Un cervello, ogni arma.

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Un cervello, ogni arma.
« on: October 24, 2010, 13:34:56 pm »
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Posto di seguito l'articolo scritto da un amico e validissimo istruttore, nella speranza che possa fornire validi spunti di riflessione prima e discussione dopo.

"One mind any weapon ?

Ho praticato i principali sistemi di difesa personale reale oggi sul mercato e tutti sostengono di basarsi sul concetto  “One mind any weapon”…facile a dirsi.
Secondo me “one mind  any weapon” significa che lo studente deve apprendere  delle tecniche che può utilizzare in condizioni di stress sia a mani nude che con armi da taglio, da impatto e da fuoco senza dover minimamente subire condizionamenti dallo strumento utilizzato e probabilmente se ben addestrato non dovrebbe neanche accorgersi se in mano ad esempio ha un coltello o qualcos’altro.

Per entrare nella mentalità corretta cominciamo subito a cancellare dal nostro vocabolario 2 parole:

- Tecnica ed Arma.

La tecnica non è altro che il prodotto finale perché deriva dalla tattica che a sua volta deriva dalla strategia, inoltre nel mondo reale ogni situazione è sempre differente dall’altra… quindi la tecnica diventa unica, irripetibile e quindi di per sé  inutile; I  sistemi che si basano sulla tecnica sono destinati a fallire nella realtà perché considerano quest’ultima la risposta  definitiva. Non posso dare risposte prima di conoscere le domande, mi spiego meglio… Ad un quiz di matetica non posso rispondere sempre allo stesso modo a tutte le domande a meno che io non sia in possesso di una formula che mi consenta ogni volta di trovare una soluzione elegante ed appropriata.
Arma: Tutto e niente sono un’arma, dipende se dietro esiste un intenzione ad offendere o meno. Io preferisco parlare di tools perché ritengo che la vera arma sia il nostro cervello, si è proprio lui il vero grilletto.
Ora che non siamo più vincolati ad oggetti ed a tecniche specifiche da manuale, se abbiamo capito la dinamica di uno scontro fisico reale e conosciamo i concetti di base della biomeccanica umana, abbiamo fatto un bel passo avanti verso la comprensione del concetto “One mind any weapon”.

Nel lavoro a terra fate grappling, magari bjj e quando combattete in piedi muay thai o cose simili? Quando invece usate il coltello studiate il kali filippino ? Quando sparate fate ancora una cosa diversa ? Auguri amici miei..quanti anni avete a disposizione e quante ore al giorno potete dedicare alla comprensione delle singole discipline per non parlare poi come amalgamarle tra loro ammesso che sia possibile ?  La mente sotto stress non riuscirà mai a ricordare movimenti complessi e più il vostro database sarà ricco di tecniche più la memoria centrale farà fatica ad  individuare il record che state cercando al momento del bisogno. Ricordate che in un conflitto il tempo non è mai dalla nostra parte.
I sistemi di difesa che combinano tra loro diverse arti marziali hanno un grossa lacuna  che si chiama interfaccia. Pensiamo solo per un momento al successo planetario che sta avendo l’Iphone nel mercato della telefonia…il motivo del suo successo è molto semplice, ha un ‘interfaccia che consente a chiunque di utilizzarlo da subito senza aprire il libretto delle istruzioni; basta toccare con le dita le icone e riesci a fare veramente tutte le operazioni. Gli ingegneri della Apple hanno costruito un oggetto  tra i più complessi oggi sul mercato e grazie alla sua interfaccia  hanno reso l’ utilizzo dello strumento tutt’altro che complicato. Un sistema per essere considerato orientato al One mind any weapon deve essere progettato per quello scopo.
Se avete avuto  la fortuna di partecipare ad un foundation course di Mick Coup avrete già notato come persone che vengono da anni di discipline marziali messe davanti a persone che non hanno mai fatto arti marziali in vita loro,  in un live drill ( force on force) non si vede nessuna differenza…anzi spesso capita che prevale la persona che non ha esperienza marziale. Vi garantisco che è frustrante, benvenuti nella realtà ! Non è mai tardi per rivedere  il nostro allenamento  con occhio critico partendo dalla realtà e non dalla percezione che si ha della realtà.

