Impostare la lezione

Una richiesta a tutti gli insegnanti ed agli allievi:

Come sono impostate le vostre lezioni?
fate della programmazione?
come decidete cosa e quando insegnare?

Giusto per aprire le danze:
Io ho iniziato con questo metodo:
- Studio dei Kihon (fondamentali) e dei TaiSabaki
- estrapolazione di un principio dai Kihon (es. spostamento, movimento delle braccia o della mano o "tecnica" intera)
- Dimostrazione di come questo principio venga studiato nei Kata e, poi, come lo stesso principio venga applicato in altre tecniche..
- infine, qualche tecnica di DP in cui si possa riscontrare lo stesso principio...

In questo modo gli allievi stanno imparando il Kata un pò più lentamente.. ma secondo me stanno apprendendo meglio i principi fondamentali...

che ne dite? che metodo usate o viene usato nella vostra palestra?

Una richiesta a tutti gli insegnanti ed agli allievi:

Come sono impostate le vostre lezioni?
fate della programmazione?
come decidete cosa e quando insegnare?

Giusto per aprire le danze:
Io ho iniziato con questo metodo:
- Studio dei Kihon (fondamentali) e dei TaiSabaki
- estrapolazione di un principio dai Kihon (es. spostamento, movimento delle braccia o della mano o "tecnica" intera)
- Dimostrazione di come questo principio venga studiato nei Kata e, poi, come lo stesso principio venga applicato in altre tecniche..
- infine, qualche tecnica di DP in cui si possa riscontrare lo stesso principio...

In questo modo gli allievi stanno imparando il Kata un pò più lentamente.. ma secondo me stanno apprendendo meglio i principi fondamentali...

che ne dite? che metodo usate o viene usato nella vostra palestra?

così..a spanne mi piace!!

per mia fortuna non insegno....e quindi vivo sereno!!
 

non "imposto" MAI una lezione.................vedo ogni volta la "predisposizione" degli Allievi, sia che siano bianche che nere.......................................importante è che in un "periodo" di tempo venga svolto il lavoro atto a progredire !   

Ci ho provato ed ancora ci provo ad impostare un programma di lavoro non solo a lezione ma anche a lungo periodo, peccato che poi x 10.000 motivi non riesci ad applicarlo.
Per lo più mi frega la costanza degli allievi pochi sempre presenti e tanti saltuari.
Ci aggiungi i nuovi allievi e quelli in prova e il programma è finito prima di iniziare.
Negli ultimi tempi mi prefiggo uno scopo a lungo termine e poi modulo ogni lezione in funzione del mio obiettivo, chi ce c'è e gli altri si devono arrangiare, altrimenti non se ne esce!
L'importante è essere chiari con gli allievi e con se stessi e poi dare il massimo possibile in funzione delle circostanze 

Ci ho provato ed ancora ci provo ad impostare un programma di lavoro non solo a lezione ma anche a lungo periodo, peccato che poi x 10.000 motivi non riesci ad applicarlo.
Per lo più mi frega la costanza degli allievi pochi sempre presenti e tanti saltuari.
Ci aggiungi i nuovi allievi e quelli in prova e il programma è finito prima di iniziare.
Negli ultimi tempi mi prefiggo uno scopo a lungo termine e poi modulo ogni lezione in funzione del mio obiettivo, chi ce c'è e gli altri si devono arrangiare, altrimenti non se ne esce!
L'importante è essere chiari con gli allievi e con se stessi e poi dare il massimo possibile in funzione delle circostanze 

giusto, però poi mi faccio "prendere" e quelli che rimangono indietro non li "abbandono" 

non si abbandona mai un allievo, ma è appunto il dover star dietro a tutti che mi rovina sempre i programmi perfetti che preparo per le lezioni 

non si abbandona mai un allievo, ma è appunto il dover star dietro a tutti che mi rovina sempre i programmi perfetti che preparo per le lezioni 

ti capisco...........................

non si abbandona mai un allievo, ma è appunto il dover star dietro a tutti che mi rovina sempre i programmi perfetti che preparo per le lezioni 

considera anche che non puoi nemmeno trascurare chi invece ha sempre frequentato per star dietro a chi è rimasto indietro... fortuna che sono solo un allievo, non vi invidio proprio! 

noi siamo in pochi e molto diversi, e non solo come esperienza, ma si riesce a lavorare lo stesso... fortunatamente la stessa tecnica può essere vista in diversi modi a seconda dell'esperienza.

non si abbandona mai un allievo, ma è appunto il dover star dietro a tutti che mi rovina sempre i programmi perfetti che preparo per le lezioni 

se mi posso permettere ,pur non praticando JJ,non è lo star dietro a tutti che rovina i programmi, ma il dover seguire, rispiegare, far recuperare etc etc, gli allievi che non sono assidui per le caxxate più assurde
se un allievo manca un pò di tempo per via di motivi seri, non vedo l'ora che rientri per poter poterlo nuovamente seguire
ma se manca (in continuazione) per sciocchezze,  allora si deve arrangiare (IMHO)

Concordo e rilancio con un ulteriore problema da gestire, nei miei corsi ho livelli eterogenei, dal principiante alle nere di 1 e 2 grado.
Ogni grado ha un programma proprio, è vero che metti l'avanzato a seguire il principiante e che la stessa tecnica ha diversi livelli di approfondimento, ma il casino è appunto far coincidere tutto questo e trovare tempo x spiegare le cose a tutti e far allenare tutti al meglio.

Solo a pensarci mi viene mal di testa, .... ma chi me lo ha fatto fare di andare a insegnare  

 

Se il numero di praticanti, lo spazio a disposizione e il tempo lo permettono puoi anche formare diversi gruppi e farli lavorare in modo indipendente o assieme a seconda dei casi, in modo da creare alcuni "livelli medi" di riferimento.

poi ci sono anche quelli che iniziano nel corso dell'anno, quando avevi già impostato un lavoro con gli altri... bel casino!

Concordo e rilancio con un ulteriore problema da gestire, nei miei corsi ho livelli eterogenei, dal principiante alle nere di 1 e 2 grado.
Ogni grado ha un programma proprio, è vero che metti l'avanzato a seguire il principiante e che la stessa tecnica ha diversi livelli di approfondimento, ma il casino è appunto far coincidere tutto questo e trovare tempo x spiegare le cose a tutti e far allenare tutti al meglio.

Solo a pensarci mi viene mal di testa, .... ma chi me lo ha fatto fare di andare a insegnare  

 

mi pare sia un problema comune a molti o cmnq a chi non può dividere il corso in principianti ed avanzati
nel mio corso adulti la situazione è identica:da bianca a nera I dan

Se il numero di praticanti, lo spazio a disposizione e il tempo lo permettono puoi anche formare diversi gruppi e farli lavorare in modo indipendente o assieme a seconda dei casi, in modo da creare alcuni "livelli medi" di riferimento.

poi ci sono anche quelli che iniziano nel corso dell'anno, quando avevi già impostato un lavoro con gli altri... bel casino!

si davvero fantastici...soprattutto quando già li conosci e cerchi di farli capire l'importanza di iniziare dalle prime lezioni così possono mettersi in condizione lavorare per gradi o fare un ripasso ...e se ne escono con "tranquillo che recupero al volo"
ancora più mitici quelli che arrivano in primavera ...

Io ho iniziato in primavera  ... però poi non ho praticamente mai saltato una lezione.

Io ho iniziato in primavera  ... però poi non ho praticamente mai saltato una lezione.

 
ora che mi ci fai pensare ...quando ho iniziato era marzo 
però il corso era nato a febbraio