Io ho studiato aikido un tre anni circa, posso dire che come applicazione strettamente dp, secondo me offre poche possibilità rispetto ad un arte\sistema comprendente molte percosse o assimilabili.
Tuttavia, impedire ad uno di massacrarti solo con leve e controlli, non è impossibile, dopo moooooolta pratica, soprattutto se sei abile nei tencan e nelle deviazioni degli attacchi.
Posso anche andare diretto di karate, da due a cinque tecniche ed il poveraccio è per terra, incapace o quasi di rimettersi in piedi, ma l'art.52 del C.P. avrebbe di che ridire, vedi la metro di roma recentemente.
Una cosa corretta è una giusta via di mezzo, più aikido possibile, compatibilmente con le esigenzer ambientali, dunque un paio di colpetti sui kiusho per "ammorbidire" la resistenza, eccoci già molto più vicini alla legge.
Tra l'altro, il buon Sung ci ha dimostrato sul tatami che, l'aikido, è si un'arte dolce e dinamica, che accompagna uke in maniera non lesiva, ma che senza tanti fronzoli, con poco o nulla di diverso, salvo da fermezza e la decisione nell'applicare, altro che dolce... è acida, ma nemmeno poco
Ben ricordo il concetto espresso dal bravo Sung, e devo dire che, se inserito in un corso dp, quindi fuori dell'arte canonica, può rivelare molte piacevoli sorprese anche ai patiti di reality based...
in tatami veritas dicevano un tempo....