dalla tenera età, passando per ambienti dove si praticava il contatto pieno, dal pugilato al grappling, dall’uso di armi all’aspetto street proof, e negli ultimi trent’anni ho fatto sparring, mi sono allenato ed ho combattuto con chiunque abbia incrociato il suo cammino col mio, da principianti a combattenti di livello mondiale. Ho fatto il buttafuori per dieci anni e attualmente collaboro alla formazione di professionisti della sicurezza in tutto il mondo, combattenti di MMA, praticanti di Systema, di arti tradizionali e principianti assoluti.

Quindi perché, se ho studiato questi altri sistemi con buoni risultati, ho scelto di praticare il Systema?

Per me è facile rispondere: perchè l’ho provato. Sono solo uno dei tanti che è dovuto ricorrere a tutta la propria esperienza per mettere alla prova Vladimir Vasiliev o, dio ce ne scampi, Mihail Rjabko, appena li incontrai. E devo ancora vedere qualcuno che, al contrario di me, non sia venuto fuori da questa esperienza nel modo in cui ne sono uscito io, cioè scombussolato, dolorante, ma con la certezza interiore che qualcosa di fondamentale in me fosse cambiato.
Per farla breve, c’è molto del Systema che sfugge all’occhio. E se non è così, se su youtube è possibile vedere subito tutto quello che succede, allora non è un efficace Systema.

Le MMA sono spettacolari, veloci e intense. Il miglior modo di confrontarsi per due pugili-lottatori dai tempi dei gladiatori. Si può vedere tutto ciò che accade, e  i risultati sono ovvi. Ci combattono alcuni fra i migliori atleti del mondo.

Mi piace guardarle, mi piace allenarmi e praticare con chiunque di quell’ambiente. E, secondo me, chiunque si alleni almeno a un livello sufficiente nelle MMA, sia uomo o donna, merita di essere preso sul serio.

Già vi sento chiedere: Ok, se il Systema è così buono, perché non c’è nell’UFC? E credo che sia una domanda molto intelligente.

Ma potrei chiedere a mia volta: Ok, ma se quelli dell’UFC sono così bravi, perché non si portano un coltello, nella gabbia?

Anche se questo esempio sembra irreale, sono riuscito a spiegarmi? La dinamica di un combattimento cambierebbe immediatamente se qualcuno gettasse un coltello nella gabbia. Si vedrebbe due combattenti esperti adattarsi immediatamente a un nuovo set di regole, o morire istantaneamente. Credo che chiunque sia d’accordo sul fatto che prenderle di santa ragione da un combattente di MMA non sia uno scherzo, ma che sia tutto sommato da preferire a una singola coltellata.

Una delle prime volte in cui mi allenai con Vasiliev, lui mi fermò nel bel mezzo di uno sparring, e disse nel suo personalissimo modo “Martin, conosco degli uomini che tu faresti a pezzi, in un ring”. Naturalmente, uno stupido orgoglio mi fece credere che fosse un complimento, quando, voltandosi verso un altro studente, aggiunse “Ma loro ti ucciderebbero”.

E questo è il problema. Qualsiasi visibile strategia, filosofia e movimento che funziona alla grande nelle MMA è certamente utile per strada, magari anche sul campo di battaglia. Ma solo utile, laddove tutto il Systema è stato specificamente concepito per gli ultimi due ambienti, testato e collaudato in altri tipi di arene differenti da quelle delle MMA, e non per essere “visivo” come queste ultime. La struttura del Systema è stata progettata come una “assenza di struttura”, e la reazione a volte “visivamente” lenta è in realtà un timing con l’avversario altamente sviluppato, invisibile, reso possibile dallo stato di calma del praticante.

Di recente sono stato invitato ad esporre i principi del Systema presso una unità speciale, all’estero. Mentre ero lì, mi fu mostrato un video in cui vari istruttori candidati ad addestrare i loro operatori dimostravano quello che sapevano fare. Fra di loro c’era un allenatore, bravissimo, direttamente dal circuito di Pride. Chiesi loro cosa ne pensassero, e un colonnello mi rispose: “Tutto eccellente! Ma per noi, praticamente inutile”.
 
