Taiji, pratica marziale e cattiveria

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Offline Barvo Iommi

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #30 on: September 01, 2010, 16:36:55 pm »
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per il resto posso quotarti, ma non vedo come il coraggio possa essere sviluppato dalla pratica del TC, almeno per come è insegnato qua e anche in qualsiasi altro posto dove c'è una telecamera o uno straniero

Si, anche io tanti anni fa ero convinto che il coraggio fosse (esclusivamente) una qualita' innata

In realta' in 'vero' coraggio deriva dalla comprensione profonda delle proprie capacita'

YM
grazie

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Offline baltoro 06

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #31 on: September 01, 2010, 16:49:41 pm »
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Come dicevo....in occidente chi pratica/si approccia/si interessa al Taiji è poco incline alla violenza, anzi....nella maggior parte dei casi la rifugge proprio.
E' chiaro che in un contesto del genere si va poco lontano.
non potrebbe essere che visto che altre pratiche o te la tirano fuori la cattiveria o ti fanno abbandonare l'allenamento, proprio nel taiji questa debba essere innata e forte a priori
non ne son tanto convinto neanche io ???


Mah.....secondo me è una questione di immagine. Da noi il Taiji si è costruito un'immagine tale da attirare un certo tipo di praticanti, appunto quelli che rifuggono la violenza. :)

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Offline XinYiMan

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #32 on: September 01, 2010, 16:51:16 pm »
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per il resto posso quotarti, ma non vedo come il coraggio possa essere sviluppato dalla pratica del TC, almeno per come è insegnato qua e anche in qualsiasi altro posto dove c'è una telecamera o uno straniero

Si, anche io tanti anni fa ero convinto che il coraggio fosse (esclusivamente) una qualita' innata

In realta' in 'vero' coraggio deriva dalla comprensione profonda delle proprie capacita'

YM
Credo anche io!  :)
Un albero non si giudica forte in base alla lunghezza dei suoi rami, ma dalla profondità delle sue radici!

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Offline baltoro 06

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #33 on: September 01, 2010, 16:57:13 pm »
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per il resto posso quotarti, ma non vedo come il coraggio possa essere sviluppato dalla pratica del TC, almeno per come è insegnato qua e anche in qualsiasi altro posto dove c'è una telecamera o uno straniero

Si, anche io tanti anni fa ero convinto che il coraggio fosse (esclusivamente) una qualita' innata

In realta' in 'vero' coraggio deriva dalla comprensione profonda delle proprie capacita'

YM

Questa è da incorniciare.  :)

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Offline Barvo Iommi

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #34 on: September 01, 2010, 17:27:52 pm »
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Offline baltoro 06

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #35 on: September 01, 2010, 19:27:16 pm »
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Rimane il fatto che una persona cattiva, nel senso che fa male senza motivo, potrebbe essere avvantaggiata in combattimento (mancanza di inibizioni?). Nel Taiji non so.

... per esperienza, la risposta di una persona "cattiva"  è spesso dettata da una condizione (di vita) disperata.
Cosa diversa dalla disperazione adolescenziale - dettata anche dall'incoscienza - che ti porta a cercare la rissa il sabato sera (anche se poi gli effetti, imho, possono essere simili).
Vero è però che questa forma di incoscienza/disperazione può spingerti ad azioni inconsulte che possono assai dannose (ma anche - o soprattutto - per sè).  

Ripeto, la cattiveria credo sia deleteria in un percorso di formazione del Tjq (che ti "costringe" a fare cose che uno cattivo se ne fotte di fare ;)  Sarei anche tentato di dire che ad una "persona cattiva" il Tjq non venga trasmesso (mi piace sognare).

In ogni caso, stai attento a non mitizzare, in maniera un pò immaginifica, una certa "animalità".



