L'Arte di insegnare l'Arte

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Offline carlo

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L'Arte di insegnare l'Arte
« on: October 28, 2010, 13:01:18 pm »
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Qui
http://seishin-dojo.weebly.com/1/post/2010/10/cosa-ti-rende-un-buon-insegnante.html
trovate un articolo appena tradotto, che credo possa essere un interessante stimolo di discussione sui "metodi" nel senso più ampio del termine.
Essendoci molti insegnanti, ciascuno con la sua didattica, credo possa essere utile confrontarsi sui metodi di insegnamento dal punto meramente didattico.

Ad esempio, il sottoscritto ha tratto contributi fondamentali da una sessione di esami ARCA a Napoli dove ebbi l'onore di essere chiamato in commissione insieme ai Maestri Branno e Autuori.
Dalla loro esperienza ho imparato molto, ancora ricordo Fabio Branno che chiariva che ad un 5° Kyu vengono chieste attitudini e pratiche diverse da quelle di un 1° dan, arrivando ad affermare che - se per ipotesi si fosse presentato agli esami di cintura gialla Endo sensei - probabilmente sarebbe stato bocciato, perchè avrebbe mostrato un "attitudine" inadeguata ad un mudansha!


A parte questo illuminante esempio, mi corre anche l'obbligo di dire che i miei allievi ancora bestemmiano per la scelta di inserire nell'esame anche una parte teorica con domande scritte a risposta multipla.
   
carlo, peggiore che impara dai migliori
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno

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marco

Re: L'Arte di insegnare l'Arte
« Reply #1 on: October 28, 2010, 13:30:38 pm »
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professionalità, competenza, motivazione, formazione continua, analisi del ritorno.
Questi sono i pilastri di un insegnante. Scriverne lo trovo un po' complicato.
Anche perchè qualsiasi affermazione può esser confutata se non inserita in un contesto ben definito e chiaro.






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marco

Re: L'Arte di insegnare l'Arte
« Reply #2 on: October 28, 2010, 13:40:38 pm »
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ad esempio tu fai un esame orale! io potrei dirti:  è sbagliato!
ma non vuol dire nulla perchè: uno non conosco le domande, due non so perchè tu le richiedi e a cosa tendi, tre perchè so cazzi tuoi e dei tuoi allievi(partendo dal presupposto che non sei pazzo).
Oppure su Endo potrei dire...: no  non è vero.. si presuppone che uno che sa guidare in pista sappia anche come superare l'esame della patente conoscendone i requisiti. Ma anche qui non vuol dire un cippone, perchè magari si voleva significare di attenersi alla base attraverso un esempio.

Insomma se si pone una domanda specifica.. va bene.. viceversa si fa filosofia e si può dire di tutto .
un po' come l'albero delle AM ;)

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Wa No Seishin

Re: L'Arte di insegnare l'Arte
« Reply #3 on: October 28, 2010, 14:04:10 pm »
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se per ipotesi si fosse presentato agli esami di cintura gialla Endo sensei - probabilmente sarebbe stato bocciato, perchè avrebbe mostrato un "attitudine" inadeguata ad un mudansha!

Condividerei l'affermazione, in generale, se fosse riferita a un mero discorso "tecnico", più che di attitudine.

Per quanto Endo Sensei non avrebbe problemi in entrambi i casi.

Vero è che il "ritorno alle basi" mette in crisi moltissimi yudansha. Per puro caso ne parlavamo proprio domenica con Maurizio (Valle).

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Offline carlo

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Re: L'Arte di insegnare l'Arte
« Reply #4 on: October 28, 2010, 15:03:27 pm »
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Mi sa che mi sono espresso male...
 :'( :'( :'(

ad esempio tu fai un esame orale! io potrei dirti:  è sbagliato!

L'esame è scritto. Verba volant...

Oppure su Endo potrei dire...: no  non è vero.. si presuppone che uno che sa guidare in pista sappia anche come superare l'esame della patente conoscendone i requisiti. Ma anche qui non vuol dire un cippone, perchè magari si voleva significare di attenersi alla base attraverso un esempio.

Qui ho dato il peggio di me stesso, e non vorrei aver messo in bocca a Fabio parole che nobn ha mai detto.
Il concetto espresso era che ad un mudansha si chiede di conoscere la "forma", mentre uno shihan ha (dovrebbe?) averla in qualche modo trascesa.

