Senza il
necessario back ground di cui scrivi, non avresti inserito nella memoria rettiliana il karate, grazie al quale ora insegni quel che insegni.
A questo non hai pensato?
Come vedi il problema che scrivi c'è, la tua obiezione è giusta, ma la tua radice è comune alla nostra.
Il problema, carissimo, non è il fatto AM solo formalità DP solo praticità.
Il problema è "
quale AM fai", perchè disgraziatamente, dire che uno fa karate, è dire tutto e nulla.
Io conosco un karateka pluricampione Italiano fijlkam, il quale ha sempre e solo fatto kumite, nemmeno sa cosa sia ed a cosa serva un kata.
Veloce e preciso certo, ma prevedibile, perchè più diu quiei due calci e due pugni, non sa fare, essendo le uniche cose che ha ripetuto fin molto oltre la nausea.
Io delle gare me ne frego, se mi vieni vicino e posso afferrarti, ti afferro, non ti mollo, ti meno e ti sbatto per terra, il "garateka", non saprebbe minimamente come reagire.
Se tiri il classico cartone, facile che entro in tai sabaki e ti stendo con una craniata sul naso, oppure ti spezzo il gomito con un bloccaggio, o magari evado e ti spingo in mezzo alla strada, cose che il garateka non sa nemmeno che esistano.
Tu sai di cosa parlo, perchè ti hanno insegnato quello che ora tu insegni, cosa non fatta mentre facevi karate, oppure fatta in maniera marginale e sporadica.
Comunque sia, finchè non sai fare una tecnica senza pensarla, non sai farla, questo vale per il karate come per tutti i tipi di DP di questo mondo, è fisilogico.