Che l'energia generata sia risibile, paragonata a quella di un boxeur, è più che palese. Tuttavia bisogna considerare che i 2 studi sono fatti in maniera da produrre risultati diversi - ovvero - il maestro di taiji viene misurato a vuoto, mentre il boxeur viene misurato in base all'impatto del pugno sul dinamometro.
La cosa interessante da uno studio condotto sulla meccanica del taiji è secondo me capire in cosa si differenzia il "motore" che genera l'energia cinetica risultante, rispetto alla boxe (e alla maggior parte degli stili marziali). Perché da tutto ciò che ho letto mi pare di aver capito che sta tutta li la differenza.