Non voglio assolutamente denigrare l’allenatore di Pride, infatti era davvero eccellente. Ma i fatti sono questi, quello che va bene in una arena non va bene in un’ altra. Il Systema non è stato concepito per un ambiente sportivo o una mentalità agonistica, esattamente come le MMA non sono nate per essere usate nel campo di battaglia o ad avere una mentalità da scenario bellico.
Uno si può allenare venti anni nel Jujitsu, ad esempio, e diventare un bravissimo grappler. Ma se si introduce solo un altro avversario nel combattimento, non sarà più Jujitsu. Semplicemente, non è fatto per due avversari allo stesso tempo, specie al suolo. E’ strutturato per combatterne uno solo.

Non sto dicendo che il praticante di Jujitsu non può farcela, sto solo facendo notare che se si trovasse ad allenarsi regolarmente su avversari multipli, anche armati, l’addestramento usato rassomiglierebbe, almeno esteriormente, a quello del Systema. E, armato di tale esperienza, lo stile del praticante di Jujitsu contro un avversario sarebbe inevitabilmente cambiato. Dopo dieci anni, il suo stile sembrerebbe  alieno agli occhi di un altro praticante “puro”,  esattamente come appare oggi il Systema, difatti passato attraverso secoli di perfezionamento.

Il Systema, inteso come arte marziale e nella sua forma contemporanea è concepito principalmente per l’applicazione reale, per funzionare in ogni tipo di situazione (avversari multipli, armi di ogni tipo, terreni sfavorevoli, poca illuminazione, ambienti ristretti ecc.), specialmente quelle in cui si possono trovare ad operare professionisti militari, forze dell’ordine e agenti di sicurezza, qualcuno che può trovarsi a dover combattere ferito, infortunato, magari trovarsi a proteggere una donna o un bambino, ma anche persone normali, anche anziane e deboli. L’addestramento e lo stile di combattimento del Systema è stato progettato per evitare nuovi infortuni, e addirittura guarire quelli vecchi. Tutto questo richiede un altro tipo di preparazione, attitudine e mentalità, differenti da quella sportiva.

E tutto ciò nonostante il fatto che, come una volta venne sottolineato da Vladimir nel suo modo calmo e rilassato “Il Systema si trova per caso ad essere un’arte marziale”.
Infatti, se si vuole capire bene il valore di questa gemma, non si può restare fermi a guardarla dall’esterno…

L’autore:
Martin Wheeler è un istruttore avanzato di Systema, certificato da Vladimir Vasiliev. Tiene regolarmente lezione a Los Angeles. Si è addestrato per oltre trent’anni nelle arti marziali, passando dalla boxe alle discipline di grappling, combattimento armato, Karate Kenpo, e gli ultimi dieci anni in Systema. Responsabile dell’addestramento di unità speciali della polizia e delle forze armate, è anche sceneggiatore di film a Hollywood.


Link all’articolo originale:

http://www.russianmartialart.com/main.php?page=article_info&articles_id=36&osCsid=88a1668cd3b889d968ccff72ba30613c


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rockyjoe

Re:Attivita' 2010- 2011 Systema Scuola Vladimir Vasiliev- Istr. Luca Chiarato
« Reply #174 on: February 17, 2011, 17:44:05 pm »
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bel post,anche se c e' un minimo accenno di faziosita'


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Offline Masada

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Re:Attivita' 2010- 2011 Systema Scuola Vladimir Vasiliev- Istr. Luca Chiarato
« Reply #175 on: February 17, 2011, 18:22:47 pm »
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Mi piace molto la plasticità della pratica di Martin Wheeler.
Vederne i video è istruttivo.

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Offline The Spartan

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Re:Attivita' 2010- 2011 Systema Scuola Vladimir Vasiliev- Istr. Luca Chiarato
« Reply #176 on: February 17, 2011, 19:35:07 pm »
0
Quando è "si contact" mostra cose gradevoli direi...