Se un mio allievo all'esame di 5° Kyu invece di avere un hamni preciso si mette a fare ikkyo come O'Sensei negli anni '60 o lo boccio o gli cedo il mio posto.
Voglio dire - riprendendo l'esempio dell'esame della patente - che all'atto dell'esame (almeno a me) l'esaminatore verifica che controlli lo specchio retrovisore, sistemi il sedile, metti le frecce e via dicendo, cosa che poi magari dopo vent'anni di guida puoi non fare perchè hai altre abilità.

In effetti il discorso è complicato, ma non per questo meno interessante.
(e comunque marco è sempre 'na vecchia suocera!)

Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno


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Wa No Seishin

Re: L'Arte di insegnare l'Arte
« Reply #5 on: October 28, 2010, 15:10:04 pm »
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(e comunque marco è sempre 'na vecchia suocera!)

:thsit:

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Offline changeling

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Re: L'Arte di insegnare l'Arte
« Reply #6 on: October 28, 2010, 18:25:30 pm »
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Chiamatemi uno scultore... ho bisogno che sta roba venga messa su marmo!!!
Quote
Se un mio allievo all'esame di 5° Kyu invece di avere un hamni preciso si mette a fare ikkyo come O'Sensei negli anni '60 o lo boccio o gli cedo il mio posto.

*

marco

Re: L'Arte di insegnare l'Arte
« Reply #7 on: October 28, 2010, 18:44:17 pm »
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Chiamatemi uno scultore... ho bisogno che sta roba venga messa su marmo!!!
Quote
Se un mio allievo all'esame di 5° Kyu invece di avere un hamni preciso si mette a fare ikkyo come O'Sensei negli anni '60 o lo boccio o gli cedo il mio posto.

non lo so io mi accerto se funziona e se funziona va bene così. Nel contempo mi domando perchè lo faccia così.
Ho visto troppi esami dove si ricercava il gesto perfetto, senza alcuna sostanza.
Ma si sa io sono strano 8) e per me l'aikido NON è tecnica.


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beno

Re: L'Arte di insegnare l'Arte
« Reply #8 on: October 29, 2010, 04:50:15 am »
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Chiamatemi uno scultore... ho bisogno che sta roba venga messa su marmo!!!
Quote
Se un mio allievo all'esame di 5° Kyu invece di avere un hamni preciso si mette a fare ikkyo come O'Sensei negli anni '60 o lo boccio o gli cedo il mio posto.

non lo so io mi accerto se funziona e se funziona va bene così. Nel contempo mi domando perchè lo faccia così.
Ho visto troppi esami dove si ricercava il gesto perfetto, senza alcuna sostanza.
Ma si sa io sono strano 8) e per me l'aikido NON è tecnica.


te l`appoggio

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marco

Re: L'Arte di insegnare l'Arte
« Reply #9 on: October 29, 2010, 08:55:30 am »
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Mi sa che mi sono espresso male...
 :'( :'( :'(

ad esempio tu fai un esame orale! io potrei dirti:  è sbagliato!

L'esame è scritto. Verba volant...


sono io che mi sono espresso male intendevo : cosa cazzo ti serve sapere se l'allievo "teoricamente" sa rispondere a delle domande su di un AM FISICA, oltretutto che fa della relazione "fisica" il principio base?

Ma si sa sono una suocera :gh:


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Offline carlo

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Re: L'Arte di insegnare l'Arte
« Reply #10 on: October 29, 2010, 09:03:24 am »
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Mi sa che mi sono espresso male...
 :'( :'( :'(

ad esempio tu fai un esame orale! io potrei dirti:  è sbagliato!

L'esame è scritto. Verba volant...


sono io che mi sono espresso male intendevo : cosa cazzo ti serve sapere se l'allievo "teoricamente" sa rispondere a delle domande su di un AM FISICA, oltretutto che fa della relazione "fisica" il principio base?

