Beh sono d'accordo anche io. Chi ha mai sostenuto il contrario ? Comunque certo uno che l'ha sostenuta davvero può parlare con maggior cognizione di causa rispetto a me e te. Indubbiamente si avvicina allo scopo originario del Jissen Karate : perseverare nella difficoltà a costo della vite e della salute. Tutti vogliamo fare i guerrieri , i samurai ma poi diciamo che la salute è importantissima... beh vi do una notiziona : se i guerrieri fossero salutisti non andrebbero in guerra. Forse è meglio considerarsi sportivi , amatori , hobbisti piuttosto che samurai
Pur rispettando la tua opinione, che da ragazzino condividevo, mi permetto di prendermi una licenza poetica mandandoti affan...
E ti spiego anche il perchè, ovviamente.
Tutti diciamo che "siamo guerrieri", tutti vogliamo fare i Samurai, è vero, ma guarda che loro per primi non erano mica fessi sai?
Il buon M° Musashi, autore del "libro dei cinque anelli", sostiuene che "il vero guerriero non è colui che vince mille duelli, bensì quello che vincere senza combattere", e se te lo dice uno che è considerato "il Re del katana" direi che non c'è trippa per gatti.
Proseguendo, il termine samurai, tradotto significa "colui che serve", diciamo che era uno incaricato di mantenere l'ordine, sorvegliare valori, scortare personalità e, quando richiesto, mettere l'armatura e darsi alla guerra.
Oggi li chiamiamo guardie giurate, solo che questi non vanno in guerra, per il semplice comando del loro Daimio.
Quanto alla guerra, puoi liberamente scegliere se andare al fronte o al muro, quindi da vile muori di verto, da eroe forse no, comunque sia nessuno sano di mente ci va deliberatamente, solo per far vedere quanto è bravo ad uccidere.
Ecco dunque che si spiega anche il detto "gli eroi sono tutti giovani e belli".
Infatti, solo i ragazzi giovani come te, hanno ancora un cervello che li induce al celodurismo, cioè si ficcano volontariamente nei guai con azioni che i sano di mente di solito non fanno.
Concludendo, il guerriero non è guerriero perchè va alla guerra, ma perchè è un uomo che sa qual'è il suo dovere, sa disporre le sue priorità, che non mettono necessariamente la vita al primo posto.
Ma soprattutto, il guerriero è un uomo che prende su di se tutto il peso delle sue scelte, delle sue decisioni e delle sue azioni, scusandosi quando queste risultano essere clamorosamente errate.
Quindi non sono guerrieri i politicanti di questi ultimi dieci anni, che non ammettono i propri errori nemmeno davanti all'evidenza dei fatti.
Non lo sono quei certi operanbti c he, protetti dal gruppo, dal casco, dal fazzoletto o maschera antigas e dalle Istituzioni, si abbandonano volentieri a sadica violenza, molto spesso ingiustificata.
O quanto meno eccessiva in rapporto alla reale necessità del momento, vedi Napoli nei dintorni delle discariche.
Quindi sono sportivi quelli che fanno le gare, senza per questo non avere la coerenza e correttezza simili a quelle del guerriero.
Sono amatori quello che lo fanno per passare il tempo, o come alternativa ad altre attività, senza per questo non avere la correttezza e la coerenza simili a quelle del guerriero.
Sohno hobbysti quelli assimilabili agli amatori, che magari per hobby, vanno anche a cercare e leggere pubblicazioni inerenti, senza per questo non avere la correttezza e la coerenza simile a quella del guerriero.
Pertanto puoi anche non praticare affatto le AM ed essere comunque un guerriero, il guerriero è in te, oppure non c'è, il celodurismo che ti porta a fare inutili, pericolose ma comunque rispettabilissime prove come quella dei "cento uomini", non lo dimostrano ne provano, sono effettivamente inutili.
Se però ti piacciono, falle pure, ci mancherebbe