FULL INTERVIEW WITH MARTIN WHEELER - SYSTEMA
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www.spartan-academy.jimdo.com

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"Ho tutto il giorno libero!"


The Guy - P.K. & Chris...rustici compari.

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kortobrakkio

Re:Attivita' 2010- 2011 Systema Scuola Vladimir Vasiliev- Istr. Luca Chiarato
« Reply #177 on: February 18, 2011, 00:38:45 am »
0
Intervista interessante.

Pongo delle questioni con la premessa che il Systema mi piace e spero di praticarlo ancora in futuro(di recente cause incrociate quali carenza pecunia ed intensità lavoro me lo hanno impedito...)

-mi è oscura la genesi del Systema;avevo sentito di recupero di tradizioni marziali di etnie guerriere della Russia;poi altrove si è parlato di un tale militare ferito e menomato che ha compiuto studi per conto suo ed avrebbe costruito la struttura di allenamento che poi è diventato il Systema....insomma comincio ad avere le idee confuse in merito;nell'articolo si parla di "centinaia di anni di elaborazione".....mi chiarite la cosa?
-tutte le tradizioni marziali nascono per essere "efficaci,contro più avversari,armati e non".
Premesso,ribadisco,che sono un estimatore di questo bel metodo di allenamento,non suona un po "scontata"come sponsorizzazione?
-sono d'accordo che ogni scarpa funziona meglio per far quello per cui è progettata,ma che tipo di professionismo è necessario per far si di "essere efficaci contro più avversari,pure armati....."
Ricorderei,provocatoriamente,che forse è l'uomo (ben preparato magari,per carità....)a fare la differenza;e pur ricordando che il Systema si ripropone più che giustamente di lavorare sulla psiche,riporto qualche esempio in piena "parcondicio"a sostegno di questa tesi(e non per sminuire o valorizzare questo o quello stile:
1-notizia recente di ex pugile professionista settantenne che ha steso a cazzotti un giovane rapinatore armato di coltello
2-Mike Tyson steso a sorpresa da portinaio sessantenne che gli ha rotto una bottiglia di vetro in testa durante un banale litigio.
3-Genki Sudo che la scampa a fatica in una rissa dove spunta il coltello;ne viene fuori,un po tagliato a destra e manca in realtà,ed ammette il pericolo in cui si è sentito durante la colluttazione.
4-Rickson Gracie che ammette(ovviamente solo in famiglia....questa storia normalmente non esce dal circolo dei Gracie)la sua difficolta ad uscire intero da una rissa con un automobilista che lo ha colto un po a sorpresa seguendolo fino a casa sua dopo una banale discussione in auto....
-Il fratello di Fedor emilianenko che da solo ne stende tanti in una rissa in un locale moscovita.
-un istruttore certificato di Systema che in una rissa con coltello ci ha rimesso le penne.
-un cinese che a Milano difende un amica da aggressione e da solo ne stende tanti a colpi di non ben specificato stile di "kung fu"....se ben ricordo uno degli aggressori era pure armato.

Potrei continuare,ma diciamo che spero di aver reso l'idea.
Reputo cosa buona e giusta allenare per migliorarsi,e nei limiti abituarsi ad affrontare un certo tipo di situazione.....ora:penso che sul forum si trovino parecchie persone che almeno sanno cosa stanno cercando dal tempo che dedicano alla loro pratica(non come molti che si iscrivono per moda o per sentito dire ad un corso di AM,DP,SDC o quant'altro,aspettandosi risultati in tutto;difesa,capacità di rissare e magari vincere una gara);non è però ingenuo pensare di vendere ancora un prodotto con il sottointeso"è il meglio e solo lui può dare"senza chiarire che tipo di dedizione richiede "il metodo X"per avere realmente un certo tipo di risultato?

Spero di non aver irritato nessuno;ammetto però di essere stato un poco volutamente provocatorio....ma vi assicuro non gratuitamente.
Sono assolutamente aperto a risposte motivate.

