Un consiglio-aiuto

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Re: Un consiglio-aiuto
« Reply #15 on: November 11, 2010, 23:27:02 pm »
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Allora cerca di andarci 1 volta la settimana di sera e 1 volta di pomeriggio o mattina il we (di solito quel genere di corsi hanno una sessione il sab pomeriggio). Mentre magari, se pensi che 2 volte a settimana siano poche (IMHO non é vero) potresti integrare con 1 o 2 sessioni di gigganistica al mattino (yoga, qigong o quello che vuoi tu).

Le tecniche di rilassamento le posto su yoga nei prossini giorni, cosí ci dai un'occhiata.
Se fatte bene funzionano, ma devi regolarci tutto il resto (tipo non mangiare la sera prima o dopo il rilassamento, no alcool la sera, eseguire il rilassamento e dormire in un ambiente rilassante, tipo senza stimoli di colori, musica, persone e movimento, quindi no tv radio ecc).

Dipende da che sport fai e a che livello vuoi competere.

I miei amici che fanno nuoto o canottaggio agonistico si allenano dalle 11 alle 14 volte la settimana, quelli che fanno atletica leggera dalle 5 in su a seconda del livello (quella che gareggia per la forestale fa anche lei 11 allenamenti la settimana, ma essendo una pro non la conterei)

Gli altleti americani(di tutti gli sport) iniziano ad allenarsi due volte al giorno tutti i giorni a 14 anni.

Nella mia squadra ci alleniamo quasi tutti 5/6 volte a settimana.

Se vuoi competere seriamente e se vuoi vincere, 2 allenamenti a settimana sono pochi.
Tutto ciò che so è sbagliato

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machine gun yogin

Re: Un consiglio-aiuto
« Reply #16 on: November 12, 2010, 00:19:29 am »
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Allora cerca di andarci 1 volta la settimana di sera e 1 volta di pomeriggio o mattina il we (di solito quel genere di corsi hanno una sessione il sab pomeriggio). Mentre magari, se pensi che 2 volte a settimana siano poche (IMHO non é vero) potresti integrare con 1 o 2 sessioni di gigganistica al mattino (yoga, qigong o quello che vuoi tu).

Le tecniche di rilassamento le posto su yoga nei prossini giorni, cosí ci dai un'occhiata.
Se fatte bene funzionano, ma devi regolarci tutto il resto (tipo non mangiare la sera prima o dopo il rilassamento, no alcool la sera, eseguire il rilassamento e dormire in un ambiente rilassante, tipo senza stimoli di colori, musica, persone e movimento, quindi no tv radio ecc).

Dipende da che sport fai e a che livello vuoi competere.

I miei amici che fanno nuoto o canottaggio agonistico si allenano dalle 11 alle 14 volte la settimana, quelli che fanno atletica leggera dalle 5 in su a seconda del livello (quella che gareggia per la forestale fa anche lei 11 allenamenti la settimana, ma essendo una pro non la conterei)

Gli altleti americani(di tutti gli sport) iniziano ad allenarsi due volte al giorno tutti i giorni a 14 anni.

Nella mia squadra ci alleniamo quasi tutti 5/6 volte a settimana.

Se vuoi competere seriamente e se vuoi vincere, 2 allenamenti a settimana sono pochi.
Si é vero, ma facciamo qualche considerazione intelligente.

Un calciatore non lavora, fa il calciatore. Probabilmente i tuoi amici che fanno nuoto e canottaggio agonistico (allenandosi 14 volte la settimana) non lavorano 14 ore al giorno come fa NWO.

Altra considerazione. Gli atleti americani che hai citato, probabilmente non si allenano la sera tardi, cenando a mezzanotte ed andando a letto alle 1. Loro hanno medici dello sport che li seguono che sanno benissimo come funzionano i cicli endogeni.

