iperbole, sono loro che la menano
Per il "cornoler", da bravo Polesano, conoscendo le disponibilità naturali di certi legni delle zone, vi consiglio di provare il legno di
robinia, lasciato asciugare dall'autunno al giugno successivo, con ancora la sua corteccia, ecco come.
Lungo una strada cercate una robinia, trovate un ramo spesso e compatto, vedete che sia dritto, cosa non troppo facile, la ricerca si fa in settembre, il mese migliore, dato che si ferma di crescere in quel periodo.
Poi, nella prima metà di ottobre, tagliate il ramo, sfrondatelo a colpi secchi, meglio se lo fate senza danneggiare la corteccia, legate la parte più grossa ed appendetelo a seccare.
Meglio sarebbe se poteste lasciarlo seccare all'aperto ma coperto, tipo sotto una tettoia o simile, che prenda l'umido, il freddo, la nebbia, il vento ecc, ecc.
Ai primi giugno con calma, staccate tutta la corteccia, poi mettetelo ancora una settimana a seccarsi, sarà perfetto per lavorarlo.
Mi raccomando, lavoratelo seguendo la vena, otterrete un cornoler davvero massiccio.
A ben pensarci, anche il legno del salice, molto dritto e da sempre usato per fare le pertiche, può andare bene, ma non so quanto resistente sia rispetto alla robinia, che ti spolpa le braccia solo a segarla.
Per l'indurimento in olio di lino bollente, penso che sia davvero una bella storia, tipo la tempratura dell'acciaio.