Bene, prendo atto che in realtà non hai una risposta, visto che (cit.) "Se avessi la risposta (chiara) la avrei messa nel post di prima.". Dici che esistono ben altri elementi ma poi non lo sai. Favoloso.
Pensavo fosse chiaro che non sapere l'origine di una cosa non significa anche non averla vista/provata. La risposta in realta' la ho ma in un sistema di riferimento differente (che prob non conosci/comprendi): jin.
Questo tipo di forza credo non sia appannaggio di una AM ma di tante AM (in forme differenti) e credo che vada oltre quello che tu descrivi e che permette in alcune sue forme quell'altra cosa che ti cito (elevata accellerazione su una breve traiettoria).
Ovviamente non segue la catena cinematica classica che descrivi tu.
"Parli di velocita' e poi di accellerazione. La velocita costante e' valutabile a occhio nudo, la accellerazione no!."
L'accelerazione è la rapidità con cui cambia la velocità nel tempo, quindi come apprezzo il cambiamento di velocità, automaticamente apprezzo anche l'accelerazione.
Parlo di valutare.
Di un movimento a occhio nudo che accellera leggermente in uno spazio ampio o di uno che accellera tanto in pochissimo spazio non hai la possibilita' di percezione. Analogamente non puoi valutare "a occhio" quanto accellera. In poche parole l'occhio non puo' essere il tuo riferimento di valutazione.
Il corpo non lo e' perche' percepisce sempre un impatto, anche notevole. Ma con un minimo di esperienza e mischiando piu' input sensoriali percepisci che quel copo e' differente da altri visti o sentiti.
"Inoltre. Se un corpo (pugno) viaggia a 20 km/h e negli ultimi 2 cm arriva a 1000 km/h devasta. Uno dei principi di molte AM tra cui credo bqz, tjq (ie. cunjin)."
Questo non è un principio di tutti gli sport di movimento che portano a imprimere la massima velocità al termine di un dato movimento.
[/quote]
Non e' la massima velocita' importante ma la massima forza all'impato (quindi accellerazione, dato che la massa non cambia).
Se questa velocita' la raggiungi in uno spazio contenuto quindi con piccoli movimenti non e' meglio cercarla in movimenti ampi?
Non e' forse una delle cose ricercata nelle AM, massima forza nel minor spazio x essere piu' difficilmente intercettabili/evitabili?
E' chiaro come dicevo sopra che tutto deriva da "catene cinematiche" differenti.
ergo...cosa su ci sarebbe da concordare? Che se meccanicamente riesco a imprimere più accelerazione con un muscolo a fine del movimento allora il movimento è più potente? E' ovvio, come è ovvio che questo cercano di ottenerlo tutti gli sport di movimento, nella ricerca della perfezione del movimento.
Oh perfetto.
Supponiamo che ci siano metodi in grado di creare questo tipo di "impulso" e che sia in grado di generare potenza comparabile a quella di un altro metodo (tipo il classico da te descritto) ma in tempi e spazi ridotti. E' per te cio' ammissibile, teoricamente?