Detto questo le teorie sull'allenamento sono molto varie. Per esempio ci sono preparatori atletici che allenano agonisti professionisti in modo diverso. Aumentando e diminuendo il volume di allenamenti durante la stagione. Differenziando le sessioni di allenamento (per esempio se oggi faccio potenziamento, domani faccio solo stretching e il giorno dopo recupero). Altri prediligono lo sfruttamento massimo del corpo durante un unica sessione di allenamento e poi giorni di riposo.

Poi praticare sport a livello agonistico (professionisti) non é detto che sia sinonimo di salute!


IMHO Morgana puo tranquillamente gareggiare (amatorialmente) se si fa i suoi 2 allenamenti di Muay Thai in palestra (una sera a settimana e il sabato pomeriggio) e magari integra con della ginnastica un paio di mattine a settimana.

Se prendiamo il caso di No Way Out invece, potrebbe essere che il sovracaricamento che sta facendo penalizzi le sue prestazioni sul ring. Magari uno che si allena in modo diverso (non dico in modo piu blando, ma diverso, magari piu intensamente durante la sessione di allenamento ma con un recupero tra una sessione e l'altra maggiore) ha risultati migliori.

Ricordo un periodo in cui mi rompevo sempre. Una volta una storta, una volta una frattura, una volta l'articolazione infiammata...
Era il periodo in cui mi allenavo 5 volte la settimana.
« Last Edit: November 12, 2010, 00:29:02 am by machine gun yogin »

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Re: Un consiglio-aiuto
« Reply #17 on: November 12, 2010, 00:35:32 am »
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No non lavorano 14 ore al giorno(tranne uno che fa il panettiere e si allena 6 volte a settimana nel sollevamento pesi). Ma alcuni lavorano e altri studiano, quindi si allenano La mattina prestissimo (dalle 6 alle 8) e il pomeriggio/sera a seconda della disponibilità, ma nessuno è professionista, anzi un paio sono ancora junores e vanno al liceo. Poi ovvio che i 14 allenamenti sono molto differenziati e magari se non sei in periodo di gara sono solo 10 o 9.

Poi, l'ho anche scritto, dipende il livello a cui vuoi gareggiare a livello amatoriale, due allenamenti la settimana possono essere sufficienti(ma saranno suffiecienti per vincere?) a livello agonistico no, senza entrare nel professionismo dove cmq devi essere superman di base sennò non ci arrivi manco ti allenassi 24 al giorno.

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« Last Edit: November 12, 2010, 00:47:02 am by giorgia (Zia Illusa) »
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Re: Un consiglio-aiuto
« Reply #18 on: November 12, 2010, 00:53:33 am »
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No non lavorano 14 ore al giorno(tranne uno che fa il panettiere e si allena 6 volte a settimana nel sollevamento pesi). Ma alcuni lavorano e altri studiano, quindi si allenano La mattina prestissimo (dalle 6 alle 8) e il pomeriggio/sera a seconda della disponibilità, ma nessuno è professionista, anzi un paio sono ancora junores e vanno al liceo. Poi ovvio che i 14 allenamenti sono molto differenziati e magari se non sei in periodo di gara sono solo 10 o 9.

Poi, l'ho anche scritto, dipende il livello a cui vuoi gareggiare a livello amatoriale, due allenamenti la settimana sono sufficienti a livello agonistico no, senza entrare nel professionismo dove cmq devi essere superman di base sennò non ci arrivi manco ti allenassi 24 al giorno.
Ci sono atleti professionisti di SDC che ho conosciuto, che settimane prima di un match si allenano 2 volte la settimana con allenamenti molto blandi e soprattutto stretching.

Sono diversi modi di vedere la cosa e diversi tipi di sport. Non credo sia solo una questione di livello. Un combattimento implica luciditá mentale massima. Canottaggio e nuoto magari meno. L'allenamento influenza lo stress mentale oltre che fisico. Arrivare al match con il cervello in pappa fa piu un danno che altro.

Un altro discorso da fare é che alcuni atleti professionisti usano anabolizzanti, quindi il corpo puo essere sfruttato molto di piu del normale. Hanno meno bisogno di recuperare.

