Il chi sao a "pressione zero"

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Offline beppegg

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Re: Il chi sao a "pressione zero"
« Reply #30 on: October 22, 2010, 17:44:00 pm »
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mmmmhm io sinceramente non sarei molto d'accordo, o meglio non in maniera "esclusiva".

Dico questo riferendomi a quelle che sono le finalità dell'esercizio "chi sao". Per quanto mi è dato sapere (e spero di saperlo bene, perché questo è quanto bado durante l'allenamento con tale esercizio) nel chisao si impara a gestire il contatto con l'avversario, aggirando/evitando le sue linee di forza per poter effettuare la nostra azione offensiva.

Supponendo che questo sia corretto, ai fini della nostra discussione traggo principalmente due conclusioni:

1) Il Chi sao non interviene assolutamente durante la fase di "intercettazione del pugno", sia che lo si intercetti con i denti sia che lo si intercetti con le mani. Nella fortunata ipotesi di intercettare con le mani, avremo costruito un ponte con l'avversario: se siamo anche abbastanza abili dal "percorrerlo" riuscendo ad accorciare le distanze ed acquisire il controllo della posizione (contatto di gamba, controllo del gomito, angolo cieco e tutti i bei discorsi che sappiamo), a quel punto inizieremo ad usare le abilità sviluppate nel chisao per mantenere un predominio strategico sulla distanza che dovrebbe essere il nostro ambito di specializzazione. Se invece non riuscissimo a percorrere il ponte, pazienza: dovremo tentare di nuovo sul successivo attacco o provare ad impostarlo noi direttamente di rimessa (o qualsiasi altra cosa ci sembri appropriata al momento). La mia conclusione è quindi: non ha senso dire "applichiamo pressione zero perché gli attacchi sono a pressione zero", dal momento che in fase di "schermaglia" il chi sao non c'entra affatto.
2) Penso che come in tutte le cose, l'acquisizione di una maggiore abilità porta inevitabilmente alla raffinazione del concetto o della pratica: mentre il mio Sifu o i miei Sihing (;) ) sono in grado di percepire e reagire a pressioni leggerissime, lo stesso non si può dire per me (purtroppo :P). Il mio chisao sarà molto più "pesante", perché ho bisogno di uno stimolo maggiore per causare una reazione, la quale sarà molto spesso esagerata; con il tempo mi basteranno stimoli minori che causeranno reazioni più precise, e questo porterà ad un chisao più leggero. Per cui, io penso che la pressione giusta nel chisao è quella minima sufficiente a poter lavorare le risposte. Nè più, né meno.
Dio c'è, ma non sei tu: Rilassati!!!!

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Offline GiBi

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Re: Il chi sao a "pressione zero"
« Reply #31 on: October 22, 2010, 18:17:31 pm »
0
mmmmhm io sinceramente non sarei molto d'accordo, o meglio non in maniera "esclusiva".

leggendo il tuo intervento invece pare che siamo daccordo, ma forse mi sono espresso male io.

nel chisao si impara a gestire il contatto con l'avversario, aggirando/evitando le sue linee di forza per poter effettuare la nostra azione offensiva.

Ci siamo. Si impara a gestire la fase di contatto. Non come ci si arriva, come giustamente e correttamente esponi tu

 
1) Il Chi sao non interviene assolutamente durante la fase di "intercettazione del pugno", sia che lo si intercetti con i denti sia che lo si intercetti con le mani. Nella fortunata ipotesi di intercettare con le mani, avremo costruito un ponte con l'avversario: se siamo anche abbastanza abili dal "percorrerlo" riuscendo ad accorciare le distanze ed acquisire il controllo della posizione (contatto di gamba, controllo del gomito, angolo cieco e tutti i bei discorsi che sappiamo), a quel punto inizieremo ad usare le abilità sviluppate nel chisao per mantenere un predominio strategico sulla distanza che dovrebbe essere il nostro ambito di specializzazione.


I più NON sarebbere daccordo con questa tua affermazione
Se invece non riuscissimo a percorrere il ponte, pazienza: dovremo tentare di nuovo sul successivo attacco o provare ad impostarlo noi direttamente di rimessa (o qualsiasi altra cosa ci sembri appropriata al momento).

In quanto la riterrebbero una fase (seppure di pochi istanti) di "scherma" reputata assente nel Wx. Io invece la condivido appieno, anche perchè l'altra opzione sarebbe lanciarsi  a kamikaze.

La mia conclusione è quindi: non ha senso dire "applichiamo pressione zero perché gli attacchi sono a pressione zero", dal momento che in fase di "schermaglia" il chi sao non c'entra affatto.

