Dal mio punto di vista [...] quella persona è un forte e valido combattente.
A quante battaglie è sopravvissuto? In quali guerre/atti terroristici/attentati/scontri tra bande...?
[/quote]
Se in lui non avessimo trovato le qualità marziali che stavamo cercando, dopo il primo incontro non lo avremmo più seguito.
[/quote]
Se avete trovato quel che vi interessa, ben venga il seguirlo
Il mio discorso riguarda proprio questo - e si collega a quel che scrivono Cooks, YM eccetera: oggi vivo in un mondo diverso da quello in cui sono nate le AM tradizionali. E pratico con fini diversi, spesso anche "solo" per un interesse specifico nei confronti di un'arte esotica come il krabi krabong, o il TJQ... Dovrei anche praticare con la coscienza che tale pratica significa oggi qualcosa di diverso da quel che significava un tempo; e dovrei praticare tenendo ben a mente i limiti della mia pratica in questa società - in cui pratico tre/cinque/sette giorni alla settimana, un paio di ore al giorno (beato chi riesce a farne di più) ma pratico
tecniche. I bushi giapponesi, ma anche, suppongo, i guerrieri thai, cinesi, gli antichi cavalieri medievali - tutti acquisivano un bagaglio di conoscenze complementari alla semplice tecnica, dalla strategia all'uso del terreno eccetera, che io oggi non studio, o che studio come hobby. E la loro pratica, anche a prescindere dal tempo che le dedicavano, apparteneva ad una dimensione diversa rispetto a quanto facciamo oggi.
Oggi, quando Yang Zhenduo o Xu Guoming o chi altri vengono in Italia a insegnare, sono allenatori sportivi che insegnano a hobbisti e appassionati, forse a volte a professionisti... ma anche loro in dimensioni differenti!
@Iperbole: Sono d'accordo con te, ma non pensi che, prima di giungere a quel tipo di scambio tecnico, dovrei acquisire ad un livello decente quel che già studio?