I grandi maestri di yoga fanno yoga tutti i giorni, ma considera che per loro non é piu uno sforzo. Nemmeno sudano quando si muovono (anche con 40 gradi). Quando fanno le asana lo stretching nemmeno avviene piu, perché hanno molta mobilitá articolare é le fibre muscolari sono giá molto allungate, lo stretching non ha alcun senso per loro.

Ma un allenamento di muay thai di 3 ore é parecchio intenso (io mi allenavo dove si allena NWO e ti assicuro che é massacrante). IMHO il recupero é d'obbligo dopo una sessione del genere.

John Kreese che viene dalla pesistica si allena con il PowerFactorTraining e tra una sessione e l'altra si fa 9 giorni di riposo. Non ha mai avuto risultati del genere prima. Io l'ho visto fare squat in arco forte con 300 kg (e non prende anabolizzanti).

L'allenamento vario in funzione del livello (ti do ragione), del tipo di sport, della vita che uno fa, dell' etá e delle caratteristiche genetiche di una persona.

Per me entrambi Morgana e NWO potrebbero farsi 2 allenamenti di muay thai la settimana ed integrare con quelche sessione la mattina di diverso tipo di allenamento.

Non vedo il senso di ammazzarsi di allenamento fino a mezzanotte. É molto stupido IMHO.
« Last Edit: November 12, 2010, 00:56:35 am by machine gun yogin »

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Re: Un consiglio-aiuto
« Reply #19 on: November 12, 2010, 07:39:09 am »
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Ma un allenamento di muay thai di 3 ore é parecchio intenso (io mi allenavo dove si allena NWO e ti assicuro che é massacrante). IMHO il recupero é d'obbligo dopo una sessione del genere.

Confermo  :-X
Mi è stato detto che dopo ogni allenamento "dovrei" dormire almeno 7/8 ore, ma se finisco alle 22.30 a mezz'ora da casa, e la mattina dopo devo alzarmi alle 6.00, ovviamente è impossibile.
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Offline Ale_ale

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Re: Un consiglio-aiuto
« Reply #20 on: November 12, 2010, 10:44:03 am »
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Poi praticare sport a livello agonistico (professionisti) non é detto che sia sinonimo di salute!

Vero, un professionista si allena per i risultati e non per la salute... quindi credo che abbia poco senso prenderli a riferimento in questa discussione.

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Offline Ale_ale

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Re: Un consiglio-aiuto
« Reply #21 on: November 12, 2010, 10:51:26 am »
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Le tecniche di rilassamento le posto su yoga nei prossini giorni, cosí ci dai un'occhiata.
Se fatte bene funzionano, ma devi regolarci tutto il resto (tipo non mangiare la sera prima o dopo il rilassamento, no alcool la sera, eseguire il rilassamento e dormire in un ambiente rilassante, tipo senza stimoli di colori, musica, persone e movimento, quindi no tv radio ecc).

...però posta così sembra una pubblicità tipo quella dei prodotti dietetici "coadiuvante delle diete ipocaloriche, utile assieme ad un regime alimentare corretto e ad una adeguata attività fisica...."  XD

scusa, ma mi ha fatto sorridere... attendo di leggere i tuoi consigli nella sezione Yoga  :)

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Offline Ale_ale

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Re: Un consiglio-aiuto
« Reply #22 on: November 12, 2010, 11:11:36 am »
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Secondo i cosiddetti cicli endogeni (sonno/veglia, alta temperatura/bassa temperatura, stimolo dell'appetito/sazietá) il tuo corpo ha un meccanismo interno biologico che fa da orologio e calendario, indipendentemente dalle condizioni esterne dell'ambiente (secondo gli esperimenti fatti da Czeisler e Richardson nel 1983). Questo orologio biologico é organizzato in 24 ore. La temperatura del corpo aumenta la sera (tra le 9 e le 10) per consentire al cervello di entrare nella prima fase del sonno. Quindi il tuo corpo si prepara per dormire, non per mangiare.

ma i cicli sono così rigidi? ne tempo non si adattano allo stile di vita?

