Aivia, visto che in alcuni tuoi interventi sembri una via di mezzo tra Dexter Morgan e il dottor Lightman di Lie to me , anche stavolta mi spaventa un po' ammetterlo ma son d'accordo con te.
Mi interesserebbe aver maggiori ragguagli su
- come e dove ferirsi e come lasciare più segno che danno.
- farsi portare al pronto soccorso per essere refertati subito: cosa dire, cosa non dire e come agire.
per le eventuali ricostruzioni successive agli atti.
Per esempio eseguire velocemente alcune cadute in avanti sull'asfalto, e laterali slanciate, che strappano leggermente i vestiti e creano leggere abrasioni, ma espanse, nelle braccia e nelle zone di contatto del corpo. Sono i segni di quando ti hanno preso a calci dopo averti buttato in terra.
Il tuo avambraccio spinto a forza dentro la sua bocca lascia il segno dei denti di quando ti ha morsicato.
Graffiarti la faccia non è difficile, e se non c'è omicidio non andranno a cercare tue tracce sotto le sue unghie.
Ma il tocco di classe è una bella e insanguinata graffiata lacero contusa a lato del collo, sotto endorfine non la senti e riporti un segno enorme, arrossatissimo e segno di una presa alla gola: minaccia mortale.
L'arcata sopraccigliare si spacca facilmente e riempie di sangue il viso, poi con un paio di punti scompare.
Il labbro si spacca facilmente e si gonfia molto.
Qualche zampata in faccia, lo zigomo si apre in un attimo, contro lo spigolo di una colonna sbattere strofinando l'esterno dell'avambraccio crea le abrasioni e le contusioni dei colpi da cui ti sei difeso mentre eri a terra.
Strappare tutta la camicia dal collo, o la maglia, è il segno di quando eri riuscito a scappare ma ti hanno preso da dietro e trascinato. Il proprio portafogli può essere messo addosso a loro, perché era un'aggressione a scopo di rapina, alla quale hai acconsentito cercando di evitare la violenza, ma c'erano pochi soldi e se la sono presa.
Bisogna dire che ti sei sentito in pericolo di vita, che hai visto buio e ti sei messo a picchiare alla cieca sperando di crearti un varco per scappare, che c'eri quasi riuscito ma ti hanno afferrato e trascinato a terra, poi preso a calci. Hai continuato disperatamente a picchiare alla cieca per riuscire a scappare poi quando hai aperto gli occhi hai visto quegli esseri umani a terra ed hai subito chiamato i soccorsi per loro, perché per te stesso dalla paura nemmeno ti eri accorto di essere così ferito, non sentivi nemmeno più male. Se dicono che è strano che tu eri alla cieca, bisogna dire che quando ti hanno colpito il maso hai lacrimato molto e non riuscivi a tenere gli occhi aperti.
Non bisogna dire che ti sei difeso, non bisogna dire che gliele hai date, non bisogna dire che combatti nelle gabbie o che fai arti marziali, non bisogna dire che hai vinto, non bisogna ricordare come li si è colpiti e dove, bisogna solo parlare di come ci si è sentiti in pericolo di vita e di come la reazione sia stata spontanea e automatica.
Una cosa che viene spontanea ma che andrebbe assolutamente evitata per non essere sorpresi nell'atto, è orinare sui corpi pestati degli aggressori.
Per qualche motivo, che quando sarò Imperatore d'Europa abolirò, l'orinare sui corpi morti o privi di sensi è considerato un atto immorale, quando invece viene spontaneo e naturale a qualsiasi maschio sano.
Stessa cosa per l'impellenza di mast. che si ha subito dopo, è naturale e va ascoltata come un normale impulso, ma andrebbe spostata nel tempo a quando si rientra a casa, e possibilmente assistita. Soprattutto bisogna evitare di sfogarla, come verrebbe spontaneo, montando i corpi.
E' difficile spiegare in tribunale come in 354 specie animali compresa la nostra, questo sia un rituale di dominazione post scontro evoluto in milioni di anni.
Quelli credono che l'evoluzione sia il numero di cavilli legali di una società.
Il concetto è: non ti sei difeso. Non ti stavi difendendo. Stavi cercando di scappare, di aprirti un varco, ma eri chiuso all'angolo. Nel mezzo di uno spiazzo non ci sono angoli? In quel caso eri a terra, quindi con le spalle al muro in ogni caso.