Non penso che una persona "cattiva" sia attratta dal Taiji, se proprio vuole fare questo tipo di attività sraà più facilmente attratto da sport da combattimento tipo Boxe, Full, Muay o quant'altro di simile, dove più facilmente potrà sfogare il suo istinto.
Certo se uno del genere riuscisse ad incanalare la sua "cattiveria" e renderla gestibile ed assimilabile al metodo Taiji, diventerebbe un combattente davvero temibile.
Il discorso inverso, quello che faceva YM, di fare crescere non dico l'aggressività ma uno spirito pronto all'evenienza in una persona mansueta, richiede a mio parere tempi lunghi e molto lavoro.
Che poi...a ben pensarci....i tipi mansueti se li porti al limite a volte sono quelli che diventano più bastardi dentro.
Mi viene in mente il film "cane di paglia" con Dustin Hoffman.
« Last Edit: September 01, 2010, 19:31:19 pm by baltoro 06 »

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #36 on: September 01, 2010, 20:54:45 pm »
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Non penso che una persona "cattiva" sia attratta dal Taiji, se proprio vuole fare questo tipo di attività sraà più facilmente attratto da sport da combattimento tipo Boxe, Full, Muay o quant'altro di simile, dove più facilmente potrà sfogare il suo istinto.

Non c'entro quasi niente in questa sezione, ma visto che si parla di boxe e thai vorrei precisare una cosa, soprattutto dato il carattere ambiguo del termine "cattiveria" in questo thread: una persona "cattiva" che viene a fare boxe o kick o thai, nella maggior parte dei casi dura poco, molto poco. E probabilmente poi si trasferisce allo stadio (o simili), dove più facilmente potrà sfogare il suo istinto.  :thsit:
How long? Not long.
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Offline Rev. Madhatter

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #37 on: September 01, 2010, 20:59:23 pm »
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Non penso che una persona "cattiva" sia attratta dal Taiji, se proprio vuole fare questo tipo di attività sraà più facilmente attratto da sport da combattimento tipo Boxe, Full, Muay o quant'altro di simile, dove più facilmente potrà sfogare il suo istinto.

Non c'entro quasi niente in questa sezione, ma visto che si parla di boxe e thai vorrei precisare una cosa, soprattutto dato il carattere ambiguo del termine "cattiveria" in questo thread: una persona "cattiva" che viene a fare boxe o kick o thai, nella maggior parte dei casi dura poco, molto poco. E probabilmente poi si trasferisce allo stadio (o simili), dove più facilmente potrà sfogare il suo istinto.  :thsit:

Shhhh!

qui quelli degli sdc hanno la fama di essere barbari sanguinari, reggici il gioco che ci conviene!

Altrimenti poi vengono a fare sparring e cross training e ce li ritroviamo in palestra!
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
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se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti

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rockyjoe

Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #38 on: September 01, 2010, 22:29:48 pm »
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si è arrivato anche a parlare di cattiveria...

a questo punto
perchè non parliamo delle elevate doti morali necessarie a una corretta pratica marziale?

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Offline Rev. Madhatter

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #39 on: September 01, 2010, 22:40:13 pm »
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si è arrivato anche a parlare di cattiveria...

a questo punto
perchè non parliamo delle elevate doti morali necessarie a una corretta pratica marziale?

Parliamo anche delle doti economiche...

Se uno nasce povero mica puo' permettersi di fare taiji...

Boxe o thai o valetudo a seconda di dove nasce gli permettono di salvarsi dalla povertà...

I poveri, che sono cattivi, e puzzano un po', fanno sdc.

I ricchi, buoni e colti taiji  :thsit:
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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insetto

Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #40 on: September 01, 2010, 23:27:26 pm »
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Ripeto, la cattiveria credo sia deleteria in un percorso di formazione del Tjq (che ti "costringe" a fare cose che uno cattivo se ne fotte di fare ;)  Sarei anche tentato di dire che ad una "persona cattiva" il Tjq non venga trasmesso (mi piace sognare).

In ogni caso, stai attento a non mitizzare, in maniera un pò immaginifica, una certa "animalità".

Si credo anche io che un tipo irruento e irrequieto non riuscirebbe a seguire un percorso ala tjq. Farebbe altro.

Credo che certi blocchi o remore a non far troppo male siano derivanti dal non aver vissuto certe esperienze per cui non confonderei chi non si fa troppi problemi in una situazione di pericolo da uno che se le cerca.
Credo che l'eta' faccia in generale la differenza (una sorta di selezione naturale dettata piu' dal caso che da una legge - me le cerco e piu' probabile che le trovo e magari trovo uno piu' forte di me).

