Taiji, pratica marziale e cattiveria

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Offline Darth Penguin

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #15 on: September 01, 2010, 15:24:56 pm »
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La 'cattiveria' non serve ed anzi ad un certo punto diventa deleteria per lo sviluppo nel Taijiquan

Pero' serve la DETERMINAZIONE ed il CORAGGIO di fare quello che e' necessario di fare

YM


Cita il classico per favore...
prima che partano altre 36 pagine di rissa..
 :vader:

Piccolo OT:
le risse partono non dagli argomenti, ma dall'incapacità di argomentare a sostegno delle proprie opinioni. Sembra che prevalga sempre la logica bacellis.

Infatti chiedevo maggiori argomentazioni..

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Offline Yuen-Ming

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #16 on: September 01, 2010, 15:31:23 pm »
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La 'cattiveria' non serve ed anzi ad un certo punto diventa deleteria per lo sviluppo nel Taijiquan

Pero' serve la DETERMINAZIONE ed il CORAGGIO di fare quello che e' necessario di fare

YM
Possiamo fare sofismi e chiamarla anche "intenzione" se vogliamo nobilitare il concetto...ma quello resta  :)

Mad,

se per te 'cattiveria' e 'determinazione' sono la stessa cosa allora ti chiedo se per arrivare ad un traguardo in una corsa quando si e' stanchi, per darsi da fare negli studi o per riuscire in generale nella vita e' necessaria la "cattiveria" ?

Se sono "cattivo" faccio del male ad una persona senza motivo, se sono "determinato" la uccido senza ripensamenti soltanto perche' non ho altra scelta

YM

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Offline baltoro 06

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #17 on: September 01, 2010, 15:33:43 pm »
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La 'cattiveria' non serve ed anzi ad un certo punto diventa deleteria per lo sviluppo nel Taijiquan

Pero' serve la DETERMINAZIONE ed il CORAGGIO di fare quello che e' necessario di fare

YM

Si, concordo.

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Offline Darth Penguin

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #18 on: September 01, 2010, 15:38:33 pm »
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La 'cattiveria' non serve ed anzi ad un certo punto diventa deleteria per lo sviluppo nel Taijiquan

Pero' serve la DETERMINAZIONE ed il CORAGGIO di fare quello che e' necessario di fare

YM
Possiamo fare sofismi e chiamarla anche "intenzione" se vogliamo nobilitare il concetto...ma quello resta  :)

Mad,

se per te 'cattiveria' e 'determinazione' sono la stessa cosa allora ti chiedo se per arrivare ad un traguardo in una corsa quando si e' stanchi, per darsi da fare negli studi o per riuscire in generale nella vita e' necessaria la "cattiveria" ?

Se sono "cattivo" faccio del male ad una persona senza motivo, se sono "determinato" la uccido senza ripensamenti soltanto perche' non ho altra scelta

YM

Ok..quotabile.
Vedi qual'è il problema?
Tu parli zippato.. ;)

Rimane il fatto che una persona cattiva, nel senso che fa male senza motivo, potrebbe essere avvantaggiata in combattimento (mancanza di inibizioni?). Nel Taiji non so.

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Offline Rev. Madhatter

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #19 on: September 01, 2010, 15:40:56 pm »
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La 'cattiveria' non serve ed anzi ad un certo punto diventa deleteria per lo sviluppo nel Taijiquan

Pero' serve la DETERMINAZIONE ed il CORAGGIO di fare quello che e' necessario di fare

YM
Possiamo fare sofismi e chiamarla anche "intenzione" se vogliamo nobilitare il concetto...ma quello resta  :)

Mad,

se per te 'cattiveria' e 'determinazione' sono la stessa cosa allora ti chiedo se per arrivare ad un traguardo in una corsa quando si e' stanchi, per darsi da fare negli studi o per riuscire in generale nella vita e' necessaria la "cattiveria" ?

Se sono "cattivo" faccio del male ad una persona senza motivo, se sono "determinato" la uccido senza ripensamenti soltanto perche' non ho altra scelta

YM

Per quanto demode' io apprezzo quella dottrina di derivazione platonica per cui nessuno fa il "male" intendendolo per male.

Uno che uccide senza motivo non e' "cattivo" quanto piuttosto stupido.

Se storpi una persona senza remore, per quanto fosse la cosa piu' logica e giusta da fare, sei "cattivo".

Davo semplicemente per scontato che non parlassimo di cattiveria da "orco delle favole"...anche perche' lo stesso baltoro ha scritto cattiveria/determinazione per render chiara la cosa.

