ARTI MARZIALI IN ETA' AVANZATA

Quote from: Ookamiyama on September 07, 2010, 08:57:08 am

Veramente per i cuccioli bastano gli scappellotti

(non interesserà a nessuno, ma Gibbs, come modi di fare, è il sosia di mio padre...)

Prendendo spunto da un 3d (i normali) aperto dal buon Fanchinna.  

Come possiamo continuare un'arte marziale in modo "ascendente" con l'obbiettivo di un costante miglioramento in età avanzata?

ciao a tutti, dico la mia,
credo che il lavoro marziale deve essere un tutt'uno col lavoro fisico/energetico, anche se le due cose possono essere scisse credo che la corretta associazione dei due lavori garantisca un corpo marziale in salute e attivo anche in età avanzata,

considerando che il corpo lavora per economia, la direzione di una corretta attiività che si prolunghi nel tempo deve passare da un lavoro inizialmente solo muscolare ad un lavoro sempre muscolare ma più fine, meno grossolano, dove sono interessati la piccola muscolatura, i legamenti e i tendini,
già in questo modo c'è grande economia di energia e una maggior forza in relazione ad un corpo in tensione tendineo/legamentosa e a sua volta rilassato, successivamente al lavoro energetico del qi,

vediamo se mi spiego meglio, riporto quanto scritto da un amico,

ci sono tre modi di usare il corpo e quindi tre livelli di pratica,

1- corpo esterno:  lavora utilizzando la grande muscolatura per il 95% e per il 5% i piccoli muscoli profondi, tendini e ossa,

2- corpo interno:  s'impara ad usare la struttura interna del corpo, 30% piccoli muscoli interni, 30$ tendini e legamenti, 30& scheletro, e solo il 10& grossa muscolatura

3- corpo energetico:  o lavoro interno energetico o struttura del qi, quindi fajin, tantien, uso del qi,

sono passaggi obbligati.

ora è vero che possiamo allenare solo l'aspetto fisico marziale oppure solo quello energetico senza divenire marzialmente attivi, credo che questo dipenda dalle scelte personali, ma se vogliamo diventare dei vecchietti capaci ancora di menare e in ottima salute le due cose devono integrarsi. almeno questo è il mio pensiero.

buona pratica a tutti Luca

Per quel che mi riguarda non esistono alternative a:

seguita ad allenarti come fossi un 20enne, con la consapevolezza corporale e tecnica di un 50enne.

I passaggi obbligati citati da Luca proseguono anche oltre i 50 anni.

Quindi seguitare ad allenarsi al massimo che le nostre stanche membra possono supportare.

E su tutto mantenere la voglia di migliorare quello che già abbiamo dato per acquisito.

In alternativa sedersi in un angolo a praticare (magari dando qualche consiglio se richiesto) e lasciare ai giovani (che si allenano)le redini della ferriera

Sabino ma il libro che deve uscire?

Sabino ma il libro che deve uscire?

Guarda abbiamo finito la traduzione e penso che per fine Ottobre sarà in commercio.In Francia sta avendo un grande successo,speriamo anche quì da noi.

Sabino ma il libro che deve uscire?

Quale libro?!? 

Io penso che una vera arte ti deve accompagnare per tutta la vita , in tutte le sue fasi .
Come i famosi tre colori ... quando sei giovinotto e' rosso , la passione,il furore e la voglia di confrontarsi [io,Raptox,Darth Penguin,Rockyjoe ?]. Poi il nero , la ricerca della tecnica, del perfezionamento e dell'approfondimento [Muteki ?].
Poi il Bianco , la pace, la vera essenza dell'arte, l'equilibrio[Ookamiyama,Miu ?].

Io penso che una vera arte ti deve accompagnare per tutta la vita , in tutte le sue fasi .
Come i famosi tre colori ... quando sei giovinotto e' rosso , la passione,il furore e la voglia di confrontarsi [io,Raptox,Darth Penguin,Rockyjoe ?]. Poi il nero , la ricerca della tecnica, del perfezionamento e dell'approfondimento [Muteki ?].
Poi il Bianco , la pace, la vera essenza dell'arte, l'equilibrio[Ookamiyama,Miu ?].