Esattamente. Io infatti sono CONTRO gli attacchi (di striking) all'interno del chi sao, in quanto gli stesi sono viziati da distanze e posizioni non realistiche. Dire a pressione zero in effetti è fuorviante, occorre specificare "senza forzare con dei colpi di striking.

Stessa linea di pensiero, quindi.

  ;)

« Last Edit: October 22, 2010, 18:21:27 pm by GiBi »

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rockyjoe

Re: Il chi sao a "pressione zero"
« Reply #32 on: October 22, 2010, 18:35:46 pm »
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questo che dici è evidente,ma secondo me la persona che l ha detto si è perso per strda alcune sfumature

non essere ermetico su...  :)
ma chi fa almeno il sistema Leung Ting,gli altri non parlo perchè non so,dovrebbe sapere che nei drill didattici del chi sao si passa dal contatto al non contatto,al riprendere il contatto.il rimanere attaccato nel chi sao non è un obbiettivo,o non sempre:è il risultato di "pressioni"sullo stesso punto,anzi meglio,sull uso di una struttura uguale e di angoli di ingaggio uguali e/o complementari.in realtà non sono 2 forze che si incontrano,o non in modo diretto.sono piuttosto 2 strutture che si incontrano,e questo non è forza contro forza.la forza opera in modo diretto,la struttura opera in modo indiretto e in piu direzioni contemporaneamente,perchè non si basa sulla forza monodirezionale dei muscoli,e crea intorno a sè una sfera..

non cadiamo nell errore di chi pensa che ad esempio se dico chi gerk,questo voglia necessariamente giocare su una gamba sola usando l altra per giocare tenendola sempre su..

per il momento oltre questo non vado,se no mi danno dell arretrato..

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Offline GiBi

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Re: Il chi sao a "pressione zero"
« Reply #33 on: October 22, 2010, 18:57:43 pm »
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ma chi fa almeno il sistema Leung Ting,gli altri non parlo perchè non so,dovrebbe sapere che nei drill didattici del chi sao si passa dal contatto al non contatto,al riprendere il contatto.il rimanere attaccato nel chi sao non è un obbiettivo,o non sempre:

daccordo, ma questo è un altro discorso.

Converrai con me che per quanto ci si "attacchi e stacchi" dal compagno di allenamento, timing posizione e distanza (i capisaldi di un buon attacco) sono già stabiliti nel chi sao, quindi parlare di "attacchi di striking" (che appunto prevedono di base un lavoro di timing posizione e distanza) e quindi delle relative difese è quantomeno fuorviante.

 
non cadiamo nell errore di chi pensa che ad esempio se dico chi gerk,questo voglia necessariamente giocare su una gamba sola usando l altra per giocare tenendola sempre su..

Allo stesso modo non si faccia l'errore quando parlo di "fase lottatoria" di pensare che si tratti di fare proiezioni di anca o sgambetti  ;)

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rockyjoe

Re: Il chi sao a "pressione zero"
« Reply #34 on: October 22, 2010, 19:18:53 pm »
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ma chi fa almeno il sistema Leung Ting,gli altri non parlo perchè non so,dovrebbe sapere che nei drill didattici del chi sao si passa dal contatto al non contatto,al riprendere il contatto.il rimanere attaccato nel chi sao non è un obbiettivo,o non sempre:

daccordo, ma questo è un altro discorso.

Converrai con me che per quanto ci si "attacchi e stacchi" dal compagno di allenamento, timing posizione e distanza (i capisaldi di un buon attacco) sono già stabiliti nel chi sao, quindi parlare di "attacchi di striking" (che appunto prevedono di base un lavoro di timing posizione e distanza) e quindi delle relative difese è quantomeno fuorviante.

 
non cadiamo nell errore di chi pensa che ad esempio se dico chi gerk,questo voglia necessariamente giocare su una gamba sola usando l altra per giocare tenendola sempre su..

Allo stesso modo non si faccia l'errore quando parlo di "fase lottatoria" di pensare che si tratti di fare proiezioni di anca o sgambetti  ;)
so bene dove vuoi arrivare e sono d accordo.
ma quando fai chi sao libero e non segui delle sequenze fisse e ti stacchi,per me direi che stai ancora lavorando nel chi sao.non essendo previsti attacchi e difese,se anche non fosse la realtà(ma chi è che riesce a ricreare la realtà!)è un ottimo allenamento,no?


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Offline GiBi

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Re: Il chi sao a "pressione zero"
« Reply #35 on: October 22, 2010, 19:29:36 pm »
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so bene dove vuoi arrivare e sono d accordo.
ma quando fai chi sao libero e non segui delle sequenze fisse e ti stacchi,per me direi che stai ancora lavorando nel chi sao.non essendo previsti attacchi e difese,se anche non fosse la realtà(ma chi è che riesce a ricreare la realtà!)è un ottimo allenamento,no?
[/quote]

Certo che è un ottimo allenamento!!