Suppongo.
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

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Offline baltoro 06

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #20 on: September 01, 2010, 15:46:11 pm »
0
Bene, cominciamo a tirare le fila dei ragionamenti.
Allora:
-In Cina vi sono persone che col Taiji menano eccome.
-In Italia siamo messi male, sperare di imparare il Taiji marziale è un'utopia.
-La cattiveria marziale serve eccome. Nel Taiji è deleteria in quanto non conforme ai suoi ideali di pratica ed allo stesso iter di allenamento.

Se è così mi chiedo perchè in Italia non si possa imparare il Taiji marziale. Colpa dei maestri?
colpa degli allievi?

Riguardo la faccenda: se dovessi scegliere una guardia del corpo se dovessi scegliere WZX sarebbe l'ultima scelta dei 3, è proprio per un fattore di predisposizione umana.
Pur essendo WZX molto più bravo di Xu e ancor più di GJ, ha una predisposizione d'animo molto più gentile, poco incline alla violenza, mentre gli altri 2 hanno una bella dose di sana cattiveria in corpo (sana dal punto di vista marziale).

Come dicevo....in occidente chi pratica/si approccia/si interessa al Taiji è poco incline alla violenza, anzi....nella maggior parte dei casi la rifugge proprio.
E' chiaro che in un contesto del genere si va poco lontano.

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wolfbear571

Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #21 on: September 01, 2010, 15:46:40 pm »
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La 'cattiveria' non serve ed anzi ad un certo punto diventa deleteria per lo sviluppo nel Taijiquan

Pero' serve la DETERMINAZIONE ed il CORAGGIO di fare quello che e' necessario di fare

YM
Possiamo fare sofismi e chiamarla anche "intenzione" se vogliamo nobilitare il concetto...ma quello resta  :)

Mad,

se per te 'cattiveria' e 'determinazione' sono la stessa cosa allora ti chiedo se per arrivare ad un traguardo in una corsa quando si e' stanchi, per darsi da fare negli studi o per riuscire in generale nella vita e' necessaria la "cattiveria" ?

Se sono "cattivo" faccio del male ad una persona senza motivo, se sono "determinato" la uccido senza ripensamenti soltanto perche' non ho altra scelta

YM

Per quanto demode' io apprezzo quella dottrina di derivazione platonica per cui nessuno fa il "male" intendendolo per male.

Uno che uccide senza motivo non e' "cattivo" quanto piuttosto stupido.

Se storpi una persona senza remore, per quanto fosse la cosa piu' logica e giusta da fare, sei "cattivo".

Davo semplicemente per scontato che non parlassimo di cattiveria da "orco delle favole"...anche perche' lo stesso baltoro ha scritto cattiveria/determinazione per render chiara la cosa.

Suppongo.

Io penso che, nel marziale,  sono due termini diversi essendo la determinazione quella qualità che ci fare quello che va fatto senza remore in quel preciso momento, coscienti delle eventuali conseguenze.
La cattiveria invece, sempre IMHO, è intrisa di gratuità, di stupidità, di patologia.

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MattiaBaldi

Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #22 on: September 01, 2010, 15:47:18 pm »
0
Cattiveria?


Solo io ho visto "i 3 dell'operazione drago" ?


quando, poco prima del dito e della luna, Bruce gli spiega come tirare un calcio.



 :sur: :sur: :sur: :sur: :sur:
bho,



M.

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Offline Rev. Madhatter

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #23 on: September 01, 2010, 15:53:38 pm »
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La 'cattiveria' non serve ed anzi ad un certo punto diventa deleteria per lo sviluppo nel Taijiquan

Pero' serve la DETERMINAZIONE ed il CORAGGIO di fare quello che e' necessario di fare

YM
Possiamo fare sofismi e chiamarla anche "intenzione" se vogliamo nobilitare il concetto...ma quello resta  :)

Mad,

se per te 'cattiveria' e 'determinazione' sono la stessa cosa allora ti chiedo se per arrivare ad un traguardo in una corsa quando si e' stanchi, per darsi da fare negli studi o per riuscire in generale nella vita e' necessaria la "cattiveria" ?

Se sono "cattivo" faccio del male ad una persona senza motivo, se sono "determinato" la uccido senza ripensamenti soltanto perche' non ho altra scelta

YM

Per quanto demode' io apprezzo quella dottrina di derivazione platonica per cui nessuno fa il "male" intendendolo per male.

Uno che uccide senza motivo non e' "cattivo" quanto piuttosto stupido.

Se storpi una persona senza remore, per quanto fosse la cosa piu' logica e giusta da fare, sei "cattivo".

Davo semplicemente per scontato che non parlassimo di cattiveria da "orco delle favole"...anche perche' lo stesso baltoro ha scritto cattiveria/determinazione per render chiara la cosa.

Suppongo.

Io penso che, nel marziale,  sono due termini diversi essendo la determinazione quella qualità che ci fare quello che va fatto senza remore in quel preciso momento, coscienti delle eventuali conseguenze.
La cattiveria invece, sempre IMHO, è intrisa di gratuità, di stupidità, di patologia.

occhèi,pare che il termine cattiveria voi lo usiate solo in realazione alla stupidità, ergo cerchero' di non usarlo piu'.


