Da un discorso tra DV e YM e' emerso quanto sia difficile comprendere livelli e capacita' e compararle.
Non voglio fare il discorso di se e' piu' forte superman o l'uomo ragno ma mi piacerebbe cosi discutere per comprendere bene cosa significano alcune delle parolone che si leggono nei classici o si sentono in giro.
La metto subito sul pratico e sullo specifico.
In passato ho sentito personalmente piu' volte le famose bisce nella pancia, o bolle...chiamatele come vi pare. E' secondo voi questa la prova fisica di aver raggiunto un "livello energetico", anche base?
Si parlava con uno di pulsazioni nel MM. Cosa sono per voi?
Per quel che mi riguarda condivido il pensiero di un certo Feldenkrais, di cui riporto uno stralcio di intervista:
"-No, perché, vedi, in un caso, se tu dici che hai il chi, molte persone cercherebbero di essere come te, di fare come te e, nel caso fallissero, diranno: "Non potrò mai raggiungere il chi. Per ottenere il chi devi possedere un coraggio morale, devi relazionarti alle sfere più alte dell’essenza delle cose". Perciò scoprirai che questo è un ostacolo per l’apprendimento. (All’intervistatore) Possiedi il chi?
-Non saprei dire.
-Bene. Perciò, se non lo puoi dire, è proprio la ragione per la quale stiamo parlando. Puoi lavorarci per 20 anni e non poterlo dimostrare. Tu non sei sicuro di averlo o meno; poiché è una quantità misteriosa, lo devi meditare, devi far parte di un gruppo scelto, o devi essere nato in Cina. Come puoi acquisire chi se è un qualcosa di metafisico e nessuno sa dire cosa sia? È una quantità come la salute psichica; se tu sei in buona salute, sei in buona salute, se stai male, stai male. Ora, per il chi è la stessa cosa. O ce l’hai o non ce l’hai. Se ce l’hai, ce l’hai, se non ce l’hai, non ce l’hai (Moshe ride).
-Ma ciò di cui stai parlando è diverso.
-Sì. Te l’ho detto. Nel movimento io posso mostrarti cos’è il chi o il ki su di te o su qualsiasi altra persona. Puoi vedere che le mie nozioni riguardo alla respirazione sono diverse da qualunque cosa tu abbia sentito prima o che ascolterai mai. Puoi vederlo, puoi provarlo su te stesso e c’è una forte differenza tra una cosa e l’altra; avendo questo, puoi fare il confronto.
-Va bene, per esempio, nell’allenamento con le arti marziali, in aikido, da dove prendono l’idea di un braccio che non si può piegare? Oppure parlano di concentrarsi in un luogo che sta all’incirca un paio di centimetri sotto l’ombelico, un paio di cm. all’interno della parte inferiore dell’addome, e poi mettendo forza nella parte bassa senza irrigidirsi ma allo stesso tempo non abbandonarsi e mantenendo l’attenzione.
-Beh, non so se sia un paio di centimetri qui o là. Ha a che vedere con l’intera organizzazione del corpo e lo puoi vedere in qualunque cosa tu faccia. Puoi davvero raggiungere il chi utilizzando il bacino e la parte bassa dei muscoli addominali, i forti muscoli del corpo come un’unità concentrata, un nucleo da cui parte il comando di spingere o tirare. Il resto del corpo e le braccia non hanno bisogno di essere forti.
-Non è un muscolo, non è un punto. Non ha niente a che vedere con questo punto, perché se fosse un punto… Osserva, se tu muovi il corpo in questa maniera, il punto svanisce (Moshe fa dei movimenti a mo’ di dimostrazione spostando il centro di gravità fuori dal corpo). Un punto pochi cm. più in là o più in qua, quel punto è pieno di merda, è un disastro (se la ride). E questo è il punto del chi."
In parole povere dal mio punto di vista bolle, biscie, pulsazioni non sono altro che presa di coscienza che in quei punti scorra del sangue, e che questo pulsi come è ovvio che sia.
Solo che finchè non ci poniamo l'attenzione, non ci accorgiamo di questo come non ci accorgiamo di tante altre cose riferite al nostro corpo e non, così certi esercizi non sono importanti per sviluppare chissà quale energia mistica o potere irraggiungibile, ma per sviluppare la capacità a concentrarsi su di un punto, a spostare la nostra coscienza in ogni comparto del corpo in cui sia presente il sistema nervoso, abituandoci a comprendere che il cervello sia "sparso" in tutto il corpo e non solo nella testa, sede degli organi preponderanti attraverso cui viviamo il reale(vista, udito, gusto...).
In questo modo si riuscirà a sviluppare la sensibilità necessaria per gestire il proprio peso e quello altrui, per gestire la consapevolezza del corpo e della sua posizione relativa nello spazio, per trasformare il movimento in una espressione materiale della volontà, piuttosto che in un meccanico ripetersi di gesti slegati dall'intenzione.
"La fede smuove le montagne" diceva un tizio, "Datemi una leva e vi sollerò il mondo" diceva un altro.Dicevano entrambi la stessa cosa, solo che oggi tendiamo a concepire i due concetti in maniera slegata.
Le AM ci insegnano, o dovrebbero, a ricomporre questa dicotomia "diabolica"(dal greco dia ballein, tirare in mezzo e dunque spezzare, dividere) che ci allontana dalla verità.Una verità molto fisica, molto reale, e molto poco mistica.
"Se ponete il paradiso nel cielo, gli uccelli del cielo vi precederanno..."(Apocrifo).