Certo che si, l'ordine è differente, così come lo è l'aspetto su cui ci si focalizza, diversamente non sarebbero "le" arti marziali ma sarebbe l'arte marziale.
In realtà, la strada, il Do, dovrebbe essere proprio quella, ossia la via per l'arte marziale intesa come unica, il Bu Do.
Ovviamente, la media è quella che dici, 2 giorni a settimana, ma anche in questo caso è una questione personale, io ho sempre fatto 2 qui, 2 li, altri 2 da un'altra parte, doppi corsi per portare a 4 le 2 ore e via dicendo.
Il punto è che bisognerebbe essere onesti con se stessi, ovvero, sapere che si può pretendere e aspirare ad un livello adeguato alla frequenza, mentre in genere, vedo praticanti bisettimanali che pretendono una comprensione di ciò che fanno, una maestria in ciò che fanno, pari a quella di grandi maestri, una pretesa sciocca e priva di senso logico.
Quando sento dire che Fugazza ha avuto vita facile perchè Shirai gli diede il 1° Dan dopo un solo anno, mi accorgo che chi dice non sa.
Fugazza, ai tempi, praticava 6 ore al giorno 6/7 giorni su 7 ( e altri come lui) che equivalgono ad una vita di tatami concentrata in un anno soltanto.
Si fa quello che si può e si riesce, basta che poi non si pretenda di ottenere risultati che richiedono 100 volte quell'impegno.
Quindi, non è questione di cosa sia o meno il Karate, non di cosa preveda o comprenda, ma di cosa si può chiedere al Karate in funzione del nostro impegno.
Tutto li.