La determinazione conta moltissimo.
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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #24 on: September 01, 2010, 15:53:52 pm »
0
Giusto per specificare: il mio termine "cattiveria" aveva un significato marziale, nel senso di una predisposizione d'animo tale che nel momento in cui malauguratamente dovesse servire, sono in condizioni di "non porgere l'altra guancia" ma di reagire a violenze e soprusi in ragione di ciò che serve, quindi in parole povere "fare del male, anche molto male se serve".  :)


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Offline Barvo Iommi

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #25 on: September 01, 2010, 15:56:34 pm »
0
Come dicevo....in occidente chi pratica/si approccia/si interessa al Taiji è poco incline alla violenza, anzi....nella maggior parte dei casi la rifugge proprio.
E' chiaro che in un contesto del genere si va poco lontano.
non potrebbe essere che visto che altre pratiche o te la tirano fuori la cattiveria o ti fanno abbandonare l'allenamento, proprio nel taiji questa debba essere innata e forte a priori
non ne son tanto convinto neanche io ???

cattiveria intesa come determinazione, la cattiveria descritta da YM è quella cosa che rende superflua ogni pratica marziale

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Offline Yuen-Ming

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #26 on: September 01, 2010, 16:06:48 pm »
0
cattiveria intesa come determinazione, la cattiveria descritta da YM è quella cosa che rende superflua ogni pratica marziale

Quella determinazione/coraggio non 'rende superflua' la pratica marziale ma di certo ne e' un fondamento.

Avevo gia' scritto, mi pare, che in cantonese un proverbio recita:

1. 膽 'dan' (coraggio/determinazione)
2. 力 'li' (forza)
3. 功夫 'gongfu' (la tecnica)

Il coraggio/determinazione viene al primo posto.
Esistono almeno tre tipi di coraggio: il primo e' innato, il secondo e' generato dalle esperienze di vita ed il terzo viene con la pratica corretta ed appropriata. Nel Taijiquan e nelle AM cinesi in genere si cerca il terzo, che naturalmente in questo caso equivale anche al secondo (essendo la pratica costante una esperienza fondamentale di vita).

YM

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MattiaBaldi

Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #27 on: September 01, 2010, 16:11:38 pm »
0
Riquoto,


Motivo per cui il buon M.Castiglia mi disse:" quando vai a cercare il maestro cerca di vedere se e' uno bravo perche' ci e' nato o perche' ci e' diventato con l'arte che fa".


Il "tipo violento" o "predisposto al combattimento" inquinera' solo la pratica che invece rende forti mediante altri fattori che maturano, forse, all'interno dell'allenamento.



M.

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Offline Barvo Iommi

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #28 on: September 01, 2010, 16:14:31 pm »
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cattiveria intesa come determinazione, la cattiveria descritta da YM è quella cosa che rende superflua ogni pratica marziale

Quella determinazione/coraggio non 'rende superflua' la pratica marziale ma di certo ne e' un fondamento.

Avevo gia' scritto, mi pare, che in cantonese un proverbio recita:

1. 膽 'dan' (coraggio/determinazione)
2. 力 'li' (forza)
3. 功夫 'gongfu' (la tecnica)

Il coraggio/determinazione viene al primo posto.
Esistono almeno tre tipi di coraggio: il primo e' innato, il secondo e' generato dalle esperienze di vita ed il terzo viene con la pratica corretta ed appropriata. Nel Taijiquan e nelle AM cinesi in genere si cerca il terzo, che naturalmente in questo caso equivale anche al secondo (essendo la pratica costante una esperienza fondamentale di vita).

YM
io per cattiveria che rende superflua la pratica intendevo questa:
La 'cattiveria' non serve ed anzi ad un certo punto diventa deleteria per lo sviluppo nel Taijiquan

YM
per il resto posso quotarti, ma non vedo come il coraggio possa essere sviluppato dalla pratica del TC, almeno per come è insegnato qua e anche in qualsiasi altro posto dove c'è una telecamera o uno straniero


« Last Edit: September 01, 2010, 16:22:34 pm by Iommi »

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Offline Yuen-Ming

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #29 on: September 01, 2010, 16:32:01 pm »
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per il resto posso quotarti, ma non vedo come il coraggio possa essere sviluppato dalla pratica del TC, almeno per come è insegnato qua e anche in qualsiasi altro posto dove c'è una telecamera o uno straniero

Si, anche io tanti anni fa ero convinto che il coraggio fosse (esclusivamente) una qualita' innata

In realta' in 'vero' coraggio deriva dalla comprensione profonda delle proprie capacita'

YM