Eccomi, Nicola il flaggello diDDio è sceso tra di voi...
Premetto che se dovessi fare un intervento organico che riassume il mio pensiero in merito, scriverei 3 pagine. Con l'aiuto del mio collega agronomo ho modo di chiarire alcune cose un po' speditamente.
Una grandissima percentuale di cibi che compriamo ai supermercati sono OGM non dichiarati, quindi nemmeno ce lo dicono.
Addirittura ci sono un sacco di prodotti che sono OGM da decenni come banane e fragole (non oso immaginare che ci sia dentro succhi di frutta e integratori).
E' così.
Una mia amica laureata in biotecnologie dice che é un bene che ci siano i cibi OGM, che evitano i coltivatori di riempire i raccolti di pesticidi e diserbanti.
Vi rendete conto delle convinzioni che hanno gli accademici?
Non solo "gli accademici", ma anche gli accademici che ci lavorano tutti i giorni, e i non accademici che ci lavorano tutti i giorni.
Cioé é un bene modificare (con tecnologie genetiche inventate dall'uomo) un prodotto che madre natura ha sempre dato da millenni e non ha mai dato problemi???
Sulla prima parte della frase: Il concetto di bene non è universale. Se la modifica non ha effetti dannosi e può permettere a centinaia di migliai di persone di non morire di fame, ebbene è un bene. Se però la stessa modificazione fa mangiare migliaia di persone ma poi ne fa ammalare milioni, non è un bene. Se la modificazione fa arricchire 3 persone e ammalarne milioni, non è un bene.
Sulla seconda parte: non è vero che i prodotti di madre natura dati da millenni non hanno mai dato problemi. A seconda delle condizioni ambientali delle varie epoche/periodi ci sono stati parecchi problemi, che hanno generato carestie e carenza di cibo che hanno sterminato migliaia di persone. E questo, visto da un extraterrestre, potrebbe essere nient'altro che il normale ciclo di vita del pianeta terra.
Cioé la giustificazione per aver modificato geneticamente i prodotti naturali (alcuni da decenni come mi ha confermato sta amica mia) é che siccome l'uomo dava pesticidi alle piante era necessario un intervento genetico per far tornare il cibo "sano"!
Le due cose non sono necessariamente legate assieme. Però è insito nel discorso della biotecnologa che hai interpellato il fatto che se si vuol dare cibo a più gente possibile del pianeta terra, la via attualmente percosa è la coltivazione estensiva e intensiva.
Le strade sono, grossolanamente:
- coltivo solo la terra che mi serve, in modo naturale: l'uomo l'ha sperimentato e a periodi si muore di fame, a periodi non ce n'è a sufficienza a causa delle cause naturali (parassiti nelle piante, periodi siccitosi/troppo piovosi, calamità, etc.). Se percorro questa strada accetterò la crudeltà della morte;
- Coltivo in modo estensivo e intensivo usando pesticidi per evitare parassiti e raccolti insufficienti: darò da mangiare a tutti a prezzo di un aumento mostruoso di patologie, e quindi di morti e malati in tutto il mondo.
- Modifico geneticamente le piante per farle resistere ai microrganismi patogeni e affini: elimino il problema dei pesticidi, non sapendo ancora con certezza se queste modificazioni avranno mai un impatto sull'uomo.
C'è una quarta via? Una quinta via a tutto questo? Forse sì, ma te la dico nel prossimo messaggio, ora ti faccio pensare un altro po'.
É sbagliato modifciare geneticamenti i prodotti naturali come lo era prima annaffiarli di prodotti chimici.
Che sia sbagliato non è una verità ma una opinione finché non sarà dimostrato che non apporta benefici. Per ora ci sono solo dubbi.
Un dato di fatto è che se tu togliessi ogm e prodotti chimici, l'anno prossimo potresti mangiare la metà della frutta e della verdura (oppure no, dipende dall'annata...ma non lo sai, quindi rimani nel dubbio).
Quindi invece di trovare una soluzione ad un intervento distruttivo con un altro intervento distruttivo, bastava eliminare il primo ed eravamo a posto. Certo le fabbriche alimentari non potevano produrre miliardi di mele a prezzo quasi zero e venderle a 100 volte tanto, ma qualcuno ci dovea pure rimettere no?!
Questo è vero, e la cosa complica in effetti qualsiasi tentativo di vedere un'economia diversa, finché c'è interesse a sfruttare il più possibile il sistema attuale. Lobby.
I romani coltivavano i prodotti della terra nella loro societá perfetta e non conosceano chimica e nemmo genetica.
Questo non è vero. Le prime notizie di selezioni genetiche di piante resistenti e di utilizzo di concimi in maniera intensiva sono datate 20.000 A.C.
Magari non avevano le merendine kinder,
Beh, in effetti su questo erano fortunati.
ma quando mangiavi una mela probabilmente il sapore era migliore di quello di una fiesta ferrero!
Non lo credo. Perché una fiesta è stata concepita per avere un gusto a cui tu non puoi resistere. Mentre hai mai raccolto una mela veramente bio (nel senso che per esempio mio nonno lasciava crescere l'albero di mele senza darci niente) magari dopo 4-5 giorni di pioggia? Fa schifo. Una mela col bruco? Fa cagare. Una mela troppo matura/quasi marcia? Idem. Una mela che non ha fatto in tempo a maturare bene per le condizioni meteo? SChifo anche quella. Una mela smangiucchiata dagli uccelli, piena di cagate di piccione e con le formiche sopra? schifissimo. Eppure sono tutte condizioni reali che capiteranno almeno una volta nella vita del tuo alberello di mele bio dietro casa.
Io stesso ricordo i sapori della frutta di quando ero bambino, i mitici anni 80, dove mio nonno andava con la fiat 127 in valpolicella a comprare frutta e verdura da un suo amico di infanzia contadino. Cazzo al massimo quello che ci trovavi era un po di verderame, ma nulla di cosí pericoloso.
Il verderame è solfato di rame. Questa è la sua scheda di sicurezza:
http://www.ind-chim-scarmagnan.com/schede_sicurezza/MSDS%20Rame%20Solfato%20revisione%2002%20del%2005-12-06.pdfOra puoi comprare i semi e piantare nel giardino l'albero che vuoi... peccato che i semi siano OGM da piu di 10 anni!!!
E' difficile in effetti, dato il livello di "contaminazione" delle specie, ma si trovano semi non ogm.