Taiji, pratica marziale e cattiveria

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Offline baltoro 06

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #165 on: September 08, 2010, 14:08:18 pm »
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per lussarlo volutamente ci vuole una certa dose di "cattiveria dentro" che non tutti hanno

chiedo scusa anticipata per la mia prossima frase ma purtroppo e' cio' che penso

per coloro che non hanno tale dose, non resta altro che la fuga o la fine

Capisco il tuo punto di vista che non è sbagliato.  :)

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MattiaBaldi

Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #166 on: September 08, 2010, 14:09:06 pm »
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Salino era per fare un esempio di non cattiveria e AM applicata contro una situazione reale.


Il ciccio non e' cattivo ma con un puno dato bene manda in fuga il bullo muscoloso.



mica male no?
 ;)


M.


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Offline Grisù70

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #167 on: September 08, 2010, 14:09:57 pm »
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M.

un pugno, tutto risolto

non e' sempre cosi'
se pratichi un'arte marziale valida e tu stesso ne hai compreso (ed allenato duramente) l'essenza...

dovrebbe sempre essere così.... :)

Grisù certo che basta un pugno,il problema è tutto quello che c'è prima che non va bene. ;)
a me il video invece è piaciuto tanto.....ma non tanto per la tecnica in se....quanto per lo spirito e l'esempio in generale....il tizio serenamente poteva dargli una craniata e fonderlo molto prima....invece è stato all'altezza ed ha reagito solo in estrema neccessità....

la cosa che più è degna di emulazione è l'ATTEGGIAMENTO del tizio...che si "conserva" e non abbassa lo sguardo.....

si può essere tecnicamente fortissimi sul tatami ma se non si hanno determinate qualità in strada è durissima....ed in strada incontri parecchia gente nevrotica e pericolosa (non per forza dei picchiatori professionisti)

lode alla quiete ed al buon senso  :)
Io sono un uomo libero in quanto riconosco l'umanità e la libertà di tutti gli uomini (e donne)che mi circondano. Rispettando la loro...rispetto la mia.
M. Bakunin

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Offline baltoro 06

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #168 on: September 08, 2010, 14:11:07 pm »
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M.

un pugno, tutto risolto

non e' sempre cosi'
se pratichi un'arte marziale valida e tu stesso ne hai compreso (ed allenato duramente) l'essenza...

dovrebbe sempre essere così.... :)

Grisù certo che basta un pugno,il problema è tutto quello che c'è prima che non va bene. ;)

Si, il tizio ha rischiato di brutto prima di decidersi a reagire.

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wolfbear571

Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #169 on: September 08, 2010, 14:12:36 pm »
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Ok ammettiamo che la nostra tecnica sia così superiore da permetterci il lusso di "immobilizzare" il cattivo aggressore, ora gli parliamo e gli spieghiamo che è stato cattivo e che non lo deve più fare.
Poi, e prima o poi lo si deve fare, lo lasciamo andare.
Ora che succede?
quello se ne va e ci saluta oppure si gira e ci attacca a tradimento?
e se in questo secondo caso non ho più la fortuna di immobilizzarlo e lui ha la meglio?
Una cosa è la palestra, una cosa è il dopo in tribunale, una cosa è la situazione reale.
Non è cattiveria il fargli male ma necessità, l'infierire quando si ha vinto, quella è cattiveria.

Poi l'amico avvocato serve sempre, me ne devo fare uno....  :gh:

Altardit...tu fai un ragionamento classico da sezione difesa personale, che non è sbagliato, ma io sto cercando di dire un'altra cosa.
Sempre restando nel ns. esempio: tu affermi che BISOGNA lussarlo (tralasciando gli aspetti legali che poi sono un'altra storia); io dico che nella situazione specifica dell'esempio in oggetto, per lussarlo volutamente ci vuole una certa dose di "cattiveria dentro" che non tutti hanno.