     Dovremmo avere l’umiltà di mettere in discussione quello che pratichiamo, mantenendo la mente aperta. Forse è giunto il momento di tagliare, di semplificare il nostro sistema e di spendere il nostro tempo alla ricerca del risultato e non solo della forma perché sono due cose spesso inconciliabili.
Perché se la via è libera devo fare sfoggio delle combinazioni che ho studiato ore ed ore in palestra invece di procedere con 3 o 4 colpi diretti al mento ? Quando ci si allena al poligono si cerca di concentrare i colpi sparati sulla sagoma  nel center mass oppure di disperderli ovunque? In entrambi i casi necessito di potere d’arresto e tattica che funziona non si cambia. Nel C2 la chiamiamo Simple Repeat.
Lo studente one mind any weapon proof durante l’esercitazione a fuoco al poligono nel close range gunfighting in caso di inceppamento non si sogna nemmeno di fare il tap and rack ma è focalizzato sul neutralizzare il nemico usando la pistola coma arma da impatto. Se stiamo facendo stick fighting….ed il nostro avversario ci afferra il bastone è il caso di lottare per il bastone o di concentrarci sul nostro aggressore ? E se invece il bastone o la pistola ci cadono a terra cosa facciamo ? Questi sono soltanto alcuni spunti di riflessione, tuttavia la capacità di adattamento  e la flessibilità mentale in un sistema one mind any weapon è fondamentale perché la priorità è pensare alla propria sopravvivenza neutralizzando il nemico spegnendo il suo interruttore principale.
 
Consideriamo inoltre anche i fattori tempo e denaro. Secondo voi i militari e gli agenti di polizia si possono permettere di allenarsi ore ed ore in molteplici discipline?
I professionisti della sicurezza non possono permettersi di commettere errori perché potrebbero pagarli con la loro vita e quindi si devono addestrare utilizzando più possibile movimenti basati sull’impiego di gross motor skills che non cambiano in base al tool utilizzato anche nei movimenti più semplici come ad esempio impugnare una torcia, uno Spray OC oppure un tactical baton nello stesso modo fino a movimenti più complessi come ad esempio un cambio caricatore di emergenza fatto sotto stress con  una pistola e con un M4- Tutti questi gesti hanno un comune denominatore che si chiama CONSISTENZA; In matematica  a un teoria consistente è quella che non contiene contraddizioni. Il telaio su cui si sviluppano tutte le tecniche deve essere unico e comune a tutte. La consistenza non è una condizione sufficiente affinché un sistema si possa fregiare di essere basato sul concetto One Mind any weapon , la consistenza in cui io credo io  (non per fede divina ma perché mi è stato provato ed ampiamente dimostrato) nasce dall’esperienza di chi ha operato in prima linea…per questo motivo non credo ormai da tempo ai sistemi di difesa cosiddetti commerciali poiché non nascono dall’esperienza diretta di persone che hanno combattuto e rischiato più volte la loro vita, la loro essenza non è la volontà di sopravvivere a costo di sopprimere il nemico se necessario….ma nascono il più delle volte da esperienze di palestra e di sport da combattimento o peggio ancora da scopiazzamenti fatti qua e là da altri sistemi…come possono essere consistenti e coerenti allora questi sistemi ?
Ritengo importante poter apprendere concetti che mi aiutano a salvare la vita da chi ha visto la propria vita in pericolo e conosce le emozioni come la paura, l’ansia, il dolore etc..che sicuramente influiscono in qualche modo anche sul gesto motorio quando si è sotto stress…un conto è sparare al poligono ad una sagoma di cartone…un conto è cercare di estrarre la propria arma mentre ti  stanno sparando addosso; Ammesso che tu riesca ad estrarre l’arma pensi che riuscirai a replicare la stessa posizione di tiro che  ti hanno insegnato all’accademia ?
In conclusione, ritengo che il fattore chiave di un  sistema basato sul concetto One mind Weapon  debba essere  il mindset che governa tutte le tattiche e le strategie, cioè la volontà di sopravvivere a qualsiasi costo raggiungendo con successo il proprio obiettivo  nel modo più “semplice” (geniale) riducendo il più possibile il rischio.
Alla luce di queste riflessioni mi auguro che guarderete il vostro addestramento con  una nuova prospettiva."
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Offline Gargoyle

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Re: Un cervello, ogni arma.
« Reply #1 on: October 24, 2010, 14:42:36 pm »
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articolo assolutamente interessante

mi verrebbe da dire anche scontato e banale per quel che mi riguarda, ma mi accorgo che sempre più persone la pensano in maniera diametralmente opposta...

quindi dico solo che è sensato e condivisibile

ora però sarei curioso di sapere (anche in PM) chi è questo istruttore
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Offline Diego

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Re: Un cervello, ogni arma.
« Reply #2 on: October 24, 2010, 17:38:17 pm »
0
Alcuni passaggi dell'articolo sono facilmente fraintendibili.
Ho trovato molto eloquente l'immagine dell'interfaccia, soprattutto se la relaziono al sistema operativo.

