ieri agli interregionali stavo giusto osservando l' esecuzione di una forma da parte di una nota esponente del viet vo dao (non quello VERO
) e non potevo non notare l' eleganza e la perfezione dei suoi movimenti. Certo, in termini di combattimento (a parte che è brava anche in quello) non penso che possa mai applicare certe cose, ma per l' appunto mi è tornata in mente la visione dell' arte marziale come arte del movimento-in-chiave-marziale, definizione rispettata perfettamente in quel caso.
Se vediamo l' arte marziale ANCHE in quell' ottica, allora le donne possono perfettamente dire la loro.
Ma anche se consideriamo una donna determinata contro un uomo fisicamente simile.
Quindi penso che il divario peso-altezza-cattiveria valga per tutti, uomini e donne, solo che tra donna e uomo è decisamente più comune. Se poi aggiungiamo che mediamente la donna è socialmente più condizionata di un uomo fin da bambina verso la violenza et similia, è chiaro che il gap è ancora più evidente, e ciò non toglie che si possa far arti marziali con fini diversi dalla sola difesa (basta esserne consapevoli ed ammetterlo..).