Ma si sa sono una suocera :gh:

Una delle cose su cui stresso (nel senso italiano ed inglese del termine) i miei poveri allievi è ad evitare il rischio di essere "scimmie ammaestrate", ovvero ad eseguire un gesto magari perfetto, ma senza capirne senso e motivazione.
L'esame di teoria serve "anche" a questo, è ovviamente solo una minima componente, ma è utile ad evidenziare anche questa cosa.
Per il resto, affermo sempre - tra il serio ed il faceto - che se sono bravi è merito loro e se sono scarsi è colpa mia, ed è anche per questo che continuo a cercare un feedback nel mio insegnamento, nel mettermi in discussione e nel cercare il modo migliore di veicolare dei concetti.
Poi ovviamente, concordo con te che sul tatami di dovrebbe poco parlare e molto sudare, ma ogni tanto qualche indicazione non fa male.
;-)

carlo, che è vero che tutte le strade portano a Roma, ma è altrettanto vero che col navigatore si arriva prima
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Offline carlo

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Re: L'Arte di insegnare l'Arte
« Reply #11 on: October 29, 2010, 09:05:45 am »
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Chiamatemi uno scultore... ho bisogno che sta roba venga messa su marmo!!!
Quote
Se un mio allievo all'esame di 5° Kyu invece di avere un hamni preciso si mette a fare ikkyo come O'Sensei negli anni '60 o lo boccio o gli cedo il mio posto.

non lo so io mi accerto se funziona e se funziona va bene così. Nel contempo mi domando perchè lo faccia così.
Ho visto troppi esami dove si ricercava il gesto perfetto, senza alcuna sostanza.
Ma si sa io sono strano 8) e per me l'aikido NON è tecnica.



Personalmente continuo ad ammonire che la tecnica è un "mezzo" e non il "fine". Ma per arrivare al fine, un mezzo aiuta.
IMHO

carlo, che ricorda quanto ci impiegò per arrivare dalla Termini alla Cecchignola il giorno che c'era lo sciopero degli autobus

p.s. avercene, di suocere come Marco
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno

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marco

Re: L'Arte di insegnare l'Arte
« Reply #12 on: October 29, 2010, 09:34:58 am »
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Carlo le tue sono scelte..scelte insindacabili come ho specificato nel primo post.

Vanno inserite in un contesto didattico e se rispondono a dei parametri umani vanno tutte bene.

Faccio l'esempio dell'allenamento attraverso i kata o il lavoro in kihon.
Può essere sbagliato , ma anche corretto.
dipenderà dai tempi, dagli obiettivi/finalità, dall'insegnante, dalla disciplina etc.

Quello che trovo disdicevole è che raramente trovo insegnanti che dichiarino espressamente la propria visione della disciplina e quello che vogliono raggiungere.

Insegnanti che dopo tanti anni ancora si dichiarano alievo di... come se questo fosse garanzia di qualità.


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Offline carlo

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Re: L'Arte di insegnare l'Arte
« Reply #13 on: October 29, 2010, 09:52:18 am »
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Carlo le tue sono scelte..scelte insindacabili come ho specificato nel primo post.

Vanno inserite in un contesto didattico e se rispondono a dei parametri umani vanno tutte bene.


Io lo do per scontato, ma tu fai bene a sottolinearlo.
Per me un forum è un posto dove scambiare opinioni, non per fare proselitismo, ma so che non tutti la pensano così.

Faccio l'esempio dell'allenamento attraverso i kata o il lavoro in kihon.
Può essere sbagliato , ma anche corretto.
dipenderà dai tempi, dagli obiettivi/finalità, dall'insegnante, dalla disciplina etc.

Altra sottolineatura che trovo opportuna.
Confrontarmi con insegnanti che utilizzano una didattica diversa dalla mia è per me fonte di arricchimento, ed anche praticare tre arti marziali diverse credo abbia aiutato ad evitarmi il rischio di "ortodossia".


Quello che trovo disdicevole è che raramente trovo insegnanti che dichiarino espressamente la propria visione della disciplina e quello che vogliono raggiungere.

Insegnanti che dopo tanti anni ancora si dichiarano alievo di... come se questo fosse garanzia di qualità.

Io sono shidoin di Koyto Ryu, ma mi dichiaro apertamente allievo di Rokko S1ffred1 shihan, e riguardo costantemente i suoi video didattici.

carlo, genero adottivo
« Last Edit: October 29, 2010, 10:41:15 am by carlo »
Il fatto che il traguardo sia lontano, è un motivo in più per camminare con impegno

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marco

Re: L'Arte di insegnare l'Arte
« Reply #14 on: October 29, 2010, 10:18:12 am »
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Io sono shidoin di Koyto Ryu, ma mi dichiaro apertamente allievo di Rokko S1ffred1 shihan, e riguardo costantemente i tuoi video didattici.

carlo, genero adottivo

meglio specificare che guardi i video di rocco. Miei non esistono e non ne faccio.

E naturalmente, come al solito, la butti sul sesso...avrai mica dei problemi in tal senso? 8) la lingua batte... :gh: