Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang

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Offline Rev. Madhatter

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Re: Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang
« Reply #345 on: September 01, 2010, 14:59:22 pm »
0
Nel Taijiquan tradizionalmente, cioe' praticando almeno diciamo 5-6 ore al giorno in maniera pesante, si puo' iniziare ad utilizzare l'arte nel giro di 3-4 anni.
e secondo te e' una cosa normale? Oh parliamo di 3-4 anni di studio intenso di un arte ...  e se invece di prendere un bambino di 6 anni che fa tjq , prendessi un bambino che fa uno sport da contatto pieno e lo facessi allenare 6 ore al giorno per 4 anni di fila?

Iperbole,

come ti ho gia' detto non si tratta di quello che sembra a me o a te quanto di quello che E'.
Se a te 3-4 anni x 6 ore al giorno sembrano una assurdita' non e' un problema, fai "sport da contatto pieno" e sei contento cosi' no ?

Come ti ho gia' detto bisogna prendere le cose per quello che sono e non cercare di farle entrare nell'idea che abbiamo delle stesse ...

YM

Continuo a dirglielo anche io.....ma proprio non vuole ascoltare!

Vieni iperbole,vieni che ti stiamo tenendo un posto caldo  :sur:
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti

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Iperbole

Re: Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang
« Reply #346 on: September 01, 2010, 15:01:35 pm »
0
Vieni iperbole,vieni che ti stiamo tenendo un posto caldo 

non me provoca' ................................


 ;)

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wolfbear571

Re: Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang
« Reply #347 on: September 01, 2010, 15:16:25 pm »
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Fai una scelta, se continuare a fare il postulante o cercare altrove, no?

Intendevo: cosa fai tu! :)



Sinceramente non ho le idee chiare in questo momento, sarei  propenso a fare il postulante finché basta. :)

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Offline baltoro 06

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Re: Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang
« Reply #348 on: September 01, 2010, 15:18:05 pm »
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Per quanto attiene alla "naturalità" del Taiji quan e delle arti marziali ci andrei cauto. Secondo te, Baltoro, è normale che praticanti ottuagenari scualccino ventenni?

Certo, è in linea con il cardine di tutta la pratica: la cedevolezza vince la forza bruta.
E' la porva provata che il metodo funziona, che si può fare, al di là di tutte le belle parole.
Vedi.....pratico Ju Jitsu da 30 anni ininterrottamente; il Ju Jitsu in teoria applica lo stesso principio: il principio del Ju=cedevolezza, ossia il principio che tramite la cedevolezza si sia in condizione di contrastare/arginare/dirigere la forza bruta. Peccato che funzioni solo a parole, a fatti molto meno.  :)

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wolfbear571

Re: Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang
« Reply #349 on: September 01, 2010, 15:31:36 pm »
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Per quanto attiene alla "naturalità" del Taiji quan e delle arti marziali ci andrei cauto. Secondo te, Baltoro, è normale che praticanti ottuagenari scualccino ventenni?

Certo, è in linea con il cardine di tutta la pratica: la cedevolezza vince la forza bruta.
E' la porva provata che il metodo funziona, che si può fare, al di là di tutte le belle parole.
Vedi.....pratico Ju Jitsu da 30 anni ininterrottamente; il Ju Jitsu in teoria applica lo stesso principio: il principio del Ju=cedevolezza, ossia il principio che tramite la cedevolezza si sia in condizione di contrastare/arginare/dirigere la forza bruta. Peccato che funzioni solo a parole, a fatti molto meno.  :)

Visto che non sei giovanissmo come me,  :P ti ricorderai dei fratelli Vismara. Prima che uscissero dalla federazione del Judo, si allenarono in Giappone e incontrarono un "vecchietto" pesante la metà di loro; ebbene non riuscivano mai a proiettarlo e questo non contento, nella lotta a terra li strangolava in continuazione. I Vismara all'epoca erano lottatori a livello olimpico...


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Offline Yuen-Ming

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Re: Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang
« Reply #350 on: September 01, 2010, 15:46:24 pm »
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Certo, è in linea con il cardine di tutta la pratica: la cedevolezza vince la forza bruta.
E' la porva provata che il metodo funziona, che si può fare, al di là di tutte le belle parole.
Vedi.....pratico Ju Jitsu da 30 anni ininterrottamente; il Ju Jitsu in teoria applica lo stesso principio: il principio del Ju=cedevolezza, ossia il principio che tramite la cedevolezza si sia in condizione di contrastare/arginare/dirigere la forza bruta. Peccato che funzioni solo a parole, a fatti molto meno.  :)

Baltoro,

sul giapponese non mi esprimo e quindi non ho commenti sul tuo ragionamento.

