E' nella lista della spesa, insieme a Never Gymless di Ross che spero di potermi regalare magari a Natale
Al momento mi sto leggendo "L'allenamento ottimale" di Weineck, anche lui non a buon mercato e decisamente ostico, ma eccezionale sotto tutti i punti di vista.
Vuoi COMPRARE Ross?
Se hai dei suggerimenti da mandarmi via PM...
Leggo anch'io il libro di Weinek: bellissimo, ma decisamente "enciclopedico" come stile e mole di informazioni. Meglio così comunque!
Ora, visto che il combattimento è un'attività complessa che necessita di entrambe le qualità, e che quindi si rende necessaria una giusta calibrazione, perchè non è possibile essere uno sprinter ed un maratoneta allo stesso momento, sarebbe interessante riconoscere in quali proporzioni andrebbe fatta.
Il punto è che, come avrai visto, l'allenamento è mirato per indurre modificazioni SPECIFICHE nel corpo dell'atleta: cioè ci si allena per qualcosa di preciso, avendo in mente un certo modello di prestazione da raggiungere.
Quindi cosa vuol dire allenarsi "al combattimento"? Di boxe? di kick? di point-karate?
Certo, non escludo che sia possibile un allenamento "alla difesa personale", ma qui - vista l'imprevedibilità degli scenari - non saprei proprio come impostarlo, se non che più forza hai e più resistenza alla velocità hai meglio è (anche perchè immagino che in una situazione di DP, dove da freddo inizi a fare movimenti veloci, l'acido lattico venga prodotto in abbondanza!).
Tu che pratichi il tradizionale, come imposti gli allenamenti?
La premessa è che nell'allenamento tradizionale che pratico io ci sono tantissime cose che mi piacciono, ma la preparazione proprio non mi soddisfa
i motivi puoi immaginarli: si dice "facciamo addominali" e si allena il flessore dell'anca, per dire...
manca un discorso organico, una programmazione, una scientificità del metodo.
A Kakuto Karate gli allenamenti sono eccezionali (i risultati sui miei compagni si vedono) ma pesantissimi e, sarà che sono settati per ragazzi intorno ai 20 in odore di competizioni, sarò semplicemente scarso io, ma faccio fatica a starci dietro.
Da qui il mio interesse per l'argomento, voglio capire e conoscere il metodo per cucirmi addosso le mie routines, adattandole alle mie esigenze, e un domani a dei miei allievi (al momento non insegno, ma più di una volta mi è stato chiesto e, quando succederà, voglio essere preparato).
Per allenarsi al combattimento, intendo proprio quello che tu scrivi, se voglio competere, dovrò porre l'accento sulla resistenza alla rapidità mi permettano di sopportare lunghi round in cui ci si scambia una gragnuola di colpi (ad esempio Kyokushin) o in cui comunque il lavoro è prolungato.
Nella DP, dove solitamente si lavora su tempi brevi e brevissimi, immagino (sono solo supposizioni) che lo squilibrio sia più verso la forza che non sulla resistenza tesa a sopportare lunghi sforzi, e tuttavia ci vuole una base aerobica che permetta di sopportare il carico dell'allenamento, soprattuto quando ci sono gli esercizi sotto stress.
Mi chiedo proprio, quindi, come determinare in base alla disciplina praticata (da ring, lotta, mix, point, DP) quale e quanta resistenza allenare.