Quando non ce' quella sorta di timore reverenziale, o sudditanza psicologica cadono tutti gli altarini.
Anche per questo essere un accondiscendente rispettoso del maestro non paga mai. I cinesi vanno dal maestro, attaccano come possono e se il maestro li fa volare via gli credono se succede qualcosa di diverso ci pensano 2 volte.
E non e' un sistema sbagliato, il rispetto il maestro se lo deve guadagnare.
Che visione limitata! O, come scriveresti tu, con la tua solita delicatezza, "che cazzata"! Spero davvero che i cinesi non siano tutti così idioti come li dipingi... ma da quel poco che li (e ti) conosco, direi proprio di no. Il maestro è altro, e il rispetto non se lo guadagna facendo a botte.
Ora torniamo ad un discorso di gran lunga più interessante:
Io volevo dire che si possono fare pure dimostrazioni diverse dal chi sao ! Magari partendo da un metro , invece quello del video parte gia' con le mani incollate al giovinotto ...
IMHO è un limite che hanno molte forme di allenamento che sono a noi vendute come tradizionali: restano all'interno dei loro schemi: se il chi sao si fa così, si fa così, punto. Se da noi ci si esercita con le mani (o i polsi) già a contatto, si fa così e basta. NAnche se, a dire il vero...
...a dire il vero Chi Sao e combattimento, o Tui Shou e combattimento sono cose diverse. Ci saranno altri esercizi che, una volta appresi i principi a contatto, insegnano a "colmare la distanza" - insomma, se, per fare un
esempio limitato, durante il chi sao o (per usare un esercizio che mi è più familiare) il Tui shou, io cercassi di allenare anche il combattimento libero, farei la figura del poveretto - perché il chi sao non è, direttamente, combattimento (né lo è il tui Shou!) e quindi non avrebbe senso cercare, all'interno dell'esercizio, aperture, trucchi, finte eccetera. IMHO, of course.
Qui, semrpe più IMHO, i due tizi fanno entrambi una figura non eccelsa... ma perché entrambi finiscono per rifugiarsi nel gioco, nell'esercizio noto del chi sao.