Pero' se metto un video come questo magari vi suona meglio o lo concepite come possibile no?
Non conosco QSM ne CXW e quindi non so quanto valgono ne sto cercando di compararli. Sto cercando di seguire un discorso sull'impulso iniziato con Nicola.
Se provo ad applicare il teorema dell'impulso a uno dei movimenti del video (quantificando a occhio la velocità al momento del distacco), l'impulso è meno che mediocre.
Inoltre una forza impulsiva si applica, tra le altre cose, con lo scopo di rompere la superficie su cui si impatta, mentre nel video si vedono spintoni, e quindi un contatto prolungato tra corpo che colpisce e corpo che riceve: pertanto quello non può essere definito nemmeno impulso.
Esempio pratico:
1) sono sulla banchina, di fronte a una barca ormeggiata: appoggio la mia mano contro la barca e spingo con una forza costante di 1 Newton per 100 secondi. Ottengo una forza (che non può essere considerata impulso) pari a 100 Newton*sec.
Risultato: la barca si sposta.
2) sempre sulla banchina, questa volta colpisco la barca con una forza di 100 Newton applicata per 1 secondo. Ottengo un impulso pari a 100 Newton*sec, IDENTICA ALLA PRECEDENTE in termini di valore totale.
Risultato: la barca non si sposta di un millimetro, ma si rompe la chiglia.
Scambiate la barca con il corpo dell'avversario per fare il parallelo.
questo post è interessantissimo
Nicola, mi chiariresti un dubbio?
1) se appoggio le mani ad un corpo e poi spingo, il corpo si sposta
2) se scaglio un pugno ad un corpo ed immediatamente ritraggo il pugno, il corpo si spacca
3) cosa succede se scaglio un colpo ed invece di ritrarre resto appiccicato?
quest' interrogativo mi rende dubbioso da quando mi hanno spiegato l' "hit&stic"
dipende dal corpo che colpisci. In questo caso parliamo del corpo umano, quindi di un urto parzialmente anelastico, il che significa che parte dell'energia che tu scarichi si dissipa attraverso la deformazione del corpo e l'aumento della temperatura della superficie impattata dal colpo, oltre che dallo spostamento del corpo stesso.
Se tu scagli un pugno e non lo ritrai, dai tutto il tempo all'altro corpo di "usufruire" della IIIa legge di Newton (o principio di azione e reazione) e di restituirti parte di quel che ha ricevuto, e quindi devi prepararti al fatto che una percentuale dell'energia totale che hai messo in quel pugno si ritrasmetterà al pugno stesso, e di lì a ritroso a tutta la struttura (polso, avambraccio, gomito, spalla, e a seguire colonna, bacino, gambe...tornando a scaricarsi a terra, ovviamente in percentuale piccolissima per via delle dissipazioni di energia durante il percorso).
Questo effetto ti può far capire per esempio cosa succede quando colpisci al sacco con il sacco in movimento verso di te (oscillazione).
Se colpisci correttamente (ritraendo) è difficile farsi male (traumi da ipertorsione delle zone articolari) o, se l'impatto è scorretto come angolazione, alla peggio ti fai molto male alle dita o al polso (a me è capitato, come credo un po' a tutti, di impattare sul sacco pesante con angolazione sbagliata e "storcersi" il polso, con conseguente stiramento di tendini e legamenti del polso/avambraccio).
Se colpisci bene e lasci il pugno lì contro al sacco (provate pure) senza ritrarre, riesci a sentire la ripropagazione della forza fino alla spalla (conosco gente che s'è rovinata la scatola articolare della spalla in questo modo).
Questo a volte di colpire e non ritrarre è un modo per vedere se la posizione di guardia e la stabilità al momento dell'impatto sono corrette: se non lo sono alla peggio piego di botto l'articolazione meno in linea nella catena cinetica, alla meglio perdo l'equilibrio o l'assetto.
Se poi colpisci male e non ritrai...beh...auguri: spera solo di aver tirato con poca forza.
Non per niente si bendano i polsi (perché l'articolazione mano-avambraccio è la prima a subire le conseguenze di impatti non corretti, ma la seconda è il gomito, e la terza è la spalla).