Anch'io all'età di WW erano anni che mi allenavo 7 giorni su sette, 3-6 ore al giorno. (che unite alla lettura continua ed ai lavoretti per pagare le palestre, lasciano poco tempo alla scuola ed allo studio... infatti me la cavai con la logica e l'intuizione fino in terza, ma in quarta ripetei l'anno).
La chiamo fase di espansione, come una spugna che assorbe avidamente tutto.
Poi ebbi una fase di contrazione, riducendo al minimo indispensabile. Ma potevo farlo solo perchè mi ero prima espanso.
Come una spugna che sputa fuori l'acqua e trattiene sali minerali ed oligoelementi.
Ho fatto un sacco di cose inutili, tipo wu shu.
Il naso rotto con una ginocchiata a 16-17 anni da parte di un amico gracile, pianista ed ex ballerino di classica che faceva thai da sei mesi mi aprì gli occhi.
Il paradosso, è che io credevo che le arti marziali fossero sacre, e mi ci dedicavo con dedizione senza cercare l'efficacia immediata.
Tuttavia, dovendo insegnare a mio fratello ed a qualche amico a difendersi, gente non interessata alle arti marziali, insegnavo loro la roba giusta, mentre tenevo per me le puttanate basate sulle leggende cinesi.
Addirittura snobbavo i programmi semplici, brutali ed efficaci che filtravo per loro, basati sui colpi proibiti dei regolamenti sportivi e su concetti di distruzione degli attacchi e di entrate aggressive, testa, gomiti, ginocchia.
Anni dopo mi ritrovai a studiare quello che per anni avevo "insegnato" loro.