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machine gun yogin

Re: Un consiglio-aiuto
« Reply #23 on: November 12, 2010, 11:29:30 am »
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Si adattano ma ci vuole tempo. Pprendi per esempio il jet-lag. Quando torni da un viaggio in USA ci metti anche 2 settimane a riprendere i ritmi con l'orario italiano. Se uno continuasse a viaggiare soffrirebbe di insonnia e dovrebbere ricorre al sonniferi (questa é la vita che fanno quelli che per lavoro viaggiano oltreoceano settimanalmente.

Non dico che se abitui il corpo ad allenarsi la sera tardi, mangiare alle 12 e andare a dormire alle 1 lui non si abitua, me é una forzatura. Poi cosidera che ste persona si alzano alle 6 del mettino.Insomma tutto si puo fare.

Io in sto periodo dormno pochissimo e ho orari sballatissimi. Ma IMHO l'attivitá fisica e i pasti vanno fatti in orari decenti.

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Offline Ale_ale

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Re: Un consiglio-aiuto
« Reply #24 on: November 12, 2010, 11:56:15 am »
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Si adattano ma ci vuole tempo. Pprendi per esempio il jet-lag. Quando torni da un viaggio in USA ci metti anche 2 settimane a riprendere i ritmi con l'orario italiano.

Si vede che sono poco sensibile a questi sbalzi, ma non ricordo particolari problemi... certo che se uno viaggia di continuo il discorso cambia.

Quote
Ma IMHO l'attivitá fisica e i pasti vanno fatti in orari decenti.

sicuramente, se il lavoro le possibilità e gli altri impegni lo permettono... personalmente mi sento bene se riesco a tenere degli orari abbastanza regolari, anche se magari un pò sballati. Nel senso che mi darebbe sicuramente meno problemi mangiare sempre alle 11, piuttosto che una sera alle 7, una alle 11, una alle 12 ecc...


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Offline No Way Out

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Re: Un consiglio-aiuto
« Reply #25 on: November 12, 2010, 12:18:43 pm »
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Allora ringrazio nuovamente tutti, specie machine gun yogin.
Mi sento in dovere di dare delle delucidazioni perchè mi son accorto di non essere stato molto chiaro:
*per me fare allenamenti la mattina o il pomeriggio o il sabato/domenica è impossibile, poichè lavoro in un negozio in centro in via mazzini, quindi capitemi bene... :'(
*i miei allenamenti sono il lunedì e il venerdì di solito dalle 20.30 alle 23.30
*il martedì e il giovedì invece tengo un corso io a dei ragazzi che mi han chiesto dalle 21 alle 23 (l'ho incluso tra i miei allenamenti perchè comunque tra il riscaldamento e il mostrare gli esercizi mi faccio comunque una buona parte, non come mi allenassi ovviamente ma non sto fermo..)
*certe volte può capitare che col lavoro (avendo i turni) io possa cominciare anche alle 12/13 oppure abbia il giorno di riposo proprio dopo un allenamento, quindi il recupero lì me lo faccio, il fatto è che sti cavolo di orari non sono mai uguali quindi faccio fatica a dare regolarità al mio corpo..infatti sto caercando di cambiare lavoro..
*per chi mi ha chiesto il metabolismo, il mio metabolismo si aggira intorno alle 2200 kcal nell'arco di tutta la giornata
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Re: Un consiglio-aiuto
« Reply #26 on: November 12, 2010, 12:48:21 pm »
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Re: Un consiglio-aiuto
« Reply #27 on: November 12, 2010, 15:23:39 pm »
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Si adattano ma ci vuole tempo. Pprendi per esempio il jet-lag. Quando torni da un viaggio in USA ci metti anche 2 settimane a riprendere i ritmi con l'orario italiano. Se uno continuasse a viaggiare soffrirebbe di insonnia e dovrebbere ricorre al sonniferi (questa é la vita che fanno quelli che per lavoro viaggiano oltreoceano settimanalmente.

