Sì infatti non si capisce molto neppure per una profana come me ma se lo dice l'esperto! Ma vedi quando si scrive di combattimento è difficile rendere le cose se non si è un Maestro e quindi magari si vuol far vedere anche ciò che si immagina. Ne so qualcosa.......
Se partiamo dal presupposto che Reverte fa le cose fatte bene, e si sa che è un pignolo pesantone sul tema principale del suo romanzo.
La trama è da giallo in tutti i suoi romanzi, i veri protagonisti sono la scherma in questo, gli scacchi nell'altro......romanzo culturale. Leggi la carta sferica e se non ti piace il genere nautico, potresti anche addormentarti nel leggerlo.
Bisogna anche vedere come viene tradotto dallo spagnolo, sicuramente Arturo ha avuto dei consulenti schermidori, penso spagnoli, quindi tutto sta a vedere se la terminologia coincide o come sia stata riadattata.
La botta segreta è più o meno così:
invita/si scopre in quarta (petto) per far tirare l'avversario
poi para con la contro di terza (la parata di contro ti terza finisce conla spada in terza posizione ovvero sul lato esterno la tua destra se non sei mancina, la terza "normale" avviene quando la tua spada si trova all'interno della spada che attacca, si sposta il pugno e si para, quando la spada è invece all'esterno deve circolare di 360° per andare a prenderla all'interno e portarla fuori in terza, la stessa parata eseguita con una circolazione della punta) fin qui niente di strano
Poi dopo la parata scopre ancora sul primo bersaglio, l'avversario para quarta, se ricordo bene, e risponde in quarta(petto). Lui ripara ancora con la contro di terza, ma ora gli risponde fuori da braccio, cioè sul tuo lato destro alto (testa spalla braccio destro)
L'avversario fa una parata a ferro libero, cioè abbandonando il contatto con le lame e lasciando la spada verticale, perchè in ritardo penso.
Ma a questo punto, o meglio un istante prima si ferma ametà azione quando la parata non è ancora completa, gira il pungno e porta la punta sopra la spalla destra e fino al collo.
Fanta scherma...difficile pensare di dare ad un avversario due volte consecutive lo stesso bersaglio, e per giunta parare due volte con la stessa parata.
Se l'avversario avesse sulla seconda parata fatto una circolata avrebbe eluso la parata di contro di terza e il gioco sarebbe finito lì. Poi tirare al collo fa molto thriller esotico, ma si sa che la spalla è un bersaglio più vicino e comodo.
In realtà tutta la bontà di questa botta sta nel fatto che alla fine, quando tira la stoccat finale si ferma facendo pensare ad una finta per girare la botta da un'altra parte invece poi riparte sullo stesso bersaglio.
Nel fioretto è comunissima si potrebbe chiamare una botta ritardata.
E' come se tirassi un pugno con il braccio avanzato, ti fermi a metà e poi riparti.
Non vale coi pugni ma è solo per fare un paragone