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machine gun yogin

Re: Un cervello, ogni arma.
« Reply #3 on: October 24, 2010, 17:50:18 pm »
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Interessante questo post, se trovo l'articolo che lessi tempo fa sull'impatto dell'inconscio sul decision making te lo posto.

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Wa No Seishin

Re: Un cervello, ogni arma.
« Reply #4 on: October 24, 2010, 21:57:01 pm »
0
sarei curioso di sapere (anche in PM) chi è questo istruttore

Ipotizzerei Massimo Gambelli...


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Offline Giannizzero Wolf

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Re: Un cervello, ogni arma.
« Reply #5 on: October 24, 2010, 22:33:33 pm »
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a me quest'articolo piace molto
chiaro, diretto, condiviso

se ne avrò modo contribuirò alla discussione
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Re: Un cervello, ogni arma.
« Reply #6 on: October 24, 2010, 22:44:44 pm »
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Molto interessante e ben scritto, e siccome mi sento chiamato in causa perchè ho adottato questa frase come slogan, vorrei aggiungere una riflessione:

One Mind Any Weapon per come lo intendo personalmente, è molto simile alla frase di Rambo II:

"Avrai a disposizione le più moderne tecnologie belliche"

"Io credo che la mente sia l'arma migliore"

Botta e risposta che interpreto così: se pensi da predatore ogni oggetto ti sembra un'arma. Se pensi da preda, giri col coltello per sentirti sicuro.

Il mondo è pieno di esempi di bravi ragazzotti armati di tutto punto con le più moderne tecnologie che sono andati lontano da casa a prendere dei calci in culo da parte di gente armata male ma con una mente meno yankee.



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Offline The Spartan

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Re: Un cervello, ogni arma.
« Reply #7 on: October 25, 2010, 10:18:13 am »
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Perchè vanno a scontrarsi con chi è plasmato alla guerra davvero...
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Offline Ethan

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Re: Un cervello, ogni arma.
« Reply #8 on: October 25, 2010, 10:21:26 am »
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Quote
la consistenza in cui io credo io  (non per fede divina ma perché mi è stato provato ed ampiamente dimostrato) nasce dall’esperienza di chi ha operato in prima linea…per questo motivo non credo ormai da tempo ai sistemi di difesa cosiddetti commerciali poiché non nascono dall’esperienza diretta di persone che hanno combattuto e rischiato più volte la loro vita, la loro essenza non è la volontà di sopravvivere a costo di sopprimere il nemico se necessario

chi  ???

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Re: Un cervello, ogni arma.
« Reply #9 on: October 25, 2010, 10:28:02 am »
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Se parliamo di Coup so che è stato, se nn nel SAS, in un reparto attivo dell'esercito britannico.
Ma il punto è decisamente interessante cmq, anche se nn esclusivo di una mente plasmata in prima linea.
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Re: Un cervello, ogni arma.
« Reply #10 on: October 25, 2010, 10:34:54 am »
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L'articolo è interessante,ma non mi sembra tanto diverso da quello che puoi dire tu sul ckm,io sull'arte X e ciccio sull'arte Y.
Non per rompere i cosiddetti, ma per me che l'esperienza è solo quella sulla propria pelle, resta un gap incolmabile tra l'istruttore che è stato in prima linea e l'allievo che non ha avuto lo stesso battezzo.
Per il resto condivisibile
« Last Edit: October 25, 2010, 10:49:26 am by ἥρως »

