Secondo me per avere buone possibilità di disarmare l'aggressore deve essere davvero molto vicino, proprio a distanza di gomitata. Insomma devi essere più vicino a lui del suo bracio teso. Già a distanza di pugno secondo me l'impresa diventa una roulette russa con tre colpi nel tamburo. Se non quattro.
Se sei oltre quella distanza lì e percepisci che ti sta per sparare tanto vale che te la giochi, perso per perso, con colpi sferrati che sai fare bene d'istinto. Almeno il 2% di possibilità ce l'hai se il cul ti aiuta. magari riesci a scappare restando solo ferito.
Se sei dentro io bloccherei subito la pistola con due mani, poi FORSE lo piglierei a testate per ammorbidirlo e disorientarlo. Magari, se è più debole di me, potrei momentaneamente staccarne una per mettergli le dita negli occhi.
in una certa fase della mia vita, insieme con un paio di amici abbiamo giocato parecchio al gioco del disarmo (spesso con armi soft air)
bene di solito la regola era che l'aggressore non era lì per farci secchi ma per rapinarci, ergo prima di sparare minacciava
pur sapendo che l'altro avrebbe cercato di fare qualcosa, abbiamo raggiunto un'efficacia di "sopravvivenza" di circa 70% a distanze fino ad un paio di metri
Ne abbiamo provate centinaia, in tutte le salse: leve, spintoni, striking, disarmi, etc etc
abbiamo visto che è basilare la deception (la quale suppongo funzionerebbe anche meglio se l'aggressore non si aspetta una nostra reazione), l'uscire col corpo dalla linea, l'afferrare con due mani (non avendo usato armi vere abbiamo scartato l'afferrare la canna della pistola in quanto non sappiamo se può essere pericoloso), percuotere coi piedi un punto delle gambe (ginocchio, caviglia), essere rapidi, avere strategie semplici ed "invarianti", nonchè interiorizzate