Rimane il fatto che una persona cattiva, nel senso che fa male senza motivo, potrebbe essere avvantaggiata in combattimento (mancanza di inibizioni?). Nel Taiji non so.
... per esperienza, la risposta di una persona "cattiva" è spesso dettata da una condizione (di vita) disperata.
Cosa diversa dalla disperazione adolescenziale - dettata anche dall'incoscienza - che ti porta a cercare la rissa il sabato sera (anche se poi gli effetti, imho, possono essere simili).
Vero è però che questa forma di incoscienza/disperazione può spingerti ad azioni inconsulte che possono assai dannose (ma anche - o soprattutto - per sè).
Ripeto, la cattiveria credo sia deleteria in un percorso di formazione del Tjq (che ti "costringe" a fare cose che uno cattivo se ne fotte di fare Sarei anche tentato di dire che ad una "persona cattiva" il Tjq non venga trasmesso (mi piace sognare).
In ogni caso, stai attento a non mitizzare, in maniera un pò immaginifica, una certa "animalità".
Non penso che una persona "cattiva" sia attratta dal Taiji, se proprio vuole fare questo tipo di attività sraà più facilmente attratto da sport da combattimento tipo Boxe, Full, Muay o quant'altro di simile, dove più facilmente potrà sfogare il suo istinto.
Certo se uno del genere riuscisse ad incanalare la sua "cattiveria" e renderla gestibile ed assimilabile al metodo Taiji, diventerebbe un combattente davvero temibile.
Il discorso inverso, quello che faceva YM, di fare crescere non dico l'aggressività ma uno spirito pronto all'evenienza in una persona mansueta, richiede a mio parere tempi lunghi e molto lavoro.
Che poi...a ben pensarci....i tipi mansueti se li porti al limite a volte sono quelli che diventano più bastardi dentro.
Mi viene in mente il film "cane di paglia" con Dustin Hoffman.