IMHO, sicuramente non nella corta distanza (troppo rischiosa) e nemmeno nella lunga (non propria del sistema).
Mi sfugge quale è la via di mezzo...
Parlando di stiking, se per corta distanza intendi il clinch e per lunga quella di calci e pugni, ribadisco che non trovo vie di mezzo applicabili in combattimento...
Se invece parli di allenare le reazioni (e la cosiddetta sensibilità) partendo da quella distanza "intermedia" ne possiamo discutere
Allora... ovviamente parlo per me....
Il wing chun è un sistema "sfigato", nel senso che è sempre stato insegnato come sistema "corto"... in periodi "arcaici" questa caratteristica è stata pure utilizzata e "venduta" come punto di forza del sistema, visto che tutti(o molti) dei sistemi di striking non è specializzato a quella distanza (cosa tra l'altro discutibile... vedi clinch di thai).
Il sottoscritto dopo anni di wing e arti cinesi classiche si è reso conto che certe dinamiche/strategie non erano realmente funzionali... per una serie di motivi, in primis:
- il wing non fornisce alcuna gestione della forza nella posizione eretta (a corta distanza è molto più facile fare "leva" su attributi fisici)
- a distanza corta il rischio di finire "avvinghiati" e poi al suolo è MOLTO alto (e non parlo di avere a che fare con un lottatore.... uno stesso thai dalla clinch è facile che passi ad una proiezione...ovviamente dopo aver infilato un paio di ginocchiate in bocca)
Fortunatamente avevo già iniziato da tempo un cambiamento radicale su come allenare il mio wing chun (o meglio, WT), e successivamente con qualche anno di bjj mi resi conto che la distanza di chisau è proprio da evitare: non bisogna stare a quella distanza perchè è una distanza di transizione, non è possibile mantenerla.
Il mio wing si basa sulla reazione "immediata"... per un motivo (a differenza di tuti i sistemi classici che "aspettano" una spinta/pressione superiore per "muoversi") semplice: se sei in grado di cambiare ed addattarti (non in termini stilistici ma pratici) in fretta puoi gestire la corta distanza entrando o uscendo dalla stessa. Quindi tutti gli esercizi specifici di adattamento servono ad imparare a gestire una forza per poi non essere mai soggetto alla stessa... non so se è chiaro questo discorso "contorto"