@ Giannizzero: il torpedo e' molto piu' tozzo e corto e pesante del cornoler (che anche io apprezzo moltissimo).
mi sa che hai palesato l'ovvio
tieni conto che parlo come marzialista schermidore e non come schermidore olimpico ... plausibilità e funzionalità cancellano ogni formalismo al di fuori dei contesti classici
@ Cavaliere: i vantaggi della scherma di punta sono la velocita' d'esecuzione nel portare la stoccata, il maggior allungo, e la sicurezza, nel senso che dalla posizione di guardia e' possibile attaccare e difendersi senza scoprirsi, invece ogni volta che si porta un colpo di taglio alzando il braccio per usare l'articolazione del gomito o della spalla ci si scopre, con la punta il colpo e' sempre "carico" senza movimenti intermedi, anche se le stoccate sono piu' facili da parare rispetto ad i tagli, da qui nasce tutto il lavoro sulle finte e la seconda intenzione.
Capisco, ma io mi riferivo all'andamento storico dell'evoluzione della spada.
Spero di non essere in errore quando dico che si passa da usarla con la lama durante il medioevo a passare ad un uso di punta nel post rinascimento.
come scrive Crux vi erano spade atte all'impiego di punta in epoca medievale
in realtà la scherma anche in epoca medievale prevede un notevole impiego delle punte (per quanto ci è dato sapere da studi e ricostruzioni ... maestri per linea diretta non esistono) ... il quesito purtroppo sorge da un immaginario falsato da una certa cinematografia e da personaggi che sguazzano nella scherma storica come fosse un trogolo ed in effetti come schermidori son porci
l'evoluzione delle armi manesche, rimanendo sul generico, è da attribuirsi ad un adeguamento al contesto
in base ai costumi le armi si adattano per svolgere al meglio il lavoro a cui son preposte
le lame si alleggeriscono
le guardie si ingrandiscono per offrir maggior protezione alla mano armata
la scherma diventa di punta ma senza tralasciare i tagli, la famosa "striscia" è affilata da tallone a tallone
@ Sommo: lo scudo offre un'ottima difesa ma limita la mobilita' (ed in duello in campo aperto e' essenziale), infatti per riuscire a fuggire ad una battaglia sfavorevole i soldati di tutto il mondo e di tutte le epoche gettavano via lo scudo per correre.
Dagli scudi imponenti dei romani e greci si passa a quelli normanni un po piu' agili a quelli medievali metallici sempre piu' piccoli fatta eccezzione gli enormi scudi pavesi, fino ad arrivare al brocchiero usato anche nella scherma, lo scudo in tutte le sue forme e' sopravvissuto fino al XIV sec. soppiantato poi dall'armatura completa o tre quarti a piastre e dall' utilizzo sempre piu' massiccio delle armi da fuoco.
quando l'uomo con la spada (anche spada a 2 mani) incontra l'uomo con spada e scudo ... l'uomo con lo scudo è un uomo morto
lo scudo offre un innegabile vantaggio in qualsiasi tipo di scontro con armi bianche ... sia nella singolar tenzone che in campo aperto (provare per credere)
il Marozzo (il suo trattato è del 1536) dedica diverse azioni alla scherma accompagnata di spada e scudo (scudi dato che ne tratta più di un tipo)
il brocchiere (o boccoliere) ha il versatile impiego di arma e protezione della mano che impugna la spada (od il bastone
)
a livello pratico per poter sfruttare lo scudo il lato avanzato diviene quello dello scudo ed il braccio armato avanza unicamente se coperto dallo scudo o se lo scudo è utilizzato per puntellare/spostare/impegnare l'arma avversa
una delle cause di abbandono dello scudo (ed altri generi di protezione "antichi") è come gia scritto l'avvento delle armi da fuoco ... un colpo di archibugio passava senza difficoltà uno scudo
quindi via scudi ed armature "importanti" e di conseguenza adattamento delle armi e del maneggio