L'importante è comprenderne l'utilizzo e la funzione. Mi sembra di capire che la vediamo allo stesso modo.  ;)

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rockyjoe

Re: Il chi sao a "pressione zero"
« Reply #36 on: October 23, 2010, 12:32:53 pm »
0
diciamo che un buon 95% lo condividiamo!

;)

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Offline Genpachi

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Re: Il chi sao a "pressione zero"
« Reply #37 on: November 07, 2010, 02:28:59 am »
0


appena percepisco contatto, lo mantengo senza spingere, se e' l'avversario a spingere mi muovo (magari attorno) al fine di non contrastare la sua forza (fino al punto che il mio pelo che contatta il suo braccio non deve ne' corcersi ne' piegarsi)

possibile?

sostengono di si
E perchè non spingere, dove per spingere si intenda "trasmettere" la forza, non premere, al fine di influenzare l'equilibrio dell'avversario?

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Offline Kufù

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Re: Il chi sao a "pressione zero"
« Reply #38 on: November 08, 2010, 10:00:44 am »
0
E perchè non spingere, dove per spingere si intenda "trasmettere" la forza, non premere, al fine di influenzare l'equilibrio dell'avversario?

(io sono per il deflettere, ma se tu parlassi con chi ho parlato io, ti risponderebbe -> )

con la tua spinta l'avversario avverte la tua posizione, tramite i segnali del tatto che sono piu' veloci di quelli della vista
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Offline Darth Dorgius

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Re: Il chi sao a "pressione zero"
« Reply #39 on: November 08, 2010, 10:06:25 am »
0
con la tua spinta l'avversario avverte la tua posizione, tramite i segnali del tatto che sono piu' veloci di quelli della vista

Bisogna spingere e trasmettere una sensazione di inesorabilità. :P
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.


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Offline Dynamic

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Re: Il chi sao a "pressione zero"
« Reply #40 on: March 01, 2011, 16:38:07 pm »
0
questo che dici è evidente,ma secondo me la persona che l ha detto si è perso per strda alcune sfumature

Ciao a tutti  :sur:

Rocky ancora con queste sfumature :P
"Change involves carrying out an activity against the habit of life"

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rockyjoe

Re: Il chi sao a "pressione zero"
« Reply #41 on: March 01, 2011, 16:41:53 pm »
0
questo che dici è evidente,ma secondo me la persona che l ha detto si è perso per strda alcune sfumature

Ciao a tutti  :sur:

Rocky ancora con queste sfumature :P
benvenuto!

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Offline Dynamic

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Re: Il chi sao a "pressione zero"
« Reply #42 on: March 01, 2011, 16:46:53 pm »
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con la tua spinta l'avversario avverte la tua posizione, tramite i segnali del tatto che sono piu' veloci di quelli della vista

Non so con chi hai avuto contatti... ho letto che citavi Demann ...

Comunque...  chi ti ha "illustrato" questo sistema (diciamo di derivazione -diretta/indiretta- Demann) ha fatto un pò di confusione... la "sensibilità tattile" non c'entra nulla. E' però vero che è più "facile" capire cosa sta facendo un avversario se quest'ultimo ci "regala" molta pressione (o anche poca se teniamo conto della incapacità generale di comandare il proprio movimento)...
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Offline Kufù

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Re: Il chi sao a "pressione zero"
« Reply #43 on: March 01, 2011, 16:51:34 pm »
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Non so con chi hai avuto contatti... ho letto che citavi Demann ...

poiche' Demann e' stato citato a me (io personalmente lho solo visto in un pezzo di video)

Comunque...  chi ti ha "illustrato" questo sistema (diciamo di derivazione -diretta/indiretta- Demann) ha fatto un pò di confusione... la "sensibilità tattile" non c'entra nulla.

e' possibile anche che abbia capito male io
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Re: Il chi sao a "pressione zero"
« Reply #44 on: March 01, 2011, 16:52:45 pm »
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Non so con chi hai avuto contatti... ho letto che citavi Demann ...

poiche' Demann e' stato citato a me (io personalmente lho solo visto in un pezzo di video)

Comunque...  chi ti ha "illustrato" questo sistema (diciamo di derivazione -diretta/indiretta- Demann) ha fatto un pò di confusione... la "sensibilità tattile" non c'entra nulla.

e' possibile anche che abbia capito male io

Giusto per sapere... chi tu ha parlato di Demann lo ha conosciuto personalmente? Tu di dove sei?
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