Quello che sto cercando di mettere in relazione, che è uno degli argomenti del 3d, è che il Taiji secondo me sviluppa delle qualità che non sono il "ti lusso il braccio comunque" del ns. esempio.
Il filmato postato da YM nel suo 3d dove il tizio tira giù i pantaloni all'energumeno di turno non era stato postato a caso. Secondo me YM voleva proprio significare questo: il Taiji ti insegna a non essere monodirezionale. Attenzione......lo so che questo sembra un discorso da praticanti col pigiamino, ma ricordo a tutti le mie esperienze marziali per cui vi assicuro che non è così.
Il fatto è che da poco ho tralasciato lo Xin Yi per dedicarmi solo più al Taiji, e mi sto rendendo conto che la pratica mi porta verso un modo di vedere le cose in maniera diversa, un diverso approccio marziale. Che ripeto...non è il pigiamino e vedere la madonna.
Che ne pensate?
Bel post, sono perfettamente d'accordo. L'azione giusta al momento giusto anche se in situazioni estreme spesso è fatale.
Cmq w la piemontesità!  :)


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Offline Kufù

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #170 on: September 08, 2010, 14:14:26 pm »
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M.

un pugno, tutto risolto

non e' sempre cosi'
se pratichi un'arte marziale valida e tu stesso ne hai compreso (ed allenato duramente) l'essenza...

dovrebbe sempre essere così.... :)

Grisù certo che basta un pugno,il problema è tutto quello che c'è prima che non va bene. ;)

Si, il tizio ha rischiato di brutto prima di decidersi a reagire.

estremamente concorde, ma per fortuna il bullo voleva solo intimorire
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Offline baltoro 06

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #171 on: September 08, 2010, 14:18:42 pm »
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sulla piemontesità ho forti dubbi  :D

sulla cattiveria continuo a sostenere che non c'entra nulla...

quando i cani vegani mi inseguivano ho fatto un salto che se rivedo il muro della villa ora non ci credo....con la cattiveria (di saltare) forse avrei saltato di meno....

il gesto marziale dovrebbe, per condizioni e presupposti, essere ISTINTIVO....l'istinto si manifesta puro e sincero nel non pensare....pensare di saltare, pensare di lussare...etc etc....

la cattiveria va bene per menare ma con altre forme e strumenti..e presupposti formanti...

il mio cagnone non è cattivo ma se vede un gatto ed io sono in mezzo tra lei ed il gatto...sono cazzi miei....senza cattiveria è possibile che mi fratturi più di un'articolazione................................


Si, d'accordo, ma dopo anni che si pratica la disciplina che pratichiamo ci dovrebbe influenzare in maniera profonda. Nel momento opportuno il cevervello rettiliano prende il comando della situazione eci fa agire d'istinto. Il problema è: la ns. pratica ha agito in maniera tanto profonda da influenzare il ns. cervello rettiliano oppure è rimasta ad un livello superficiale e all'atto pratico in realtà si reagisce malamente?
Un'altra cosa: ammesso di assimilare il Taiji in maniera profonda, COME ci fa reagire? Se ci fa reagire?

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Offline Grisù70

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #172 on: September 08, 2010, 14:19:26 pm »
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M.

un pugno, tutto risolto

non e' sempre cosi'
se pratichi un'arte marziale valida e tu stesso ne hai compreso (ed allenato duramente) l'essenza...

dovrebbe sempre essere così.... :)

Grisù certo che basta un pugno,il problema è tutto quello che c'è prima che non va bene. ;)

Si, il tizio ha rischiato di brutto prima di decidersi a reagire.

estremamente concorde, ma per fortuna il bullo voleva solo intimorire
secondo me ha rischiato molto di più il bullo....ma scherziamo?

da quella distanza e col nasino così a portata di cranio?

mah.... :)
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sabino_leone

Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #173 on: September 08, 2010, 14:19:42 pm »
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Salino era per fare un esempio di non cattiveria e AM applicata contro una situazione reale.


Il ciccio non e' cattivo ma con un puno dato bene manda in fuga il bullo muscoloso.



mica male no?
 ;)


M.



