c'entra sul fatto che vanno studiati e non letti...
Se era questo l'oggetto "scatenante" la discussione allora lo preciso.
Quando memorizzo un testo o comunque cerco di ricordarlo, "studio" un testo. Quando "leggo" un testo dopo tre giorni l'ho dimenticato.
I libri di D.Wile oppure quello della Davis vanno IMHO studiati perchè, oltre al testo dei classici, fanno una interessante analisi del momento storico nel quale tali testi sono stati scritti, analisi linguistica, spiegano le difficoltà di traduzione, ecc.
Aiutano cioè uno spezzino nato alla fine del 1900 in Italia con una cultura occidentale "moderna" a capire il contesto culturale, storico, sociale nel quale un testo è stato scritto.
In fondo non si tratta di un libro da Giuseppe Mazzini contemporaneo di WU YuXiang oppure Immanuel Kant contemporaneo di Yang Luchan.
al di là degli usi e costumi di una società in un determinato momento storico che non credo possa essere utile per apprendere un arte;leggere/studiare questi testi,piuttosto che altri,che differenza fà?i principi del TJQ secondo YCF sono,mi pare,10...che siano tradotti da loro o da altri,sempre 10 rimangono,una volta letti perchè continuare con altri?
mi esprimo in termini pratici che mi riesce meglio...
quando ho dato l'esame per l'abilitazione alla manutenzione degli ascensori,c'erano con me parecchi altri ragazzi proveninti da molte ditte,alcune multinazionali e altre artigianali...i ragazzi dipendenti delle multinazionali avevano fatto la preparazione seguendo i corsi tenuti dagli ingenieri interni,a me e ad altri miei compagni di lavoro per prepararci all'esame ci è stato dato un libricino contenenti le leggi(spazi di sicurezza) e per spiegarci,ad es.,il gioco vite corona ci hanno portato in un cantiere dove si doveva cambiare un argano e,dopo averlo smontato abbiamo visto coi nostri occhi come è fatta una vite,una corona e che cosa determina il loro gioco...io e i miei compagni l'esame lo abbiamo passato,i dipendenti delle multinazionali sono tornati a casa senza l'abilitazione...