Ma io direi proprio un bel chissenefrega a tutto ciò.
A posto! Io ho capito la tua posizione, tu hai capito la mia (spero!)
A te non interessa, a me si. Non dobbiamo mica avere per forza le stesse idee!
Beh, ma la differenza tra le due posizioni sta nel pragmatismo. Possiamo anche filosofeggiare e farne questione di principio su naturale o manipolato, ma sta di fatto che se l'uomo decidesse domani di accettare solo ed esclusivamente ciò che è naturale, se fosse coerente dovrebbe accettarlo IN TUTTO, e se lo accettasse in tutto tornerebbe all'epoca dell'homo erectus, quando l'aspettativa di vita media era intorno ai 25-30 anni, e la qualità della vita dell'uomo era paragonabile a quella di un un pesce persico in una vasca di squali.
Quello che vorrei che capissi è che l'estremismo etico è sicuramente una posizione rispettabile, ma assolutamente inapplicabile, pena l'autoestinzione dell'uomo stesso, domattina, nel senso che dovremmo compiere tutti un suicidio di massa.
Ora, tra il finire per sterminare un intero continente per cercare a tutti i costi di arricchirsi trivellando a 5000 metri, e il pensare di suicidarsi perché la vita odierna dell'uomo è impensabile senza pensare di operare modificaizoni non naturali a ciò che ci circonda,
esistono una varietà di grigi dentro i quali si può tranquillamente stare, vivere secondo principi etici e rispettosi del pianeta e dei consimili, senza finire mangiare radici e dormire in una grotta.