Mattia, chiamami pure come ti pare (Salino) Tornando alla mia risposta il problema non è la cattiveria o meno.Il ciccione corre troppi rischi in quel momento facendo avvicinare troppe volte il pirla.Poteva benissimo senza fargli troppo male neutralizzarlo mettendolo in condizioni di non nuocere.Per le mie esperienze lui è stato troppo superficiale.

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Offline Grisù70

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #174 on: September 08, 2010, 14:21:27 pm »
0
sulla piemontesità ho forti dubbi  :D

sulla cattiveria continuo a sostenere che non c'entra nulla...

quando i cani vegani mi inseguivano ho fatto un salto che se rivedo il muro della villa ora non ci credo....con la cattiveria (di saltare) forse avrei saltato di meno....

il gesto marziale dovrebbe, per condizioni e presupposti, essere ISTINTIVO....l'istinto si manifesta puro e sincero nel non pensare....pensare di saltare, pensare di lussare...etc etc....

la cattiveria va bene per menare ma con altre forme e strumenti..e presupposti formanti...

il mio cagnone non è cattivo ma se vede un gatto ed io sono in mezzo tra lei ed il gatto...sono cazzi miei....senza cattiveria è possibile che mi fratturi più di un'articolazione................................


Si, d'accordo, ma dopo anni che si pratica la disciplina che pratichiamo ci dovrebbe influenzare in maniera profonda. Nel momento opportuno il cevervello rettiliano prende il comando della situazione eci fa agire d'istinto. Il problema è: la ns. pratica ha agito in maniera tanto profonda da influenzare il ns. cervello rettiliano oppure è rimasta ad un livello superficiale e all'atto pratico in realtà si reagisce malamente?
Un'altra cosa: ammesso di assimilare il Taiji in maniera profonda, COME ci fa reagire? Se ci fa reagire?


le risposte uno se le da da solo.... :)
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Offline altardit

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #175 on: September 08, 2010, 14:23:01 pm »
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Un'altra cosa: ammesso di assimilare il Taiji in maniera profonda, COME ci fa reagire? Se ci fa reagire?

Credo che tu stia facendo un po di confusione, non è la disciplina che ci fa reagire, quella è solo un mezzo che ci da delle soluzioni, la reazione è data dalla persona.
Non è che se ho una 44Magnum quella mi fa reagire in un modo, sono io che decido di reagire usando la 44!
Poi per usare correttamente la 44 devo fare delle cose diverse da quelle che faccio con la beretta.

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Offline baltoro 06

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #176 on: September 08, 2010, 14:25:12 pm »
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Ok ammettiamo che la nostra tecnica sia così superiore da permetterci il lusso di "immobilizzare" il cattivo aggressore, ora gli parliamo e gli spieghiamo che è stato cattivo e che non lo deve più fare.
Poi, e prima o poi lo si deve fare, lo lasciamo andare.
Ora che succede?
quello se ne va e ci saluta oppure si gira e ci attacca a tradimento?
e se in questo secondo caso non ho più la fortuna di immobilizzarlo e lui ha la meglio?
Una cosa è la palestra, una cosa è il dopo in tribunale, una cosa è la situazione reale.
Non è cattiveria il fargli male ma necessità, l'infierire quando si ha vinto, quella è cattiveria.

Poi l'amico avvocato serve sempre, me ne devo fare uno....  :gh:

Altardit...tu fai un ragionamento classico da sezione difesa personale, che non è sbagliato, ma io sto cercando di dire un'altra cosa.
Sempre restando nel ns. esempio: tu affermi che BISOGNA lussarlo (tralasciando gli aspetti legali che poi sono un'altra storia); io dico che nella situazione specifica dell'esempio in oggetto, per lussarlo volutamente ci vuole una certa dose di "cattiveria dentro" che non tutti hanno.