Non dico che se abitui il corpo ad allenarsi la sera tardi, mangiare alle 12 e andare a dormire alle 1 lui non si abitua, me é una forzatura. Poi cosidera che ste persona si alzano alle 6 del mettino.Insomma tutto si puo fare.

Io in sto periodo dormno pochissimo e ho orari sballatissimi. Ma IMHO l'attivitá fisica e i pasti vanno fatti in orari decenti.

Sembra incredibile ma sono in gran parte d'accordo con MGY.
Solo una cosa. Non è vero che il corpo non si abitua a ritmi diversi o si abitua a fatica: ci vuole tempo, ma si abitua a quasi tutto. Il problema non è il cambiare abitudini/orari alimentari e cicli veglia/sonno, il problema grosso è il non mantenerli.
Esempio: un fornaio, una volta acquisito il ritmo datop dal suo lavoro, non avrà più problemi di un impiegato comunale (monte ore lavoro a parte, e il fatto che certe cose di notte non si possono fare in Italia, tipo fare la spesa).
I grossi problemi li ha chi non acquisisce un ritmo costante, vale a dire chi fa trasferimenti frequenti in aereo, oppure chi fa i turni (es: medici e infermieri del 118, che fanno 1 notte, poi turno riposo, poi un pomeriggio, poi un giorno intero, poi pausa, poi notte, etc.).

Però mi pare di capire che il problema di chi scrive non è dovuto a un unico fattore, ma a molti fattori che si influenzano negativamente tra loro, il principale dei quali credo sia il totale di ore di sonno, che sembrano poche.
"Dalla morte in pianura, proteggici, o Signore" (J. Kukuczka, alpinista)

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Re: Un consiglio-aiuto
« Reply #28 on: November 12, 2010, 17:49:43 pm »
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Si adattano ma ci vuole tempo. Pprendi per esempio il jet-lag. Quando torni da un viaggio in USA ci metti anche 2 settimane a riprendere i ritmi con l'orario italiano. Se uno continuasse a viaggiare soffrirebbe di insonnia e dovrebbere ricorre al sonniferi (questa é la vita che fanno quelli che per lavoro viaggiano oltreoceano settimanalmente.

Non dico che se abitui il corpo ad allenarsi la sera tardi, mangiare alle 12 e andare a dormire alle 1 lui non si abitua, me é una forzatura. Poi cosidera che ste persona si alzano alle 6 del mettino.Insomma tutto si puo fare.

Io in sto periodo dormno pochissimo e ho orari sballatissimi. Ma IMHO l'attivitá fisica e i pasti vanno fatti in orari decenti.

Sembra incredibile ma sono in gran parte d'accordo con MGY.

:sur:

Solo una cosa. Non è vero che il corpo non si abitua a ritmi diversi o si abitua a fatica: ci vuole tempo, ma si abitua a quasi tutto. Il problema non è il cambiare abitudini/orari alimentari e cicli veglia/sonno, il problema grosso è il non mantenerli.
Esempio: un fornaio, una volta acquisito il ritmo datop dal suo lavoro, non avrà più problemi di un impiegato comunale (monte ore lavoro a parte, e il fatto che certe cose di notte non si possono fare in Italia, tipo fare la spesa).
I grossi problemi li ha chi non acquisisce un ritmo costante, vale a dire chi fa trasferimenti frequenti in aereo, oppure chi fa i turni (es: medici e infermieri del 118, che fanno 1 notte, poi turno riposo, poi un pomeriggio, poi un giorno intero, poi pausa, poi notte, etc.).

Però mi pare di capire che il problema di chi scrive non è dovuto a un unico fattore, ma a molti fattori che si influenzano negativamente tra loro, il principale dei quali credo sia il totale di ore di sonno, che sembrano poche.
Secondo gli esperimenti fatti da Czeisler e Richardson nel 1983, i cicli endogeni sonoro organizzati indipendentemente dai cambiamenti esterni. Ci sono stati ulteriori studi piu recenti, di cui non ricordo i nomi, che appena trovo posto

Quindi l'ipotalamo manda impulsi alla ghiandola pineale per il rilascio della melatonina 2 ore prima di dormire, diciamo tra le 7 e le 8. Tra le 9 e le 10 il corpo inizia il riscaldamento per prepararsi alla prima fase del sonno.
Questo é il ciclo.
Ovvio che dopo 10 anni di lavoro come fornaio (dove ci si alza alle 2 e si va a letto alle 7) i cicli vengono mdoficati. Non é detto che questo sia un bene, perché siamo regolati in funzione del sole e tutto il resto (le piante non fanno la fotosintesi di notte, non potrebbero).