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Offline Dottor Wolvie Killmister

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Re:Attivita' 2010- 2011 Systema Scuola Vladimir Vasiliev- Istr. Luca Chiarato
« Reply #178 on: February 18, 2011, 13:14:01 pm »
+1
Intervista interessante.

Pongo delle questioni con la premessa che il Systema mi piace e spero di praticarlo ancora in futuro(di recente cause incrociate quali carenza pecunia ed intensità lavoro me lo hanno impedito...)

Ciao, mister!! :)

Quote
-mi è oscura la genesi del Systema;avevo sentito di recupero di tradizioni marziali di etnie guerriere della Russia;poi altrove si è parlato di un tale militare ferito e menomato che ha compiuto studi per conto suo ed avrebbe costruito la struttura di allenamento che poi è diventato il Systema....insomma comincio ad avere le idee confuse in merito;nell'articolo si parla di "centinaia di anni di elaborazione".....mi chiarite la cosa?

Rispondo per quello che ho capito io: il corpus marziale del Systema è verosimilmente antico, infatti Systema è un nome "moderno", poichè sembra che nel medioevo russo venisse chiamato "poznaj Sjebjà", ovvero "conosci te stesso". Credo si trattasse di un insieme di tattiche, principi e strategie comuni a un pò tutti i combattenti russi dell'epoca, un pò come dei dialetti antichi di una lingua "comune". E come i dialetti antichi, è difficile se non impossibile ricostruirne un'esatta genesi e una dettagliata evoluzione, essendo questi raramente attestati, cioè scritti o comunque documentati. A quei tempi quindi il Systema "antico" comprendeva sicuramente anche equitazione, tiro con l'arco, caccia e sopravvivenza, maneggio delle armi tipiche del periodo come spada, lancia e scudo, insieme a una specie di codice "cavalleresco" di chiara mentalità protocristiana. Poi, nei secoli, le mutate condizioni sociali e "belliche" hanno causato la successiva evoluzione di un sistema di combattimento e sopravvivenza concepito proprio per essere adattabile, versatile, pratico e "trasferibile" ad altri soggetti.
Da qui il Samoz, e le successive varianti di Systema.

Voglio far presente che comunque a quei tempi un addestramento "olistico" era lo standard di qualsiasi esercito organizzato in una certa maniera: basti pensare alla raffinata e altamente efficente formazione delle truppe dell'Impero Ottomano, o ai trattati medievali europei di combattimento con armi bianche, finalizzato all'efficacia reale nelle migliaia di battaglie campali dell'epoca. Ma mi riferisco all'epoca precedente le armi da fuoco. Dopo, qualcosa sembra essere cambiato.  ;)
 

Quote
-tutte le tradizioni marziali nascono per essere "efficaci,contro più avversari,armati e non".
Premesso,ribadisco,che sono un estimatore di questo bel metodo di allenamento,non suona un po "scontata"come sponsorizzazione?

Si, ma il Systema ha qualcosa in più. Ulteriori finalità, diversa considerazione della vita, della morte, della guerra, della pace. E' in realtà un discorso lungo, e a me non sembra tanto scontato...

