Ciao a tutti,
avrei una domanda per gli intenditori della traduzione...
ha attinenza la traduzione del carattere Ju, con il concetto occidentale di "massimo rendimento e minimo sforzo"?
Lo chiedo perchè dopo 16 anni di pratica con il M° Baltoro il mio concetto di principio del JU è diventato:
io do uno stimolo all'avversario, cercando tra tutte le possibilità, quella che mi permette di spendere meno energie possibili, espormi a meno rischi possibili, avere più opportunità possibili. Tale stimolo deve avere il risultato di provocare all'avversario più problemi possibili, in termini di spreco di energie, aprire le proprie difese, perdere vie di fuga. L'avversario a questo punto farà azioni, in risposta allo stimolo, allo scopo di "non soccombere", azioni che impiegeranno grandi energie, mal controllate e con conseguenze poco ponderate. Aspettandomi questo risultato, dirigerò le mie attenzioni su come sfruttare a mio favore e con lo scopo di soppraffare definitivamente il mio avversario. Ora il principio del Ju si è realizzato, da qui in poi, utilizzare più o meno energie, sarà legato al contesto dello scontro e alle mie capacità di dirigere le "grandi energie, mal controllate e poco ponderate".
è per questa idea che mi sono fatto che credo che il Ju Jitsu sia applicabile a qualunque situazione di "scontro", sia marziale, che verbale, che in macroeconomia, che in politica, ecc, ecc...
Grazie, saluti