Prendendo spunto da un 3d (i normali) aperto dal buon Fanchinna.
Come possiamo continuare un'arte marziale in modo "ascendente" con l'obbiettivo di un costante miglioramento in età avanzata?
ciao a tutti, dico la mia,
credo che il lavoro marziale deve essere un tutt'uno col lavoro fisico/energetico, anche se le due cose possono essere scisse credo che la corretta associazione dei due lavori garantisca un corpo marziale in salute e attivo anche in età avanzata,
considerando che il corpo lavora per economia, la direzione di una corretta attiività che si prolunghi nel tempo deve passare da un lavoro inizialmente solo muscolare ad un lavoro sempre muscolare ma più fine, meno grossolano, dove sono interessati la piccola muscolatura, i legamenti e i tendini,
già in questo modo c'è grande economia di energia e una maggior forza in relazione ad un corpo in tensione tendineo/legamentosa e a sua volta rilassato, successivamente al lavoro energetico del qi,
vediamo se mi spiego meglio, riporto quanto scritto da un amico,
ci sono tre modi di usare il corpo e quindi tre livelli di pratica,
1- corpo esterno: lavora utilizzando la grande muscolatura per il 95% e per il 5% i piccoli muscoli profondi, tendini e ossa,
2- corpo interno: s'impara ad usare la struttura interna del corpo, 30% piccoli muscoli interni, 30$ tendini e legamenti, 30& scheletro, e solo il 10& grossa muscolatura
3- corpo energetico: o lavoro interno energetico o struttura del qi, quindi fajin, tantien, uso del qi,
sono passaggi obbligati.
ora è vero che possiamo allenare solo l'aspetto fisico marziale oppure solo quello energetico senza divenire marzialmente attivi, credo che questo dipenda dalle scelte personali, ma se vogliamo diventare dei vecchietti capaci ancora di menare e in ottima salute le due cose devono integrarsi. almeno questo è il mio pensiero.
buona pratica a tutti Luca