quindi ha senso dire che, parte delle problematiche accademiche del JKD, siano dovute alla mancanza di un organo che ne supervisionasse la diffusione e l'insegnamento fin dall'inizio e da gente che, per moda e comodità, si è inventata e ha proposto un jkd personale pur non avendone nessuna base?
E' così.
ora io non conosco proprio il JKD, ma credo che pur se in evoluzione continua, debba avere dei concetti di base fissi, sempre parlando nel concreto delle tecniche. ora vedendo la realtà attuale di moltissime scuole, non sembra sia così perchè veramente ognuno fa "quello che vuole"
questo è un giudizio mio da profano, con un occhio poco allenato alla materia, proprio vedendo la cosa da fuori....
Ed è così anche questo.
le persone che hanno vere capacità analitiche
soprattutto in questo settore
sono pochissime
Vero.
lasciare il superfluo e prendere l'utile è giustissimo
ma non è da tutti
Quello che vorrei che capiste è che io, Nicola, non studio e non ho studiato tutte le discipline di confronto, dopodiché mi sono messo a scartare il superfluo e tenere l'utile, né mi sono messo a evolvere alcunché in funzione delle nuove tendenze, discipline, etc. Mercoledì in palestra non mi metterò a studiare le tecniche che ha fatto vedere John al seminario per poi modificarle ed evolverle chiamandole jkd.
Ho studiato e studio il jkd, che ha tecniche proprie.
Se poi mi chiedono, come fanno spesso, a che diavolo somiglia il jkd, dico che il modo di muoversi è molto simile alla scherma, che ha influenzato assieme alla boxe l'elaborazione di quest'arte.
Inoltre il concetto di evoluzione continua che citate non è riferito al tipo di tecnica, ma alla pulizia del gesto, alla perfezione massima unita alla concretezza, al miglioramento delle capacità atletiche, motorie, di tempismo, di adattamento all'avversario, di precisione.