Detto questo tutto é possibile Nicola, se vuoi ti abitui a dormire solo 4 ore al giorno ed ad essere apparentemente attento e lucido come quando ne dormivi 8. Gli effetti a lungo termine peró ci sono.

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Re: Un consiglio-aiuto
« Reply #29 on: November 12, 2010, 18:43:44 pm »
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Sei un temerario a controbattermi, ma ti perdonerò  XD XD


Secondo gli esperimenti fatti da Czeisler e Richardson nel 1983, i cicli endogeni sonoro organizzati indipendentemente dai cambiamenti esterni. Ci sono stati ulteriori studi piu recenti, di cui non ricordo i nomi, che appena trovo posto

Quindi l'ipotalamo manda impulsi alla ghiandola pineale per il rilascio della melatonina 2 ore prima di dormire, diciamo tra le 7 e le 8. Tra le 9 e le 10 il corpo inizia il riscaldamento per prepararsi alla prima fase del sonno.
Questo é il ciclo.
Ovvio che dopo 10 anni di lavoro come fornaio (dove ci si alza alle 2 e si va a letto alle 7) i cicli vengono mdoficati. Non é detto che questo sia un bene, perché siamo regolati in funzione del sole e tutto il resto (le piante non fanno la fotosintesi di notte, non potrebbero).

Dunque: http://it.wikipedia.org/wiki/Ritmo_circadiano
"i ritmi circadiani sono endogeni benché possano essere modulati da stimoli esterni come la luce solare e la temperatura."

Inoltre: http://www.neuropsicologia.it/content/view/173/55/
"Da un punto di vista strettamente neurofisiologico, il sonno e la veglia possono essere considerate come funzioni diverse, ma correlate, del Sistema Nervoso Centrale (SNC), affidate a complessi sistemi distribuiti nell'intero encefalo. Questi sistemi, che, in pratica, organizzano e regolano il ciclo sonno-veglia, possono essere identificati con due fondamentali processi: quello che controlla il ritmo circadiano (processo C), e quello che regola le varie fasi del sonno (processo S).

Il processo C è collegato ad un pacemaker localizzato nel nucleo soprachiasmatico dell'ipotalamo anteriore, che organizza i ritmi biologici circadiani, tra cui, appunto, il ciclo sonno-veglia. Tale struttura è sensibile a segnali esterni (scansione del tempo da parte del ciclo luce-buio), a fattori interni (fluttuazioni ormonali o della temperatura corporea) e a fattori genetici.

Il processo S, invece, che induce e regola il sonno, è influenzato da fattori umorali (per esempio, il fattore S, una sostanza ipnoinducente), dalla temperatura ambientale, da fattori nervosi (come stimoli condizionati e incondizionati), genetici, psicologici, ambientali e socioculturali.
"


Quote
Detto questo tutto é possibile Nicola, se vuoi ti abitui a dormire solo 4 ore al giorno ed ad essere apparentemente attento e lucido come quando ne dormivi 8. Gli effetti a lungo termine peró ci sono.
No, qui stai confondendo le cose: un conto è parlare di cambiamento dei cicli veglia/sonno, un conto è ridurli, dormendo di meno. Nessuno nega che ci si possa pseudoadattare a dormire sempre meno del dovuto, come nessuno nega che questo si traduce in effetti negativi alungo termine (per esempio, campare 10 anni di meno).

Ci smentiscono le singolarità come la Levi Montalcini, famosa per aver sempre dormito 3 ore circa per notte.
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