In cinese pero' 'ju' 柔 (cioe' 'rou') non significa 'cedevolezza'. Infatti nel TJQ NON SI CEDE.
'Rou' in cinese e' il contrario di 'gang' 剛, i classici spiegano che si deve 以柔克剛 "vincere 'gang' (la durezza) con 'rou' (la morbidezza/elasticita')".

La "cedevolezza" - nel senso di 'cedere' - non c'e' nell'equazione ed e' anzi un vero errore di comprensione purtroppo molto comune nel 'Taijiquan pubblico/moderno/comune"

YM

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MattiaBaldi

Re: Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang
« Reply #351 on: September 01, 2010, 15:49:30 pm »
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Straquotone per YM.


in c... a tutto il TJQ "della forza dell'avversario" che io invano cerco di affossare.


La forza e' forza, ma non e' quella muscolare, ma ti fa fare le stesse cose, anche meglio.

Che cedi a fare se puoi controllarlo come un bambino?

Se cedi ci prendi il colpo, e' inevitabile.




M.

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Offline baltoro 06

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Re: Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang
« Reply #352 on: September 01, 2010, 16:00:18 pm »
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Per quanto attiene alla "naturalità" del Taiji quan e delle arti marziali ci andrei cauto. Secondo te, Baltoro, è normale che praticanti ottuagenari scualccino ventenni?

Certo, è in linea con il cardine di tutta la pratica: la cedevolezza vince la forza bruta.
E' la porva provata che il metodo funziona, che si può fare, al di là di tutte le belle parole.
Vedi.....pratico Ju Jitsu da 30 anni ininterrottamente; il Ju Jitsu in teoria applica lo stesso principio: il principio del Ju=cedevolezza, ossia il principio che tramite la cedevolezza si sia in condizione di contrastare/arginare/dirigere la forza bruta. Peccato che funzioni solo a parole, a fatti molto meno.  :)

Visto che non sei giovanissmo come me,  :P ti ricorderai dei fratelli Vismara. Prima che uscissero dalla federazione del Judo, si allenarono in Giappone e incontrarono un "vecchietto" pesante la metà di loro; ebbene non riuscivano mai a proiettarlo e questo non contento, nella lotta a terra li strangolava in continuazione. I Vismara all'epoca erano lottatori a livello olimpico...

Conosco i fratelli Vismara, non conoscevo l'aneddoto a cui ti riferisci.  :)
Conosco però Mifune....... :o

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Offline baltoro 06

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Re: Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang
« Reply #353 on: September 01, 2010, 16:10:57 pm »
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Certo, è in linea con il cardine di tutta la pratica: la cedevolezza vince la forza bruta.
E' la porva provata che il metodo funziona, che si può fare, al di là di tutte le belle parole.
Vedi.....pratico Ju Jitsu da 30 anni ininterrottamente; il Ju Jitsu in teoria applica lo stesso principio: il principio del Ju=cedevolezza, ossia il principio che tramite la cedevolezza si sia in condizione di contrastare/arginare/dirigere la forza bruta. Peccato che funzioni solo a parole, a fatti molto meno.  :)

Baltoro,

sul giapponese non mi esprimo e quindi non ho commenti sul tuo ragionamento.

In cinese pero' 'ju' 柔 (cioe' 'rou') non significa 'cedevolezza'. Infatti nel TJQ NON SI CEDE.
'Rou' in cinese e' il contrario di 'gang' 剛, i classici spiegano che si deve 以柔克剛 "vincere 'gang' (la durezza) con 'rou' (la morbidezza/elasticita')".

La "cedevolezza" - nel senso di 'cedere' - non c'e' nell'equazione ed e' anzi un vero errore di comprensione purtroppo molto comune nel 'Taijiquan pubblico/moderno/comune"

YM

Urco YM, con te bisogna sempre stare attenti a come si parla. Il problema è che hai ragione.
Vedi.......la parola Ju giapponese è sempre stata tradotta così, forse in maniera erronea, non so.
Colgo la differenza sostanziale in ciò che hai detto e potrebbe essere il motivo cardine, l'equivoco per cui il Ju Jitsu studiato e praticato in Italia funziona più o meno.
Io ti dico ciò che mi hanno sempre detto della parola Ju: ovvero significa cedevolezza, il metodo per cui tramite l'applicazione di questo principio il morbido vince il duro, il non forte riesce ad arginare, dirigere, sconfiggere la forza bruta. Nella realtà del metodo poi questa equazione viene rispettata una volta su 10 palesando un evidente conflitto da teoria e pratica.
Non conosco il giapponese per cui potrebbe benissimo essre che la traduzione sia la medesima che tu hai dato per la versione cinese. :)
Comunque mi hai dato un bello spunto per riflettere.
Ti ringrazio  ;)

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MattiaBaldi

Re: Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang
« Reply #354 on: September 01, 2010, 16:14:17 pm »
0
Baltoro quello che dici e' molto serio, ed e' motivo di allenamento per me e' un ragazzo italiano ceh ha fatto 16 anni di JJ, mio caro amico.