Quote
-sono d'accordo che ogni scarpa funziona meglio per far quello per cui è progettata,ma che tipo di professionismo è necessario per far si di "essere efficaci contro più avversari,pure armati....."
Ricorderei,provocatoriamente,che forse è l'uomo (ben preparato magari,per carità....)a fare la differenza;e pur ricordando che il Systema si ripropone più che giustamente di lavorare sulla psiche,riporto qualche esempio in piena "parcondicio"a sostegno di questa tesi(e non per sminuire o valorizzare questo o quello stile:
1-notizia recente di ex pugile professionista settantenne che ha steso a cazzotti un giovane rapinatore armato di coltello
2-Mike Tyson steso a sorpresa da portinaio sessantenne che gli ha rotto una bottiglia di vetro in testa durante un banale litigio.
3-Genki Sudo che la scampa a fatica in una rissa dove spunta il coltello;ne viene fuori,un po tagliato a destra e manca in realtà,ed ammette il pericolo in cui si è sentito durante la colluttazione.
4-Rickson Gracie che ammette(ovviamente solo in famiglia....questa storia normalmente non esce dal circolo dei Gracie)la sua difficolta ad uscire intero da una rissa con un automobilista che lo ha colto un po a sorpresa seguendolo fino a casa sua dopo una banale discussione in auto....
-Il fratello di Fedor emilianenko che da solo ne stende tanti in una rissa in un locale moscovita.
-un istruttore certificato di Systema che in una rissa con coltello ci ha rimesso le penne.
-un cinese che a Milano difende un amica da aggressione e da solo ne stende tanti a colpi di non ben specificato stile di "kung fu"....se ben ricordo uno degli aggressori era pure armato.

Potrei continuare,ma diciamo che spero di aver reso l'idea.

Ottima osservazione e oculata lista di esempi. Ti risponderò dicendoti che l'obbiettivo del Systema non è tanto il rendere capaci di fare le tecniche X nelle situazioni a, b, c, quanto il permettere il pieno sviluppo del potenziale "umano" del praticante, che in ultima analisi è l'unico soggetto direttamente responsabile della propria evoluzione marziale. Questo, in un certo senso, conferma quello che hai detto e gli esempi che hai elencato. Se poi esiste qualcos'altro che abbia, fra le altre cose, la stessa finalità, fammelo sapere. ;)

Quote
Reputo cosa buona e giusta allenare per migliorarsi,e nei limiti abituarsi ad affrontare un certo tipo di situazione.....ora:penso che sul forum si trovino parecchie persone che almeno sanno cosa stanno cercando dal tempo che dedicano alla loro pratica(non come molti che si iscrivono per moda o per sentito dire ad un corso di AM,DP,SDC o quant'altro,aspettandosi risultati in tutto;difesa,capacità di rissare e magari vincere una gara);non è però ingenuo pensare di vendere ancora un prodotto con il sottointeso"è il meglio e solo lui può dare"senza chiarire che tipo di dedizione richiede "il metodo X"per avere realmente un certo tipo di risultato?

Boh... ti rispondo collegandomi a

bel post,anche se c e' un minimo accenno di faziosita'

Allora, se mi scrivete un articolo (anche abbastanza entusiastico) in cui spiegate il perché avete scelto di praticare una disciplina X, anche in aggiunta ad altre, esponendo il vostro punto di vista e magari anche consigliandone la pratica a chi ne è un pò incuriosito, in non vedo dove ci sia l'ingenuità o tantomeno la faziosità. Leggerei semplicemente la vostra opinione, rimanendone magari anche favorevolmente impressionato, chissà. Se poi vado a provare di persona, me ne renderò conto ancor meglio. Infatti ci sono cose del Systema che non possono essere trasmesse per via scritta o visiva, proprio perchè la sua efficacia dipende molto anche dal "feeling" del praticante, difficilmente quantificabile a priori, e che quindi a mio avviso non lo rende poi molto adatto ad un certo tipo di scelte standardizzate di marketing. 
Ma mi rendo conto che questa è solo la mia opinione...

Quote
Spero di non aver irritato nessuno;ammetto però di essere stato un poco volutamente provocatorio....ma vi assicuro non gratuitamente.
Sono assolutamente aperto a risposte motivate.

Corto, noi ci addestriamo a prendere le botte con il sorriso sulle labbra e a sfiancarci divertendoci "ingenuamente" come ragazzini, figurati se ci irritiamo quando qualcuno ci fa il gradito dono di farci mettere in discussione.  :)
Spero di averti risposto abbastanza "motivatamente".  ;)

Fondatore dell'omonimo sistema di difesa personale!