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insetto

Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #41 on: September 01, 2010, 23:31:34 pm »
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Non penso che una persona "cattiva" sia attratta dal Taiji, se proprio vuole fare questo tipo di attività sraà più facilmente attratto da sport da combattimento tipo Boxe, Full, Muay o quant'altro di simile, dove più facilmente potrà sfogare il suo istinto.

Non c'entro quasi niente in questa sezione, ma visto che si parla di boxe e thai vorrei precisare una cosa, soprattutto dato il carattere ambiguo del termine "cattiveria" in questo thread: una persona "cattiva" che viene a fare boxe o kick o thai, nella maggior parte dei casi dura poco, molto poco. E probabilmente poi si trasferisce allo stadio (o simili), dove più facilmente potrà sfogare il suo istinto.  :thsit:

Capisco e in parte condivido la tua idea ma ti dico che in ogni dove ci sono palestre che cercano un questo tipo di "carattere" e spesso lo alimentano.
Ci sono palestre dove c'e' gente che non si fa problemi a far male al novizio di turno, atteggiamento accettato da chi la dirige.
Nella stragrande maggioranza non e' cosi lo so.

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insetto

Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #42 on: September 01, 2010, 23:34:47 pm »
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si è arrivato anche a parlare di cattiveria...

a questo punto
perchè non parliamo delle elevate doti morali necessarie a una corretta pratica marziale?

Parliamo anche delle doti economiche...

Se uno nasce povero mica puo' permettersi di fare taiji...

Boxe o thai o valetudo a seconda di dove nasce gli permettono di salvarsi dalla povertà...

I poveri, che sono cattivi, e puzzano un po', fanno sdc.

I ricchi, buoni e colti taiji  :thsit:

Non credo che uno stage di tjq sia piu' costoso di uno di bjj/wc/ecc., se compari analoghi istruttori/maestri. Non credo che in cina siano i ricchi a praticare AM, tjq compreso.

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insetto

Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #43 on: September 01, 2010, 23:37:21 pm »
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La 'cattiveria' non serve ed anzi ad un certo punto diventa deleteria per lo sviluppo nel Taijiquan

Pero' serve la DETERMINAZIONE ed il CORAGGIO di fare quello che e' necessario di fare

YM
Possiamo fare sofismi e chiamarla anche "intenzione" se vogliamo nobilitare il concetto...ma quello resta  :)

Mad,

se per te 'cattiveria' e 'determinazione' sono la stessa cosa allora ti chiedo se per arrivare ad un traguardo in una corsa quando si e' stanchi, per darsi da fare negli studi o per riuscire in generale nella vita e' necessaria la "cattiveria" ?

Se sono "cattivo" faccio del male ad una persona senza motivo, se sono "determinato" la uccido senza ripensamenti soltanto perche' non ho altra scelta

YM

Concordo pienamente.
Credo che ci sia una differenza sostanziale: una e' un'azione caotica, confusa, senza logica ("cattiveria") e l'altra focalizzata, precisa e razionalmente raggiunta ("determinazione").

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Offline Rev. Madhatter

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #44 on: September 01, 2010, 23:38:34 pm »
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si è arrivato anche a parlare di cattiveria...

a questo punto
perchè non parliamo delle elevate doti morali necessarie a una corretta pratica marziale?

Parliamo anche delle doti economiche...

Se uno nasce povero mica puo' permettersi di fare taiji...

Boxe o thai o valetudo a seconda di dove nasce gli permettono di salvarsi dalla povertà...

I poveri, che sono cattivi, e puzzano un po', fanno sdc.

I ricchi, buoni e colti taiji  :thsit:

Non credo che uno stage di tjq sia piu' costoso di uno di bjj/wc/ecc., se compari analoghi istruttori/maestri. Non credo che in cina siano i ricchi a praticare AM, tjq compreso.

Non voleva essere una risposta seria...


Comunque gli sdc avendo circuiti di professionisti permettono a certe persone di camparci
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