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Re: Un cervello, ogni arma.
« Reply #11 on: October 25, 2010, 10:46:11 am »
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Beh, a parte il fatto che nn tutti abbiamo la stessa capacità di esposizione, è vero che il singolo nn potrà mai trasmettere tutto il suo vissuto ma è anche vero che questo vissuto condiziona pesantemente l'eventuale sistema di cui lui si fa interprete e in questo caso la trasmissione è possibile.
Faccio un esempio banalissimo...anni fa in una palestra dalle parti di Aviano, tempi del militare, conobbi dei ragazzi del 1°Ranger dislocati in Italia, venne fuori la cosa delle arti marziali e loro mi mostrarono per la prima volta alcune cose di BJJ che già aveva successo negli USA; poi il discorso scivolò sul corpo a corpo "reale" e per loro la norma era che ogni volta che avevi anche un minimo spazio fisico e temporale andavi sparato ad afferrare la trachea.
E per la mia concezione del tempo era un universo differente.
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Re: Un cervello, ogni arma.
« Reply #12 on: October 25, 2010, 11:42:30 am »
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l'articolo è interessante, lo appoggio in larga parte, soprattutto nmon ha senso strudiare 10 discipline, ne studi una e che sia adattabile.
Per un militare ci sono esigenze diverse da quelle di un poliziotto di pattuglia, che ha esigenze diverse dal celerino, che ha esigenze diverse dal poliziotto locale.
L'esigenza del piripicchio qualunque, civile che alla peggio viene rapinato, generalmente avrà a che fare con possibili litigi per futili motivi, quindi maneggiare armi da fuoco, se non è un fortunatissimo che ha il porto per difesa, non è altro che tempo perso.
Ha già più senso ragionare di coltello, molto sensato è ragionare di corpo contundente, dato che dal crick alla bottiglia, passando per ombrello fino alla borsa, o contenuto della borsa della spesa, in caso di lite ci sono moltissime possibilità.
Quindi per """armi""" io intenderei 65% corpi contundenti, il resto coltello, davanti alla sputafuoco, a mio avviso è stupido reagire, salvo casi rari, quindi non credo che dedicare più del 5% sia utile, salvo casi specifici, come ricchi rapinabili o rapibili.
Posto come assodato che, in quei casi, è ben più probabile avere a che fare con professionisti, che non con pirlotti qualunque, in tal caso, la collaborazione passiva è la difesa più sicura, sta fermo, sta buono, ed esigi solo garanzie sul non danneggiare la tua famiglia, del resto loro vogliono valori, non te.

Alla domanda di un mio allievo, inerente il maneggio di armi o similari, io ho risposto più o meno così:
Che ti frega di saperti difendere con armi, che magarti non hai nemmeno sotto mano, oppure ti vengono sottratte ed usate contro di te?
TU DEVI ESSERE LA TUA ARMA, devi saper usare tutte le tecniche che ti insegno, senza bisogno di pensare, così le tirerai fuori d'istinto, senza bisogno di pensarci, solo allora sarai efficace, sarai il tuo scudo e la tua arma.
Anche in spiaggia con solo il costume, tutto il tuo arsenale sarà sempre prontissimo all'uso, perchè è composto unicamente dal tuo cervello e dalle tue conoscenze, non da oggetti.

Io però, cerco di insegnare anche l'uso del bastone, ma solo per un motivo.
Se il tuo amico non ti attacca usando il bastone come si deve, tu impari a difenderti come si deve?
La risposta la mostrano sul tubo gli istruttori di MGA, dove tirano bastonate talmente accademiche da fare ridere, naturale che le loro proposte difensive funzionino bene, in palestra... ma la strada non è accademia, è sterco, con tutto il perico,lo che ne consegue.
Meglio non insegnare, piuttosto che insegnare stronXXXXX :whistle:
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Offline Giannizzero Wolf

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Re: Un cervello, ogni arma.
« Reply #13 on: October 25, 2010, 12:21:16 pm »
0
...
Alla domanda di un mio allievo, inerente il maneggio di armi o similari, io ho risposto più o meno così:
Che ti frega di saperti difendere con armi, che magarti non hai nemmeno sotto mano, oppure ti vengono sottratte ed usate contro di te?
TU DEVI ESSERE LA TUA ARMA, devi saper usare tutte le tecniche che ti insegno, senza bisogno di pensare, così le tirerai fuori d'istinto, senza bisogno di pensarci, solo allora sarai efficace, sarai il tuo scudo e la tua arma.
Anche in spiaggia con solo il costume, tutto il tuo arsenale sarà sempre prontissimo all'uso, perchè è composto unicamente dal tuo cervello e dalle tue conoscenze, non da oggetti.

...
forse è meglio dirgli che deve esserre preparato atleticamente da paura altrimenti l'arsenale rimane in magazzino  ;)
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Offline Ethan

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Re: Un cervello, ogni arma.
« Reply #14 on: October 25, 2010, 12:29:47 pm »
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Meglio non insegnare, piuttosto che insegnare stronXXXXX :whistle:

ma alla fine nessuno si fa da parte  :halo:  XD