Dal punto di vista dello yoga la forza di gravitá gioca un ruolo fondamentale nella pratica che poi diventa vita di tutti i giorni.
Un libro che ne tratta in modo specifico é "Awakening the Spine: The Stress-free New Yoga that Works with the Body to Restore Health, Vitality and Energy" di Vanda Scaravelli, una maestra di yoga che ha studiato con nomi di alto livello nello yoga.
Secondo le sue ricerche, la forza di gravitá ha un'azione sulle piante molto simile a quella che ha sull'uomo.
Prendiamo come esempio un albero, il quale é composto dalla parte superiore, troco e rami, e quella inferiore, radici.
La jiunzione tra le due parti é il punto in cui l'albero tocca il suolo.
Nell'uomo questa parte é la vita.
Facendo diversi studi, é risultato che un albero si estende sia verso l'alto e sia verso il basso.
Alcuni esperimenti hanno provato che si puo modificare la direzione di queste due forze opposte, imprimendo una forza esterna superiore a quella gravitazionale.
Ecco che hanno fatto degli esperimenti con la forza centrifuga dove delle piantine crescievano in entrambi i lati ma in mofdo orrizzontale.
Appena peró questa forza esterna veniva interrotta il senso delle due forze tornava verticale.
Arrivando al punto, noi mentalmente ostacoliamo queste 2 forze opposte e giá solo pensando ai piedi come radici che spingono verso il basso, e la testa come rami che spinge verso l'alto, é suffucente per riportare in modo naturale l'azione della forza di gravitá.
Nel libro é spiegato che il tallone ha molta importanza, in quanto la linea di forza va dal tallone alla punta della testa.
Pertanto quando si cammina bisognerebbe dare importanza alla forza esercitata sul tallone per "estendere le radici" verso il sottosuolo.
Trvo una discordanza con l' yi quan, in quanto con 3picchi hi potuto vedere il modo di camminare utilizzato da questa splendida disciplina, ma loro fanno esattamente il contrario, cercando di avanzare con la punta del piede anziché col tallone.
L'idea é appunto quella di sentire ste due forze tirare in direzione opposta, 2 forze che hanno origine nella vita.
Questo per raddrizzare la schiena il piu possibile.
Il libro poi propone un percorso storico dove si vedono chiaramente nei referti egizi che pure loro davano molta importanza alla schiena dritta, molte immagini infatti raffigurano persone quasi anormali da quanto sono dritti.
In piu in alcuni dipinti si vedono delle asana molto simili a quelle dello yoga.
Ritornando alla forza di gravitá quindi, non va vista solo come una forza unidirezionale (in realtá lo é se presa se stante), ma all'effetto che ha sulle piante e sull'uomo, quindi 2 forze opposte.
quella che discuti qui è la parte relativa alla statica.e va bene.concorda con la visione cinese.
l uso dell avampiede è ciò che conferisce dinamica al modello che hai espresso..
É proprio qua che sta la differenza, per lo yoga é corretto usare il tallone non l'avampiede.
Particolare attenzione viene data al tallone, e all'articolazione della caviglia in questo processo naturale.
Per esempio un altro sintomo di "ostruzione", é la poca escursione dell'articolazione della caviglia, soprattutto sull'asse frontale,
quindi
in questa direzione
senza tenere i piedi aperti ovviamente
ma qua si vede solo un lavoro di allungamento senza nessuna espressione di forza
e in questa
Da qui ne deriva un'apertura del bacino sempre sull'asse frontale
Quindi il tallone per lo yoga é importantissimo (c'é un passaggio storico che fa vedere ome anche i greci avevano individuato il tallone come chiave per naturalizzare il corpo).