E' affascinante come ognuno veda la realtà a suo uso e consumo.
A me è chiaro che in questa sezione ci siano più persone che si mettono in modalità scontro che persone che, come dovrebbe essere, secondo la mia realtà, dovrebbero conversare in allegria cercando di avere qualche dritta per migliorare là dove meglio credono.
Questa situazione è determinata da diversi fattori:
1) non si è competenti per niente, non si è capita una fava di un niente in nessuna forma di taiji, insegnata da questo da quello o quell'altro e allora non si trova di meglio che crrrrriticare tutto, perché "in realtà" ci si rode dentro di non sapere o non avere capito una benedetta fava;
2) c'è chi sa qualcosa di taiji e pensa di avere capito tutto;
3) c'è chi sa qualcosa di qualche altra A.M., ma non sapendo dove sbattere la testa perché nella sua sezione si parla di nulla o non abbastanza, secondo lui, sente il bisogno di elargire il suo sapere a chi pratica taiji (e si illude perché chi lo pratica sul serio non lo ascolta e quindi trova solo altri come lui oppure quelli delle categorie 1) e 2);
4) ci sono gli scienziati falliti che vedono nel taiji un modo per poter affermare che loro "hanno capito" non capendo però (e questa è una contraddizione) che non gliene frega una pippa a nessuno, come non esiste molta gente (perché qualcuno c'è di sicuro) che si allena con la calcolatrice e il quaderno degli appunti;
5) si hanno due o tre fissazioni (pochine, sarebbe meglio averne di più, ma bisogna accontentarsi) e ciclicamente si analizza quello che ha detto il malcapitato di turno per mazziularlo con una delle due o tre fissazioni.
Quel che non ho capito è perché questi fattori siano presenti in copioso numero proprio qui nella sezione taiji.
Il risultato è chiaro: di coloro che trasmettevano qualcosa di interessante scrive qualcuno raramente.
Giustamente ritengo che chi ha deciso di andare a divertirsi altrove lo faccia presente, perché rimane nll'essere umano quell'istinto che gli dice di cercare di modificare in meglio qualcosa che si vede sbagliato, anche se non si ha nè voglia, nè tempo, nè si ritiene giusto fare una crociata.