Un tempo costruivano le cattedrali senza mai aver studiato la teoria delle costruzioni. Si imparava nei cantieri. Cominciavi da garzone e poi, se eri bravo, imparavi a memoria certi schemi geometrici che ti consentivano di fare costruzioni anche molto grandi.
Sempre uguali, però. Magari enormi ma sempre fatte, in sostanza, allo stesso modo.
Appena cambiava qualche cosa, magari per caso, la cattedrale crollava. La volta della cattedrale di Chartres crollò almeno tre volte,e forse quattro, prima che per tentativi ed errori si ottenesse la curvatura giusta.
Adesso si studia la TEORIA delle costruzioni. La teoria ti consente di capire le cose SENZA dover fare l'esperimento. O almeno con esperimenti molto limitati. La teoria è obbligatoria per padroneggiare cose complicate e/o pericolose: non ci sarebbe modo di fare tante prove.
Lo stesso io lo penso che la DP: di fronte a dei casi potenzialmente illimitati nella loro varietà ritengo sia inutile cercare di studiare (ed allenarsi per) tutti i casi possibili. Nemmeno se lo facciamo di mestiere ce la faremmo mai. Così secondo me ci conviene avere un bagaglio marziale solido magari di origine sportiva con le botte vere o semivere e poi studiare la teoria del comportamento umano, leggere la cronaca nera e dibattere di tutte le tattiche psicologiche possibili così da avere la mente sveglia e creativa per poter improvvisare sul momento.