Quello che sto cercando di mettere in relazione, che è uno degli argomenti del 3d, è che il Taiji secondo me sviluppa delle qualità che non sono il "ti lusso il braccio comunque" del ns. esempio.
Il filmato postato da YM nel suo 3d dove il tizio tira giù i pantaloni all'energumeno di turno non era stato postato a caso. Secondo me YM voleva proprio significare questo: il Taiji ti insegna a non essere monodirezionale. Attenzione......lo so che questo sembra un discorso da praticanti col pigiamino, ma ricordo a tutti le mie esperienze marziali per cui vi assicuro che non è così.
Il fatto è che da poco ho tralasciato lo Xin Yi per dedicarmi solo più al Taiji, e mi sto rendendo conto che la pratica mi porta verso un modo di vedere le cose in maniera diversa, un diverso approccio marziale. Che ripeto...non è il pigiamino e vedere la madonna.
Che ne pensate?
Bel post, sono perfettamente d'accordo. L'azione giusta al momento giusto anche se in situazioni estreme spesso è fatale.
Cmq w la piemontesità!  :)


Grazie per il "bel post". Comunque a situazioni estreme -> reazioni estreme.

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Offline Kufù

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #177 on: September 08, 2010, 14:27:22 pm »
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M.

un pugno, tutto risolto

non e' sempre cosi'
se pratichi un'arte marziale valida e tu stesso ne hai compreso (ed allenato duramente) l'essenza...

dovrebbe sempre essere così.... :)

Grisù certo che basta un pugno,il problema è tutto quello che c'è prima che non va bene. ;)

Si, il tizio ha rischiato di brutto prima di decidersi a reagire.

estremamente concorde, ma per fortuna il bullo voleva solo intimorire
secondo me ha rischiato molto di più il bullo....ma scherziamo?

da quella distanza e col nasino così a portata di cranio?

mah.... :)

nel senso che se partiva a picchiare prima il bullo piuttosto che l'eroe, il primo colpo era il naso segreto del drago nascente?
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #178 on: September 08, 2010, 14:33:54 pm »
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secondo me ha rischiato molto di più il bullo....ma scherziamo?

da quella distanza e col nasino così a portata di cranio?

mah.... :)

Beh...la cosa è reciproca, e nella situazione specifica era più facile che partisse l'aggressore e non l'aggredito.
Vedi......quello che vuole dire Sabino (almeno credo) è l'atteggiamento sbagliato dell'aggredito.
Tempo fa mi è successa una situazione analoga. Un tizio molto più grosso di me (chissà perchè mi attacco sempre con quelli più grossi) mi minacciava a breve distanza giusto come nel filmato. Ma la mia posizione ed attenzione era ben diversa: impercettibilmente mi sono subito messo fuori dal suo centro sulla diagonale rispetto a lui e di profilo.

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Offline Grisù70

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Re: Taiji, pratica marziale e cattiveria
« Reply #179 on: September 08, 2010, 14:34:11 pm »
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un pugno, tutto risolto

non e' sempre cosi'
se pratichi un'arte marziale valida e tu stesso ne hai compreso (ed allenato duramente) l'essenza...

dovrebbe sempre essere così.... :)

Grisù certo che basta un pugno,il problema è tutto quello che c'è prima che non va bene. ;)

Si, il tizio ha rischiato di brutto prima di decidersi a reagire.

estremamente concorde, ma per fortuna il bullo voleva solo intimorire
secondo me ha rischiato molto di più il bullo....ma scherziamo?

da quella distanza e col nasino così a portata di cranio?

mah.... :)

nel senso che se partiva a picchiare prima il bullo piuttosto che l'eroe, il primo colpo era il naso segreto del drago nascente?
no...

 (a picchiare ha iniziato comunque il bullo...)

mi riferisco al bullo che si avvicina troppo....secondo chi trovi al min 0:11 ti fa secco.....ti ritrovi in terra senza naso....l'eroe (come lo chiami tu) è in una posizione comodissima ed il bullo ha rischiato veramente tanto...

sai cosa è una craniata?

 in Sardegna è diffusissima....ci vuole un briciolo di cattiveria però  :)
Io sono un uomo libero in quanto riconosco l'umanità e la libertà di tutti gli uomini (e donne)che mi circondano. Rispettando la loro...rispetto la mia.
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