Personalmente non trovo la cedevolezza negli stili cinesi, in quelli nipponici si.


poi sta a te dire se e' una mala interpretazione o un diverso modo di concepire le cose.




M.


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wolfbear571

Re: Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang
« Reply #355 on: September 01, 2010, 16:24:13 pm »
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Per quanto possa valere la mia opinione, anche a me è stato insegnato che il rilassato/cedevole era da intendersi morbido/elastico e nel caso di un colpo era più simile a un colpo dato con un mazzafrusto di medievale memoria che al colpo di una mazza.

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Offline Yuen-Ming

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Re: Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang
« Reply #356 on: September 01, 2010, 16:25:11 pm »
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Urco YM, con te bisogna sempre stare attenti a come si parla.
[...]

I limiti della parola sono gia' enormi e quindi se non soppesiamo attentamente quanto cerchiamo di esprimere la possibilita' di confrontarsi e di comprendersi diminuisce altrettanto enormemente.

Inoltre, come mi pare tu convenga, sono questi argomenti cosi importanti che possono contribuire a cambiare la pratica di un metodo in maniera fondamentale.

In ogni caso nel 'Taijiquan' (diciamo) *comune*, quindi il 99.9% di quello che vediamo in giro, in effetti si "cede" ...

YM

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Offline baltoro 06

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Re: Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang
« Reply #357 on: September 01, 2010, 16:26:18 pm »
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Baltoro quello che dici e' molto serio, ed e' motivo di allenamento per me e' un ragazzo italiano ceh ha fatto 16 anni di JJ, mio caro amico.

Personalmente non trovo la cedevolezza negli stili cinesi, in quelli nipponici si.


poi sta a te dire se e' una mala interpretazione o un diverso modo di concepire le cose.




M.

Vedi Mattia, l'importanza dei termini.
quando avevo aperto il 3d sull'esatta traduzione di Xin Yi era proprio per questo motivo.
In genere, parlo qui in Italia, altrove non so, c'è molto pressapochismo sul corretto utilizzo dei termini. Il termine "cedere" è molto diverso dal termine "assorbire", diverso l'approccio mentale, la tecnica e l'abilità del corpo.
Che ti devo dire.... certo la situazione tecnica (parlo del Ju Jitsu) non permette di cogliere simili differenze. Forse col termine "cedevolezza" intendono dire "assorbire", non so.
Come ti ho detto, a parole si dice una cosa, poi a fatti le tecniche sono per lo più molto dure, dirette, altro che "cedevolezza" o "assorbire".
Comunque adesso che mi ci avete fatto pensare ci ragiono su. ;)

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Offline baltoro 06

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Re: Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang
« Reply #358 on: September 01, 2010, 16:28:40 pm »
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Urco YM, con te bisogna sempre stare attenti a come si parla.
[...]

I limiti della parola sono gia' enormi e quindi se non soppesiamo attentamente quanto cerchiamo di esprimere la possibilita' di confrontarsi e di comprendersi diminuisce altrettanto enormemente.

Inoltre, come mi pare tu convenga, sono questi argomenti cosi importanti che possono contribuire a cambiare la pratica di un metodo in maniera fondamentale.
................................


YM

Si, concordo

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insetto

Re: Testimonianza su Wang Hao Da e Ma Yue Liang
« Reply #359 on: September 02, 2010, 00:08:28 am »
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Io pratico macedonia.
Con elementi diversi(Hsing Yi,Liu He Xin  Yi,e con grande riprovazione di Xu,che in questo andrebbe daccordo con YM,Yi quan),niente taiji,ma non importa:di macedonia si tratta.
E non me ne fo problema.
Faccio i miei piccoli progressi,se sbaglio il metodo di allenamento talvolta fo pure qualche passo indietro,ma del resto pratico per il piacere di mettermi in gioco,e non sono un professionista,solo un appassionato.
Riconoscere che non sono un purista è un problema?
Per me no,per te si.
Dunque si tratta solo di punti di vista.
Ci si può convivere.

Come sempre meriti un quote pieno.
L'accettare quello che si fa con onesta e coscienza dei suoi e tuoi(propri) limiti ti permette di godere di quello che fai, che per me, non e' poco.

Sinceramente mi preoccupo poco della mia efficacia marziale (pur essendo lo scopo per cui faccio) e molto del fare qualcosa che mi appassiona, mi piace, mi fa star bene. Questo perche' vivo in una societa' dove non ho la necessita' della prima e spero di non doverlo mai sperimentare, mentre invece vivo ogni gg tensioni, incazzature, problemi, stress, mangiate di fegato, ecc.

Il mio primo pensiero e quindi fare qualcosa che mi faccia star bene. Per alcuni e' nuotare, per altri dipengere, per altri leggere. Per me tjq.