Qui sopra un Oi Tsuki nella sua applicazione, con anca e spalle in diagonale, uscendo dalla linea di attacco avversaria, così come sarebbe ovvio ed evidente fare impugnando un bastone, una lancia o una spada.
Qui sopra invece, in caso di esecuzione come da Kihon, con anca e spalle perpendicolari alla traiettoria del pugno, andando inevitabilmente in Aiuchi, come accade fin troppo spesso con i Gyaku tsuki.
Poi è ovvio che non si sbaglia a studiarlo così in Kihon, c'è da impadronirsi di una certa postura, un certo atteggiamento, inoltre è più convincente quando eseguito da soli per chi guarda, ma bisogna sapere e ricordare che poi, in combattimento, si deve badare a non essere colpiti.
Andando in diagonale con anca e spalle, si produce quell'unica linea retta che conferisce l'idea "perforante" al pugno, in pratica si va in asse, mentre con il Gyaku ad esempio, si crea un movimento spirale dal tallone dietro fino al pugno girando attorno alle anche.
Vedere Sensei Kanazawa nella spiegazione di Oi Tsuki (anche in foto) è più che eloquente.