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=3886.0

*

rockyjoe

Re:Attivita' 2010- 2011 Systema Scuola Vladimir Vasiliev- Istr. Luca Chiarato
« Reply #179 on: February 18, 2011, 13:32:14 pm »
0
bel post,anche se c e' un minimo accenno di faziosita'

Allora, se mi scrivete un articolo (anche abbastanza entusiastico) in cui spiegate il perché avete scelto di praticare una disciplina X, anche in aggiunta ad altre, esponendo il vostro punto di vista e magari anche consigliandone la pratica a chi ne è un pò incuriosito, in non vedo dove ci sia l'ingenuità o tantomeno la faziosità. Leggerei semplicemente la vostra opinione, rimanendone magari anche favorevolmente impressionato, chissà. Se poi vado a provare di persona, me ne renderò conto ancor meglio. Infatti ci sono cose del Systema che non possono essere trasmesse per via scritta o visiva, proprio perchè la sua efficacia dipende molto anche dal "feeling" del praticante, difficilmente quantificabile a priori, e che quindi a mio avviso non lo rende poi molto adatto ad un certo tipo di scelte standardizzate di marketing. 
Ma mi rendo conto che questa è solo la mia opinione...

e' proprio questo il punto.

io non solo non lo farei mai,ma non lo faccio.c e' un 3d altrove in cui si parla della nostra arte marziale preferita,e tutto faccio fuorche' nominare la mia o le mie!so che quello che mi danno me lo danno proprio per il mio modo di approcciare con esse,e non soltanto per esse.tant e' che non invito nessuno a fare cio' che faccio io,o molto raramente,perche' e' il rapporto che hai con l arte marziale,non il nome della stessa o di chi ti insegna.

certo se chi ti insegna e' un certo tipo di persona,sar' piu facile.

e chiudo col mio motoo favorito.

io consiglio i maestri e gli ambienti,non sponsorizzo nessuna arte marziale,o per meglio dire,nessuna piu di un altra.
mentre posso dire che una cosa non si confa a me,o che non mi piace una certa visione,per fare u esempio,del sanchin,ma non che non mi piace il sanchin, o che il sanchin di una scuola non mi piace.non mi piace il sanchin di quel maestro in relazione a cio' che cerco e chre credo debba essere sanchin.

quindi caschi male con me.
a me il systema piace pure,ma noto che a volte si abusa di immagini stereotipate.

le stesse cose che dici tu per descrivere il systema sono state dette per decenni,e a giusta ragione,da aikidoka e quant altro,e anche da me.non capisco dunque perche' voler negare che certe cose sono appannaggio di tutti.basterebbe limitarsi a dire noi abbiamo questo questo e questo.

ricordo una volta che hai detto che hai fatto aikido,per esempio,e hai detto che i movimenti del corpo non ci sono e la gente cammina impalata.non e' cosi'.anche nell aikido piu di merda che esista,che e' quello che hanno insegnato a me,quando c era una presa kata dori,andavi in diagonale dietro portando ance il braccio indietro,cosicche' la spalla ruotasse in avanti,per creare un movimento di spalle.cose del genere avvengono in ogni tecnica,basta guardare.

anche dire che il jj nasce uno contro uno,significa dimenticare che il jj era la parte a mano nuda di un sistema armato,in cui si poteva combattere contro piu avversari armati e non.dire quello che dice il tizio,che cmq e' bravo e ha un combattimento sobrio e non ubriaco(segno che quanto ha fatto prima e' servito),o rivela una mancata conoscenza del jj e della sua storia,o rivela che lo sa ma e' di parte.
l unica cosa che posso concedere,e' che gli abbiano insegnato un jujitsu moderno,completamente decontestualizzato da una certa realta'.magari valido ai fini dell arena gabba,ma non le altre.

ma la sai una cosa,questo ragionamento e' valido con qualunque arte marziale!

infine molti esercizi,ed e' veramente inutile negarlo,come minimo trovano ispirazione al di fuori della Russia.negarlo vuol dire,beh...decidi tu.la differenza e' che gli esercizinon vengono troppo stilizzati,e questo ha i suoi pro,ma ha anche,e non lo si fa mai notare,i suoi contro