Beh iper, è un po' come la favola della cintura. 

Oppure dei colori del drago ....
insomma ., credo sia interessante il concetto

Io penso che una vera arte ti deve accompagnare per tutta la vita , in tutte le sue fasi .
Come i famosi tre colori ... quando sei giovinotto e' rosso , la passione,il furore e la voglia di confrontarsi [io,Raptox,Darth Penguin,Rockyjoe ?]. Poi il nero , la ricerca della tecnica, del perfezionamento e dell'approfondimento [Muteki ?].
Poi il Bianco , la pace, la vera essenza dell'arte, l'equilibrio[Ookamiyama,Miu ?].

Si però una volta raggiunto il bianco non dobbiamo pensare chè il tutto sia fatto, il nostro obbiettivo è ancora lontano e questo secondo me si può raggiungere solo attraverso l'allenamento costante.Mentre la maggior parte dei praticanti (bianchi) pensa di aver raggiunto la pensione per la quale si ha diritto ad una retta mensile da riscuotere. 

Certo sabino , ovviamente bisogna sempre allenarsi e migliorare tutti i giorni.
 

Quote from: Iperbole ( cuggino Scentful Apprentice ) on September 07, 2010, 21:57:27 pm

Io penso che una vera arte ti deve accompagnare per tutta la vita , in tutte le sue fasi .
Come i famosi tre colori ... quando sei giovinotto e' rosso , la passione,il furore e la voglia di confrontarsi [io,Raptox,Darth Penguin,Rockyjoe ?]. Poi il nero , la ricerca della tecnica, del perfezionamento e dell'approfondimento [Muteki ?].
Poi il Bianco , la pace, la vera essenza dell'arte, l'equilibrio[Ookamiyama,Miu ?].

Si però una volta raggiunto il bianco non dobbiamo pensare chè il tutto sia fatto, il nostro obbiettivo è ancora lontano e questo secondo me si può raggiungere solo attraverso l'allenamento costante.Mentre la maggior parte dei praticanti (bianchi) pensa di aver raggiunto la pensione per la quale si ha diritto ad una retta mensile da riscuotere. 

ok, condivido tutto

ma mi dite anche quali sono le tipologie di lavoro inerenti ai vari lavori??

quali parti del corpo lavorano col rosso, ilnero e il bianco
e secondo quale progressione??

ciuu

secondo me , ovviamente piu' si e' giovani e piu' si e' condizionati dalla resistenza fisica e da una corazza che funge benissimo, poi naturalmente ci si raffina piano piano nel tempo e si perde un'attitudine per acquistarne un'altra piu' profonda , poi quando oramai il fisico non consente piu' alcuni tipi di sforzo e' piu' facile allenare cose piu' radicali e intime ... e cosi' l'arte diventa di nuovo grezza riducendosi all'essenziale .

concordo... puoi mantenere una notevole scioltezza e velocità, ma non saranno mai i picchi raggiunti tra i 20 e i 30 anni... allora ti affidi all'esperienza, alla scaltrezza e a quello che meglio ti riesce.

concordo... puoi mantenere una notevole scioltezza e velocità, ma non saranno mai i picchi raggiunti tra i 20 e i 30 anni... allora ti affidi all'esperienza, alla scaltrezza e a quello che meglio ti riesce.

Non solo caro il mio sbarbatello.   Vi faccio un esempio:nell'esercizio del toro d'acciaio la totalità dei miei allievi non supera i 100 piegamenti alternando le braccia, io tranquillamente posso farne 400-500 senza fermarmi.Non penso sia solo esperienza, per raggiungere questi risultati io mi alleno almeno il triplo dei miei allievi e così facendo costruisco la forza.