ti ho anche fatto un tot di esempi....
cmq non e' la "mia" definizione. ma quella della lingua italiana..e ti ho linkato anche quella.
...pero' su quelli non mi rispondi...
Ho letto la spiegazione del dizionario etimologico di "percepire" e "esistere".
Ma, abbi pazienza, non comprendo il tuo pensiero.
Rimaniamo all'esempio del cadavere sotto la chiesa.
Io sostengo che fintanto che tu ignori l'esistenza del cadavere esso non "esiste". Tu invece - se comprendo bene il tuo pensiero - sostieni che esiste.
Prova a rispondere a questa domanda: come fai a sostenere che esiste un cosa di cui ignori l'esistenza ? Chi a questo punto certifica la divisione tra realtà e fantasia ?
Garzanti il percepire lo definisce come: "acquistare coscienza di una realtà esterna per mezzo dei sensi o dell'intuito" e .... guarda, guarda si parla di
sensi o
intuito.
Per sostenere che il cadavere sotto la chiesa "esiste" devo percepirlo in qualche maniera altrimenti NON esiste. Diventa esistente solo nel momento in cui viene "scoperto" da qualcuno. Prima è fantasia. Poi diventa realtà.
Altrimenti potremmo divertici a dibattere di temi molto concreti come il "qi", ad esempio ? Esiste il "qi"? è "realtà" ?