Ok ammettiamo che la nostra tecnica sia così superiore da permetterci il lusso di "immobilizzare" il cattivo aggressore, ora gli parliamo e gli spieghiamo che è stato cattivo e che non lo deve più fare.
Poi, e prima o poi lo si deve fare, lo lasciamo andare.
Ora che succede?
quello se ne va e ci saluta oppure si gira e ci attacca a tradimento?
e se in questo secondo caso non ho più la fortuna di immobilizzarlo e lui ha la meglio?
Una cosa è la palestra, una cosa è il dopo in tribunale, una cosa è la situazione reale.
Non è cattiveria il fargli male ma necessità, l'infierire quando si ha vinto, quella è cattiveria.
Poi l'amico avvocato serve sempre, me ne devo fare uno....
Altardit...tu fai un ragionamento classico da sezione difesa personale, che non è sbagliato, ma io sto cercando di dire un'altra cosa.
Sempre restando nel ns. esempio: tu affermi che BISOGNA lussarlo (tralasciando gli aspetti legali che poi sono un'altra storia); io dico che nella situazione specifica dell'esempio in oggetto, per lussarlo volutamente ci vuole una certa dose di "cattiveria dentro" che non tutti hanno.
Quello che sto cercando di mettere in relazione, che è uno degli argomenti del 3d, è che il Taiji secondo me sviluppa delle qualità che non sono il "ti lusso il braccio comunque" del ns. esempio.
Il filmato postato da YM nel suo 3d dove il tizio tira giù i pantaloni all'energumeno di turno non era stato postato a caso. Secondo me YM voleva proprio significare questo: il Taiji ti insegna a non essere monodirezionale. Attenzione......lo so che questo sembra un discorso da praticanti col pigiamino, ma ricordo a tutti le mie esperienze marziali per cui vi assicuro che non è così.
Il fatto è che da poco ho tralasciato lo Xin Yi per dedicarmi solo più al Taiji, e mi sto rendendo conto che la pratica mi porta verso un modo di vedere le cose in maniera diversa, un diverso approccio marziale. Che ripeto...non è il pigiamino e vedere la madonna.
Che ne pensate?